Italia la rivista "Atlantica", di cui da diversi anni erano cessate le pubblicazioni, Prezzolini ebbe la faccia di bronzo di controreplicare: Fal'So. li mio articolo era l'espressione dl am.m.Jrazlone e dl simpatia per l'lta.Ua e speclalmente per Ja Toscana, che rivedevo dopo cinque o set anni dJ lontananza. Alla 6ne dell'articolo era menzionato H fatto che avevo sentito le folle italiane ripetere " duce, duce ", un ratto storico che forse gU ltaHanl ricordano. Nulla di plu'. Io non ho mal chiamato ~lussollnt " Duce ", come faceva Roosevelt (per Ingraziarselo), ne' nelle mie lettere priva.te ne' pubblica.mente. Salvemini non aggiunse altro, sicchè Prezzolini rimase " padrone delle acque" e, riportando l'intera polemica in appendice al suo libro, potè dare al lettore l'iJnpressione di aver avuto su questo punto ragione. Malauguratamente per lui, dopo la sua lettera del 14 luglio scorso, ho avuto la insperata fo~tuna di trovare la collezione di "Atlantica" nella biblioteca della Oamera dei Deputati. Nel numero di settembre del 1933 questa rivista porta l'articolo "Impressioni di uno che ritorna in Italia", ricordato da Salvemini. L'ho ricopiato e l'ho subito inviato al direttore di "Controcorrente", che l'ha già riprodotto quasi integralmente nel numero dell'ottobre scorso. L'ITALIA SI EUROPEIZZA Per ragioni di spazio mi limito a riportare ora da "Atlantica" i brani del diario di Prezzolini che mi sembrano più interessanti: In data 17 giugno 1933 (quand'era ancora pesantissima l'atmosfera della grande crisi anche nel nostro paese) appena rientrato in Italia, Prezzolini annota: L'Ilall& sembra. li paese dell'abbondanza, del IU$SO, della tranqul11a sicurezza. La. " prosper1ty " ha rlvallcato l'Oceano? La.sciai a New York musi lunghi; trovo qui tacce allegre. Tutto in Italia andava in modo meraviglioso. Gli italiani, negli ultimi otto anni, erano diventati più giovani, più eleganti, più belli. Qui da noi e' un Irrompere di giovinezza, un'abbondanza di gente, una. bellezza di nuza cbe si afferma nell'uomo come nella donna. E vestono bene, meglio che a Parigi, gli uomini sopratutto. Il 20 giugno Prezzolini si ferma a Bologna: Visito la " Ca.sa dello Studente ", con sale, con lavabi, con mensa comune. Chi se lo sarebbe sognato al tempo di Stecchetti? Viaggiando in terza classe annota: Non soltanto le ferrovie vanno bene, e I treni sono In orario, come ml avevan gla' detto In America l viaggiatori venuti da.ll'Italla, ma c'e' un rispetto della roba., del bene pubblico, Ignoto un temP'); non tende stra.celate, non banchi tagliuzzati, non pareti coperte dl tscrlztonl amorose, OS<:ene, politiche o sempre maleducate. Sono aparltt gU '• Italtcae Pie.bis monumenta ". Il 22 giugno attacca discorso con un ferroviere che non voleva credere che in America le cose andassero cosi male: "mendicità per le vie, carità pubblica la sera, di pane e latte, per milioni di disoccupati, impiegati non pagati da due anni, scuole elementari chiuse in Stati estesi come tutta l'Alta Italia". In contrasto ml dice delle opere assistenziali che funzionano bene; e poi tutti 81 aiutano, e l'Italiano e• cascato dal mezzanino; non dal quinto plano, come quellt d'America. Sempre in treno, in terza classe; sente che "un bel tipo di toscano, forse imprenditore, che lavora nel Mezzogiorno, dice a un compagno: Se vedessi che buscherlo. SI rimette tutto a nuovo. E vtvevan come talpe. Ora tutte quelle topa.le vanno all'art.a. Non si riconosce plu'. Ancora in treno, il 24 giugno, un contadino racconta come venne accolta la notizia del "Patto a quattro" nel suo paese: 11 Patto della pace, dice 1ul, e anche il pievano dovette convenire che Mussollnt era l'apoatolo della pace, come 11 Papa. Il 26 giugno Prezzolini visita l'Esposizione della Rivoluzi·one: Il pol)OlO entra, guarda, saluta, eece. C'e' un gruppo dt contadini sardi, In coetume. Sa.ra' la prima volta che esal vedono. affermato In modo ufflc1ale, uno stile moderno. Att.ra.verso 11 Fasclsmo l'Ita.lta si europeizza. LA PIU' ORANDE RIVOLUZIONE SOCIALE Dooo aver parlato con un padre che aveva li figlio in un campeggio fascista Prezzolini annota: L'Opera Ba.11l1a, oserei dire, e' la piu' grande rivoluzione sociale che st sta compiuta tn Italia, da ae.:oll. Per la prima volta la 90Cleta' arriva a toccar del tasU al qua.li, ftn adesso, era arrivata •soltanto la mano della famiglia. Prezzolini viaggia anche un pochino in automobile: 12 CONTROCORRENTE - Febbraio 1962
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