l'e-rario "; non si riesce a capire come il parlamento stesso riuscirà ad assolversi delle sue responsabiità di fronte all'opinione pubblica - previsto che tal cosa veramente esista. Qui bisogna tener conto di altri eventi che ognuno potrà giudicare a secondo del proprio senso morale. Già alcuni giorni prima dell'inizio del dibattito parlamentare il Consiglio dei Ministri presieduto da Fanfani aveva dichiarato la sua solidarietà incondizionata con i tre ministri (due ex) Pacciardi, Togni e Andreotti, assolvendoli, come aveva già fatto la Commissione parlamentare d'inchiesta, di ogni azione disonesta. La commissione parlamentare della democrazia cristiana aveva introdotto una mozione di assoluzione per tutti ed il discorso dell'on. Bettiol mirava primieramente ad ottenere tale assoluzione da ogni peccato. A che si riducevano allora le mozioni socialista e comunista quando già i loro rappresentanti nella Commissione d'inchiesta avevano lasciato incensurati i tre ministri di ieri e di oggi, assolvendoli a loro volta di ogni colpa di diretta responsabilità per lo scandalo? E' vero che a Roma scorre il Tevere, le di cui acque sono sempre torbide ed è proprio a Fiumicino dove esso sbocca; ma tutta la baraonda è servita soltanto ad intorbidire in più le acque - e se si vuol esser profeti - a me pare, come ho già detto più sopra, tutta la furia dello scandalo si riverserà su una qualche testa di legno da poco conto. I miliardi spesi male saranno stati spesi e quelli che dovranno ancora essere spesi, saranno spesi da nuovi o>wsti amministratori, - alla stessa maniera. Tutti gli intervenuti nei dibattiti, incluso !'on. Randolfo Pacciardi, contro il quale si sono mosse ogni specie di accuse fin'ora non sostanziate - una delle quali avrà presto un seguito giudiziario - sono stati concordi nel denunziare il gran marcio esistente nella struttura dell'amministrazione dello stato italiano. E' stata la miglior difesa che ognuno degli accusati ha potuto e saputo fare di se. Ma l'interrogativo rimane sempre: Non sono allora ministri accusati e non accusati e tutti i membri delle due camere legislative ugualmente colpevoli di incuria per avere atteso tanto a rivelare un marcio che non è nuovo, a metter le dita su una piaga verminosa della quale essi stessi sono i responsabili? Come sfuggire dalle responsabilità morali che sono per se una grave colpa? Salvochè la morale ha un signifloato differente nel paese in cui abbonda l'incenso e l'acqua santa. Nomade Bisognoshondore il fascismoin Americo! Nella House of Delegates, cioè il Parlamento dello Stato Virginia, nell'aristocratico ma tuttora retrograde Sud, si sta discutendo con acredine una proposta per revocaN! la charter, o statuto ufficiale. del Partito Nazista in America ·che ha entità giuridica appunto in base a tale atto di incorporazione. La notizia cl ha fatto sgranare gli ocohi, cioè la notizia dell'esistenza di una simile organizzazione dopo l'apocalittico conflitto mondiale, lo sterminio degli ebrei, le raccapriccianti rivelazioni del processo Eichmann. Quando si permette uno sconcio di simili proporzioni e si legalizza una associazione a delinquere che propaga il verbo infame di Hitler, l'antisemitismo, la superiorità di questa o quella razza non c'è da meravigliarsi che un George Lincoln Rockwell appaia in uniforme nazista nel Boston Common. C'è della brava gente, bene intenzionata, che pur ·non essendo in simpatia con l'escremento nazista, si oppone alla proposlla revoca, temendo che con essa si possa creare un precedente a discapito del diritto costituzionale di assemblea e di parola. A noi sembra, però, che la misura non farebbe che distruggere quella patina legale della quale i nazisti si servono nell'esercizio di attività dannose per lo Stato e la Nazione. Per essere più precisi, si revocherebbe quell'immunità che l'organizzazione nazista sfruttando, sapendosi protetta dalla "corpora te immunity" concessa le dalla sua "charter". E' in virtù di tale statuto virglnlano ohe il megalomane Rockwell e gli altri mattoidi che gli fanno corona, appaiono improvvisamente in varie città degli Stati Uniti, inclusa Boston. In questa sporca cronaca nazista. lo Stato che fu madre di Washington, di Jefferson e di altri Padri della Rivoluzione, vi fa una figura tristissima. Per chi non ha visto Exodus, aggiungo che esso è basato sul romanzo omonimo di Leon Unris, che racconta tutti gli avvenimenti fra l'aprile ed il dicembre 1947, che prepararono la ·nascita del nuovo Stato d'Israele nonostante gli ostacoli di ogni sorta frapposti un po' da tutti, a cominciare dagli inglesi che trattennero a lungo i trentamila israeliti partiti dall'Europa centrale con l'intenzione di andare a piantare le tende a Gerusalemme. Il film si occupa di quei seicento che, a bordo di una nave americana, ribattezzata Exodus, riuscirono a forzare i comandi britannici e a sbarcare in Palestina proprio nella imminenza della proclamazi·one della indipendenza di Israele da parte delle Nazioni Unite. Assistiamo alla fuga dei profughi dal campo di concentramento, poi lo sciopero della fame, lo sbarco in Palestina, l'ostilità degli Arabi etc. C'è anche una delicata storia d'amore tra un'americana, sulle prime antisemita, e l'ebreo che guida i suoi in Palestina. E' un vasto spettacolo, nonostante certi . toni eccessivamente didattici nella narrazione. Naturalmente la grande vicenda israelita non può essere digerita dai razzisti! CONTROCORRENTE - Febbraio 1962 SOLITARIO 25
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