Controcorrente - anno XIX - n. 34 - gen.-feb. 1963

mai. Aldino Felicani mi ha aiutato in questa inchiesta, che è stata condotta sul luoghi del famoso processo, e fa perno su documenti e testimonianze inedite. Chi erano dunque Sacoo e Vanzetti, questa coppia che molti italiani confondono con Bruneri a Cane Ila? Perchè furono uccisi? Quale reato avevano commesso? Ci furono prove della loro colpevolezza? Avrebbero potuto essere salvati? "Oh, sicuro che si potevano salvare" sostiene Aldino Felicani. " Bastava che il Governo di allora avesse sostenuto, con migliaia e migliaia di americani, la necessità di un nuovo processo. Prima ancora che Sacco e Venzetti morissero, avvocati e scrittori dimostrarono l'innocenza dei due emigrati. Celestino Madeiros, bandito famoso, confessò ln carcere d'essere l'autore del delitto di South Bralntree. Al ,prete e al suo avvocato disse che Sacco e Vanzetti non c'entravano. Purtroppo, le autorità italiane non mossero un dito. Alla lettera aperta che io pubblicai sul quotidiano di Boston, la Notizia, il nostro ambasciatore non rispose mai". Incontrai Aldino Felicani, per la prima volta, alcune sere or sono, nel "lobby" della Parker House, in Boston. A sessantacinque anni passati, egli sorprende per Il suo vigore, la sua memoria e la sua agilità mentale. Nel "lobby" affollato di persone impeccabili, faceva spicco la sua ampia cravatta alla Lavallière. "Oh" egli disse "le nostre cravatte non fanno più paura. La lotta di classe non è quella di trenta o quarant'anni fa. Ora è diventata un picnic". Sul divano color ciliegia del salone dell'albergo, Aldino Felicani aveva cominciato a rievocare la storia dei suoi due amici. Ma dopo un quarto d'ora egli s'era talmente Infervorato, che la sua voce aveva attirato l'attenzione di decine di persone, non meno delle sue instancabili mani. Insieme con Felican:I, era un vecchietto mite e timido, che faceva di sl con la testa ad ogni frase. Le sole ,parole che Il vecchietto disse, in tutta la serata, furono queste: "Forse è meglio che saliamo nella stanza del signore. Tutti quanti ci guardano". Fellcani annuì, e salimmo nella mia camera. "Non si può capire la tragedia di Sacco e Vanzettl" riprese Aldino Fellcani, :fissandomi da dietro le sue spessissime lenti " se non si conosce l'atmosfera del primo dopoguerra in America. Prima di tutto, e ml riefrisco allo Stato del Massachusetts, l'ambiente della polizia e della magistratura era Incredibilmente corrotto. Un bandito poteva éssere rimesso in libertà dietro consegna di una certa somma. Era questione di prezzo. A me, personalmente, Il procuratore Katzmann fece sapere che con quarantamila dollari avremmo potuto liberare Sacco e Vanzetti. E quando io dissi all'emissario che la promessa non mi convinceva, egli replicò: " Non correte nessun pericolo. ; soldi li pagherete quando Sacco e Vanzett1 saranno tornati alle loro case". " Purtroppo i soldi non li avevamo" continua Felicani "e d'altra parte cl pareva Immorale comprare la libertà di due innocenti. Fatto sta che gli avvocati della difesa denunciarono Katzmann e i suoi amici. Ci fu un processo che fece scalpore. Ma proprio a quel processo la magistratura del Massachusetts decise di sbarazzarsi dl Sacco e Vanzcttl. Essi erano i due" wops ", i "n1orti di fame ", i H bastardi anarchici" che avevano osato chiamare in causa il procuratore Katzmann. Dovevano quindi pagare con la vita. Polizia e magistratura dovevano dimostrare che avevano le mani pulite. "C'è poi l'altro elemento importante da considerare " disse Felìcani " la Isteria antiradicale. Dovunque la classe dirigente credeva di annusare i " rossi ", i nemici dello Stato. Quando una gang di oomuni delinquenti uccise a South Braintree due capimastri, e quindi scappò con un bottf.no di quindicimila dollari, l'opinione pubblica si sollevò contro l'inettitudine della polizia. Polizia e magistratura avevano pertanto bisogno di trovare un paio di capri espiatori. Sacco e V•anzettl erano a portata di mano, perchè non sceglierli? Dopotutto erano anarchici. Erano pericolosi capi-popolo. Vanzetti aveva diretto uno sciopero dei lavoratori della corda nella primavera del diciannove. Una delle prove che il pubblico ministero portò contro Sacco e Vanzetti è che la sera del loro arresto avevano in tasoa una pistola. A quel tempo, tutti coloro che si sentivano minacciati avevano una pistola. Io stesso ho portato NICOLA SACCO CONTROCORRENTE - Febbraio 1963 7

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