Controcorrente - anno XVIII - n. 30 - mag.-giu. 1962

veramente felici. Togliatti è il beneamato capo, l'uomo che in se riassume Mazzini, Cavour e Garibaldi. Dopo tale e tanto periodo di condizionamento, non suscita sorpresa la completa svirilizzazione del partito. L'autore racconta anche un poco dei pregiudizi di Togliatti; come il capo comunista porta sempre con se il chiodo ed il cornetto contro il malocchio e la sua avversione al numero 13. Ci dice qualcosa dello adattamento di Togliatti nel governo monarchico di Badoglio e le manovre da lui seguite per imporre l'incorporazione dell'articolo 7 (trattato Laterano) nella costituzione italiana. Anche se il libro di Seniga non contiene certe altre rivelazioni che molti si aspettavano, esso dovrebbe esser letto da tutti coloro che del principio della libertà e della giustizia ancora fanno un culto. Il volume è in se stesso una documentazione sto1·1ca di una infinità di crimini commessi in nome del comunismo dai giorni dell'assunzione al potere di Stalin, ai mostruosi processi ed esecuzioni di Mosca ed alle esecuzioni senza processi; allo strangolamento della rivoluzione spagnola, a tutte le altre brutture denunziate dallo stesso Krusciov, in altri giorni collaboratore e complice di Stalin. Molti scritti di Togliatti apparsi su pubblicazioni francesi e di altri paesi durante il periodo delle mostruose purghe staliniane, sono ampiamente citati dall'autore. Togliatti giustifica tutto ciò che in quei giorni avveniva in Russia e che oggi ha dovuto rimangiarsi per seguire la linea krusceviana. Per lui non esisteva nulla di più illibato e scrupolosamente onesto dei giudici e tribunali sovietici... Accidenti!!! Con la stessa onestà ed illibatezza con la quale egli faceva assassinare anarchici 'ed altri rivoluzionari catalani. Tale la dittatura ed i dittatori del proletariato! h. r. * * * "Sul Compito Immediato e Futuro dell'Anarchismo" (Lire 100), <Jl)uscolo di 56 pagine compilato e pubblicato da Lorenzo Gamba. Sono pagine dense di pensieri da una decina dei più noti esponenti dell'anarchismo, di pensieri che sbocciano e discutono di un soggetto solo; il tanto dibattuto argomento: l'organizzazione degli anarchici. Fin dacchè l'ho rincontrato a Parigi nell'inverno del 1951, Gamba mi aveva parlato della sua idea di raccogliere in un volume solo gfi scritti in cui vari compagni han discusso il vessato argomento. Il suo era dal principio un progetto assai ambizioso ma che col passar degli anni ha dovuto ridurre a più modeste proporzioni. Mentre col passar degli anni Gamba ha veduto il movimento assottigliarsi sotto la guida di elementi individualisti e anti-organizzatori, n suo proposito non si è affievolito e neppure si è arreso agli scoraggianti consigli di chi gli diceva che la riapertura del vecchio discorso non avrebbe contrjbuito a beneficare il movimento ( ... ) Egli ha persistito e da solo ha oggi apportato al movimento un grande contributo, in un momento difficile. Come pure difficile è il pensare quale altro soggetto potrebbe essere di maggiore interesse alla vita e sviluppo del movimento anarchico. L'importante discorso è riaperto con alcuni scritti di Sebastiano Faure, apparsi su "La Revue International Anarchiste" pubblicata a Parigi nel 1925. Seguono scritti di Luigi Fabbri, Camillo Berneri, Chazoff, J. Waleki e Bastien, tutti collaboratori alla stessa rivista, e poi brani di scritti di Malatesta che vanno dal 1890 al 1930. Il volumetto chiude con citazioni da scritti di Emma Goldman, Michele Bakunln, Piero Carlo Masini, Reclus, Henry e Kl'opotkin. La pubblicazione del volumetto viene al momento in cui il movimento anarchico italiano si trova al suo più basso livello. Il leadership del movimento dal fin di guerra ad oggi non è stato certo dei più brillanti. La confusione nata su la partecipazione o non degli anarchici alla manifestazione antifranchista del 13, 14 e 15 aprile a Roma e Genova, ne può essere un esempio. Se il movimento anarchico italiano dovrà riprendersi, riacquistare un poco del grande prestigio di cui godeva in tempi passati, l'Opuscolo pubblicato da Gamba addita la via. (Le richieste vanno fatte presso il gruppo " Errico Malatesta" Piazza A, Ponchielli (Casa del Popolo Genova-PeglD. h. r. Sommardioeinumeruiscitdi iControcorren NUMERO 1 (Agosto 1957) Dedicato alla commemorazione dl Sacco e Vanzettt - Aldino Frllcanl: Trent'anni dopo - Manifesto (flrrnato da 138 del nornl plu' rappresentativi net campo sclenUftco, educativo, giornalistico e del lavoro organizzato - come fu ordita la congiura - L'ultima ora - La Camera della morte - n funerale - Alcuni commenti di Anatole France, .AD.bertEinstein, SlnclaJr LeWUI, H. G. Wells - Vanzettl, (un giudizio di Upton Slnelalr) - La Redazione: " Controcorte " risorge - Jllustra.zlonl: Copertina: Sacco e VanzetU - Pagine Interne: I reclusi accompagnati alla corte - dimostranti con cartelloni; schizzi dl Fuller, Thayer, Lowell; scene del funerale; maaehere di Sacco e Vanzetti. NUMERO 2 (Ottobre 1957) Sommarlo: Fra noi - Aldino FeUcanJ: Salvemlnl - Giorgio de Sa.ntlllana: Sai vernini e n demonio - Ernesto Rossi: Il non conformista. - Luigi Quintiliano: Gaetano Salvemini - Solita.rio: L'omuncolo di Llttle Rock - M. De Clampls: Il problema. del diritti clvtll - Un blglletto al " Duce " - Davide Jona: Fra. la terra e la luna - n muratore: A Piombo (Rubrica) - Ritorno a ... Dante - Vincenzo Ambrosiano: I senza Dio - La Madonna del manganello - Piccola. Posta - 13 ottobre 1909 - Un pensiero CONTROCORRENTE - Giugno 1962 23

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