Controcorrente - anno XVIII - n. 28 - gen.-feb. 1962

RIVISTA DI CRITICA E DI BATTAGLIA Fondata nel 1938 - Direttore: ALDINO FELICANI Indirizzo: CONTROCORRENTE, 157 Mllk Street, Boston 9, Mass. CONTROCORRENTisE publisl>edbl•montl11y.Mali address: 157 Milk St., Boston. Aldim Ftllcanl, Editor and Publlsher•. Olflct of publlcsatlo1n57 Milk Strttt, Boston9, Mass.Second•clasms ail prlvllegesauthorlzedat Boston,Mass. Subscrlptlon$3 a yNr. Voi. 18-No. 4-{New Serles #28) BOSTON, MASS. Jan.-Feb., 1962 PREZZOLINIANA Pre::;z;oli11i è of/etlo dalle caralterialiche di coloro che illvecchiano poco gra,ziosa11tente. E' intollerante e pettegolo. E' carico di rancori. Sogna un ,n.ondo popolate, di lecoliini e di servi pronti a scap,pellarsi. Crede di essere un personaggio iniportante. A costo di aver ragione travisa, arzigogola, nt-entiace. Un caao patetico. Que&ta eaperienza ce lo ha rivelato un uonio inipossibile. Prezzolini ci ha scritto ancora. Nella seconda lettera che egli ci lia inviato si rivela un cani.pione nel giuoco dei bussolotti. Di fronte a uno che sa im.brogliarc la ,nata,sa come Prezzolini ci si sente ,coraggiati. Per la sua bassezza nlorale. Non c'è &alvezza per l'integrit6. peraonale. Si ri,nane increduli. E' difficile associare l'ex direllore della "Yoce" col Dulcamara da fiera di oggi. I /atti sono più eloqttenti delle parole. Leggianio insieme per convincersene. Scrive il professore nella lettera inviataci il 14 Dicembre e pubblicala nel " Borghese " del 18 ge11naio 1962: - "Lei mi rimprovera di aver pubblicato nella rivista Atlantica di New York nel 1933 un articolo di propaganda fascista. Lei asserisce che ciò è in contradizione con quanto io sostenevo e sostengo di " non aver mai pubblicato in America nessun libro, od articolo, o tenuto conferenze politiche". Ora, quanto io sostengo è vero. L'articolo in questione non fu da me scritto per l'America. Non fu da me scritto per l'Atlantica. Non fu da me scritto per propaganda. Esso fu scritto da me come articolo di impressioni di uno che tornava dall'estero per un giornale italiano, prima che la rivista Atlantica lo ripubblicasse, senza che io sapessi, senza il mio consenso, senza nessun compenso. Se lei avesse in casa una rivoltella, ed un estraneo glie la rubasse e se ne servirebbe per ammazzare qualcuno, sarebbe lei responsabile di quell'assassinio? Ora, siccome questo articolo, rubato a me, è la sola prova che lei abbia trovato della mia propaganda fascista, resta dimostrato che io "non ho mai, fra il 1930 ed il 1945, pubblicato un libro, o un articolo itt America", di nessun genere e quindi tanto meno di propaganda fascista. Tronchianw qui. Quando Pre.zzolini coniincia a /are il giuoco della valigia, ci Ja venire dolori di sto,naco. 11110111.niac, hi vuol pigliare per fe,ai il pro/easore? Ci sorprende e~ egli non ci accusi di ar,ere inventato l'articolo. Egli animette di averlo scritto. Ciò basta. Nusuno può mettere in.~dubbio che in quell'articolo il fascismo non ,ia esaltalo ed o,annalo, Noi abbiamo prodotto la prova che il profeuore ci chiedeva. La lettera di Prezzolini continua con abbondanza di mtilignazioni, in ogni dire- =ione. E' tutta un nti&erevole gioco cli parole. Sembra il soliloquio di un ubriaco o di un denlente. Continua a soste11ere che la cattedra di Salventini a Harvarcl era &tata ottenuta per ragioni politiche. Persiste nell'e~ibi.zione di una cattiveria clie sconcerta. Con una persona che priò tanto facil,nente inibrogliare le carte non è possibile ,liscutcre. Con Prezzolini le testintonfonze aull'opera di Salt:emini non servono nulla. Ne abbia1110 pubblicate alcune. Il nostro scopo, quando abbia,no iniziato la polentica con Prezzolini, era quello di ricacciargli in gola gli insul1i e le malignazion.i cJie egli voniita contin.ru,ntente sttlla onorata e stintata figura di Salve1nini-. Egli continua a voler far credere elle Salventini non lia lasciato &eg"ito in

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