Controcorrente - anno XVIII - n. 25 - lug.-ago. 1961

di scoraggiamento. Fortunatamente il mon· do non è lutto così. Esiste anche il rovescio della medaglia. Per la visita, se si dovesse presentare una occasione che ne valga la pena, sarà mia cura informertene. Io e i compagni di qui saremo lietissimi di spende• re un'ora assieme. Ti facoiamo molti auguri. * LOS ANGELES - C. Z. - Va bene, so• spendiamo. Comunica il nuovo indirizzo quando l'avrai. Molti auguri. * JERSEY CITY - E. M. - Grazie del breve messaggio. Già, il mondo cambia in fretta. Non mi sorprenderei se il tuo desiderio fosse realizzalo. L'importante è che il 11 sogno" sia sempre vivo. Ti stringo la mano forte forte. * LOS ANGELES - L. D. - Il Gruppo Carlo Tresca di Philadelphia esiste sempre. Le sue attività si sono fatte più rare. I compagni che lo compongono sono determinati a tener vivo il ricordo di quel delitto. Quella determinazione è anche la nostra. Hai ragione. La gente oggi sta troppo bene per pensare a rJcordare coloro che hanno dato la vita per migliorare le condizioni del proletariato. Non dovrebbe essere così. Saluti. * E. - Ho scritto a Visarbella dopo aver ricevuto la fotografia. Anche le notizie sono incoraggianti. Non mi faccio illusioni. Scrivi tutte le novità. Molti auguri. * ROMA - E. - Interessanti le informazioni che dai sul conto di T. Lo conobbi nel 1912, solo superficialmente. Poi persi traccia di lui. Mi fa piacere che sia ancora vivo e interessato nel movimento. Negli ultimi tempi ho dovuto trascurare molte cose. Devo mettermi al corrente con la mia cor• rispondenza. Plazienta. * NEW YORK - C. T. - I paralleli sono sempre odiosi. Non occorre troppa intelligenza per stabilire la differenza nel trattamento. Non dovrebbe essere così. C'è da augurarsi che prevalga il buon senso. E' tutto quello che possiamo dirti. Saluti fraterni. * NEW YORK - E. T. - Avevamo ricevuto quel ritaglio. Questo è un episodio di cattiYeria che lascia perplessi. La diffamazione di Prezzolini contro Salvemini, fa la pari con quella degli altri sicofanti del fascismo, capitanati in America da Luigi Barzini, lo scribivendolo. Credevamo fosse impossibile arrivare alla bassezza e degradazione di Barzini. Prezzolini ha dimostrato di essere più abbietto, più stomachevole. Un falsario di cartello. Per quello che ci riguarda, non abbiamo detto l'ulti.rna parola. Continua a volerci ibene. * NAPOLI - D. F. - La tua risposta a Prezzolini è composta. Ti abbiamo mandata la boz:ta. Non è apparsa in questo numero perchè giunta troppo tardi. Non c'è fretta. Le nostre sassate contro l'ex AGOSTO 1961 direttore de "La Voce" contJnueranno per del tempo. Vogliamo ricordare la sua esaltazione del fascismo. Devono essere ri• cordate anche le sue •aberrazioni mentali di altri tempi, quando scriveva che per spoltrire i popoli laboriosi e tranquilli, bisognava schiacciarli. Citiamo il titolo cti un articolo scritto per "La Voce", dopo esserne uscito: " E' giusto che il Belgio sia schiacciato". In quei giorni (1915) Prezzolini era un pazzoide e un ribaldo. Lo è tuttora. * NEW YORK - G. B. - Mi sarei rivolto volentieri alla persona che suggerisci. So che aveva del materiale per trattare quel soggetto. Non so se sia in Ame11ica o in Italia. Qualche tempo fa gli scrissi senza ottenere risposta. Ho pensato non fosse qui. Grazie del suggerimento. * BROOKLYN - La lingua internazionale ausiliaria "Esperanto", già universalmente conosciuta, è stata creata dal Dottore L. L. Zamenhof di Yarsavia. Dalla sua pubblicazione, nel 1887, essa si è propagata con rapidità in tutti i paesi civili. Gli esperantisti sono delle migliaia in Europa, in America, in Australia e nel Giappone. In Cina si pubblicano già dei giornali in Esperanto. * BRONX - M. R. Il compagno G. B. si lagna che quelli de "L'Agitazione del Sud " non gli hanno sospeso il giornale come desiderava. Se hai occasione di scrivere ripeti la richiesta. Ha ragioni sue particolari per questa insistenza. Saluti. * NEW YORK - C. - Cambiai indirizzo dopo il nostro Jncontro. Ricevi ora? Fatti vivo e manda qualche indirizzo. Ebbi molto piacere di rivederti. E di Vincenzo Lionetti oehe ne è avvenuto? Se lo vedi salutalo tanto. Molte buone cose. * DETROIT - A. R. - Ho avuto in' mente di scriverti più volte, non mi è mai riuscito. Attorno a me sono ,tutti quelli che conosci. Ti ricordano e ti augurano un mondo di buone cose. Vorremmo poter ritrovare le ,fila di un giorno, quando era facile scambiarci delle opinioni e trovare cooperatori. Fatti vivo. Molti auguri. * PROVIDENCE - P. C. - E che cosa ti aspetteresti da quel pulpito? Ci sarebbe da sorprendersi se fosse diversamente. Quel ,prete ha sempre servito il fascismo ed è logico che speri di ruvedere la monarchia al Quirinale. Noi ci auguriamo perb che il popolo non dimentichi l'opera dei preti e che gliela faccia pagar cara. Intanto ora sono i preti che hanno il coltello per il manico. Statti sano. * NEW YORK - L. S. - BeniSSi.mo. Vedi di metterti a contatto con elementi che la pensano come te e datevi da fare. Non dovrebbe essere difficile riuscire a qualche cosa. Noi senza la solidarietà di coloro che sono convinti di ques~ necessità, non po. tremo fare miracoli. Al lavoro dunque. Tanti saluti fraterni. 47

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