Controcorrente - anno XVIII - n. 28 - gen.-feb. 1962

1 , In pae~ttJ, dove ai miei tempi l'unico sport era 11 giuoco dellf' bocce, a.nnN&O aJle osterie, ora e e un campo di tennis e di calcio e una socteta.' di canottieri con barche e con trampollno. La vita dei piccoli paesi si era completamente trasformata: Cl son deJ paesi della Campagna Romana che m! ricordo di aver veduto pochi anni fa tn condizioni qua.si del Medio Evo in fatto di comunicazioni: cl voleva una carrozza per andarel, una spesa ~re~!l:f~~~'!_t_o un signore se la pagava. Oggi sono a due o tre ore da Roma, a dieci O quJndlcl llre E le strade attraverso la campagna ... che magnificenza! quale splendore! "sembrano donne vestite a nuovo ". Chi avrebbe mal sognato quello strato . di bitume-, quel paletti bianchi e nert, quelle Indicazioni, que-1 passaggi soprallvello, quella lllumlnaz1one? Parlo, s'intende delle strade ordinarle; non delle autostrade che paJono donne parate per serate dJ ballo con collane e diamanti. . A chiunque si fosse rivolto per chiedere una indicazione, a qualunque sportello si fosse presentato per avere un documento Prezzolini aveva sempre trovato " un tono diverso". E' raro che l'impiegato o il vigile non sentano che sono al servizio del pubblico. C'e' plu' gentilezza, e c'e' ptu' dlgnlta'. Non si sente l'aspettativa della mancia. Perfino nei ministeri, Prezzolini annota, c'era "un altro ritmo"· anche l'arreda• mento degli uffici era divenuto moderno; non si vedevano più "i quadracci d'un tempo, residui delle esposizioni massoniche". Belle sale d'aspetto, quadri antichi, che, anche se non sono dl autore grande, hanno una certa dignlta' e sono messi al loro posto con guino: le stampe del '600: e arazzi, e vetri o va.si etrUAchl, che danno subito un tono nostro a questi luoghi dove U pubb11co deve sentire dl essere In ca.sa propria, ma ca.sa dello Stato. UN FATTO STORICO; NULLA DI PIU' Il 3 luglio Prezzolini va in giro per la capitale: Colonne di lavora.tori passano per le vie di Roma con t gagliardetti: sert, solenni, severt, ordinati: marciano per tre, al passo. Ricordo certe convulsionarle, sconnesse esibizioni socla.Hste. Dopo aver visto tutte queste e molte altre meravigliose meraviglie, 1'8 luglio Prezzolini sentenzia: li Fascismo sara' oonsidera.to dagli stranieri come li capitolo finale della unificazione Jta1la.na. Il 10 luglio, infine, alla vigilia di lasciare l'Italia, Prezzolini cosi riassume le sue impressioni generali. Tutta questa giovinezza, questo fervore, Questa vitallta', questo rinnovamento, questa accelerazione, son dovutl ad un motore lontano e onnipresente, come n cuore e' presente In ogni pa'plto di vena, anche la. plu' estrema nel corpo; a un motore unico e centrale; lr.stancablle, che spinge, spinge, spinge. Sento li palpito di questo motore come nel grande transatlantico percepisco la vibrazione degli stantuffi e deUe macchine, anche nella prua lontana. 11 suo nome me lo dice H grido di folle dl glovanJ e d'adultl, che sorprendo davanti a Palazzo Venezia, scandire senza tregua: Du-ce, Du-ce, Du-ce! Per parlare solo di "simpatie fasciste", sul "Borghese" del 1952, Salvemini doveva avere un ben pallido ricordo dell'articolo di Prezzolini pubblicato su "Atlantica" venti anni prima .. _ L'ultima delle prostitute è, moralmente, da preferire all'intellettuale che mette il suo ingegno e la sua cultura al servizio dei potenti dell'ora. LA COSTITUZIONE DEGLI STATI UNITI Alla vigilia della seconda guerra mondiale, nel fascicolo del 31 maggio 1939, la rivista italiana "Minerva" pubblicò un articolo che ritengo metta pure il conto di ricordare, perché può darci un'idea dei principi che, per un ventennio, hanno diretto l'attività di educatore di Prezzolini fra gli italo-americani. L'articolo è intitolato "Miti americani". Il più antico di questi miti - spiegava Prezz-0lini - è quello che rappr-asenta gli Stati Uniti come la nazione più g'ovane e la società più moderna che ci sia, all'avanguardia del progresso mondiale. E' invece vero che gli Stati Uniti sono il plu' vecchio puse del mondo e sono Indietro all'Europa di qualche generazione, sotto certi a.spetti, e di Qualche anno sotto altri. Gli americani possono sembrare più progrediti di noi europei a chi considera solo alcuni fatti esterni della vita meccanica e delle comodità pratiche; "ma quando si pensa allo spirito del quale vivono gli Stati Uniti, allora bisogna ricorrere col pensiero al secolo diciottesimo, all'illuminismo, all'enciclopedismo, per avere un'immagine adeguata". La. concezione comune della vita, che va dal presidente allo spa.zzino, e dal professore d'untverstla' a l'insegnante d'a.blcl. dal vescovo metodista al padre D!vlno di Harlem, e' sempre 1a stessa: quell:i formulata nella costituzione degli Stati Uniti, la plu' antica costituzione, non dimentichiamolo, del mondo modrrno. Durante l'ultimo secolo, tutti i paesi hanno modificato una o più volte le loro constituzioni; gli Stati Uniti, invece, hanno mantenuto sostanzialmente immutata la loro, "che risale alla cultura di Jefferson, alla mentalità di Washington, alle letture CONTROCORRENTE _;_. Febbraio· 196"2 13

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