Controcorrente - anno XIX - n. 35 - mar.-apr. 1963

Francis Russell, a u t o re del libro "TRAGEDY IN DEDHAM" sarà immortalato come il più grande bugiardo della nostra epoca. S1 è dato la posa di storico. I fatti provano che egli è un inveterato mistificatore. il libro da lui scritto è una collezione di falsi. li giudice Musmanno ha messo in evidenza che Francis Russe! non ha scrupoli. Inventa i fatti e li passa al pubblico come verità tangibili. Molto difficilmente si incontra nella vita un fenomeno paragonabile a questo imbroglione. Ha provato di essere un falsario di fronte al quale ci si sente smarriti. Egli voleva scrivere un libro che si distinguesse dai molti pubblicati sul caso. C'è riuscito. Farà denaro. Tutti i malandrini che usano la penna per insudiciare gli uomini e le cose, diffamando, fanno denaro. Essi meriterebbero di soffrire il male causato ad altri per scopo mercenario. Francis Russell non poteva rivelarsi un essere più abominevole Sbirro maledetto. • THE NEW REPUBLIC del 27 aprile ha pubblicato una lettera che inchioda Francis Russell alla berlina. La riproduciamo. E' di James P. Cannon, che fu un tempo connesso con l'International Labor Defense. Dice il Cannon: "Sono rimasto sbalordito nel leggere la dichiarazione di Francis Russell apparsa nella vostra corrispondenza del 23 marzo, in cui si afferma che "James Cannon che organizzò la International Labor defense per aiutare Sacco e Vanzetti, ha ammesso privatamente che Sacco ERA colpevole. (l'enfasi è mia). Dopo aver letto questa rivelazione del mio •pensiero privato sul caso che cominciò 43 anni fa, mi sono procurato una copia del libro del signor Russell, TRAGEDY IN DEDHAM del quale non mi ero accorto prima. In questo ho trovato a pagina 332 che Russell ha spiegato la mia attitudine in una maniera diversa, come segue: " Dopo la sua espulsione dal parlito, James Cannon, segretario esecutivo dell'lnternational Labour Defense, aveva ammesso privatamente - quello che Mr. Moore aveva delto--ch'egli credeva che Sacco era colpevole ". lo ho sempre pensato che essi (Sacco e Vanzetti) erano innocenti e non ho mai espresso differente convinzione o pensiero, privatamente o pubblicamente ovunque e ad ogni teinpo. Voglio aggiungere una parola in difesa della memoria di Carlo Tresca, che è stato insudiciato dalla dichiarazione di Mr. Russell che Tresca privatamente disse a Max Eastman che Sacco era colpevole. Ho conosciuto Carlo Tresca molto bene e fui associato con lui nella campagna per Sacco e Vanzetti e per 26 anni dopo quella. Abbiamo collaborato nel corso degli anni in molte attività nell'interesse comune, durante i quali abbiamo avuto occasione di scambiarci visita nei nostri uffici, di bere vino insieme nei ristoranti italiani, e di parlare di molte cose, in amichevole casuale conversazione. Non sarebbe troppo dichiarare che eravamo amici. Mai, in qualsiasi tempo, ho mai sentito Tresca esprimere o indicare un dubbio sulla innocenza di Sacco e Vanzetti. E non ho mai sentito dicerie, rumori o insinuazioni da nessuno che abbia mai sentito dicerie sul conto di Tresca, fino a tanto che la dichiarazione di Mr. Russell doveva colpirmi negli occhi ". - La lettera di Cannon non potrebbe essere più eloquente. E' un documento che va aggiunto a tutti gli altri che provano la malafede e la disonestà di questo scriba sudicione e venale. • li console generale di Boston - ALFREDO TRINCHIERI - se ne andrà presto. E' stato trasferito al consolato di Tolosa. Noi diamo l'addio al console che parte e ci prepariamo a ricevere quello che viene. Non diamo troppa importanza all'evento. Lo riguardiamo come un cambiamento della guardia. In effetto niente cambia. Uno parte, l'altro arriva. Coloro che si sentono pervasi da ansia e da appetiti sono i prominenti cafoni, che sognano coccarde e patacche. Essi si ·preparano a ricevere il console che arriverà perchè egli è la sola autorità che possa premiare la loro vanità e il loro patriottismo con la patacca. Quello che parte ha distribuite diverse onorificenze. Non è riuscito a soddisfare tutti gli appetiti. A soddisfare coloro che sono rimasti a bocca asciutta penserà quello che viene. Cominceranno subito i banchetti. I nostri cafoni hanno bisogno di esibirsi con i salamelecchi e gli strisciamenti e i baciamenti di mani. Questa gara di esibizionismo è vecchia come le nostre colonie. Sarà interessante osservare. Noi rimarremo, come sempre, alla finestra. Quando sarà necessario tireremo sassate. Come abbiamo fatto nel passato. Anche se la gente ci considererà poco reverenti e strafottenti. Vogliamo augurarci che il nuovo console studi bene i suoi soggetti prima di distribuire patacche. Se patacche devono essere distribuite, siano esclusi i seguaci e gli ammiratori del duce morto ammazzato. Sarà così rivelata un rettitudine che merita rispetto. • Il Tribunale Speciale è stata una delle agenzie più criminali del fascismo. Mussoilni attraverso il Tribunale Speciale ha compiuto le vendette più odiose. Da quando il fascismo è finito si vedono raramente allusioni ai delitti compiuti da questa istituzione che doveva servire a seminare il terrore fra i nemici del regime. Questa creazione del morto ammazzato di Predappio, deve essere ricordata dagli italiani. E non siano dimenticate le vittime che sono passate davanti all'inquisitore. Abbiamo trovato la testimonianza di un sopravvissuto in "Resistenza" (12-12-62) di Torino. La riproduciamo perchè il nostro lettore ricordi. Leggiamo insieme questa dichiarazione di GIUSEPPE MARIO GERMANI-"Quella volta - il 28 febbraio 1931 - ero venuto in Italia da Parigi, dove potevo star libero ed aspettare che il fascismo crollasse, per combinare con la Vedova Matteotti l'espatrio clandestino dei figli del Martire. CONTROCORRENTE - Aprile 1963 15

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