dovrebbe continuamente giustificare intolleranza e malcostume, attitudini che non contribuiscono a farsi rispettare. Gli italiani di oggi non formano un quadro soddisfacente e costruttivo, del quale si può essere rispettosi. I nuovi venuti mi hann'o dato l'impressione che ad essi non importa l'opinione degli altri. Fanno quello che vogliono. Non importa se il loro atteggiamento irrita il rimanente della comunità. Hanno una attitudine arrogante. Sembra che il menefreghismo sia la loro filosofia. Ciò secondo me è un male. Chi intende vivere in una comunità, deve ingegnarsi a fare le cose in armonia e non a dispetto. In ·altri termini le cattive maniere non possono provocare sorrisi e tolleranza. Voglio augurarmi di non avere sciupato il tempo, nel fare questi rilievi. DINALE FALCIONI Boston, Mass. L'incontro Kennedy-Kruscev Nel quadro dell'attualità è opportuno occuparsi, anche noi, del recente incontro di Vienna fra Kennedy e Kruscev. Ormai costoro incarnano le due principali correnti politiche nelle quali è oggi diviso il mondo, in una guisa - a quanto sembra - irre· conciliabile. Kennedy rappresenta il mondo occidentale e Kruscev quello orientale, cosicchè l'avvenire di milioni di esseri umani possiamo dire addirittura dell'umanità - è nelle loro mani. Gli stessi protagonisti dell'incontro hanno attraversato - nella fase della preparazione - mrunenti di vera ansia. Kennedy aveva proposto che tutto si fosse svolto senza dare molta pubblicità al loro incontro, ma Kruscev, che ama la teatralità, ha voluto che se ne parlasse liberamente e ampiamente. L'incontro di Vienna è stato molto desiderato da Kennedy che dopo il fiasco del tentativo d'invasione di Cuba si è trovato alquanto disorientato e diminuito nel suo prestigio, fino al punto di far sorgere dubbi sulle sue capacità di capo di una nazione dell'importanza degli Stati Uniti. Continuano infatti sui giornali americani gli articoli che lo bersagliano senza risparmio di colpi e le lettere sulle riviste che lo definiscono quale pubblico flagello. E Kennedy cerca affannosamente dei diversivi per riabilitarsi di fronte all'opinione pubblica. Intanto il suo disorientamento appare sempre più evidente: un giorno proclama che il suo scopo principale è assicurare la pace nel mondo e il giorno dopo afferma solennemente che sta distribuendo agli alleati armi atruniche. Quando io mi trovo di fronte ad atteggiamenti di questo genere, non .posso fare a meno di ripensare a ciò che lessi nel libro di Mario Mariani - Le meditazioni di un pazzo - cioè a quanto l'autore affermava scrivendo che gli uomini normali e onesti vengono segregati, mentre i pazzi sono lasciati a piede libero ... Ritornando all'incontro di Vienna, non c'è proprio da rallegrarsi per i risultati che sono stati raggiunti. I comunicati sono stati, come sempre, sibillini e la sola cosa certa che se ne è dedotto, è che la guerra fredda continua. Da certi sintomi - e particolarmente per quanto si riferisce al problema di Berlino - appare anzi che la guerra fredda stia subendo un notevole inasprimento. Kruscev, poi, sta divertendosi con il rappresentante attuale dell'America - come era solito f!l'l•e con il predecessore - al pari di quanto fanno i gatti con i topolini: dice che non gli serviranno, per vincere, le armi atomiche, ma soltanto i progressi ineluttabili delle rivoluzioni socialiste nei di· versi Stati retti dall'econom~!l capitalista. Insomma è la solita lotta del comunismo di Stato, contro gli Stati capitalisti, ossia è la lotta fra il capitalismo privato e il capitalismo di Stato. Le prospettive, come si vede, sono poco incoraggianti e noi pensiamo se sia possibile che tutto ciò non debba insegnare niente alle classi lavoratrici. Noi crediamo che non debba continuare a lungo questa situazione che lascia arbitri dei destini dell'umanità due capi di Stato e garantisce alle cricche dominanti cosi ampi privilegi. Noi abbiamo fiducia nel risveglio dei pt>poli per abbattere ogni oppressione e tutte le forme di dittatura e per eliminare i privilegi. L'umanità, se vorrà salvarsi dalla sicura rovina, dovrà orientarsi verso i principii che formano la base dell'ideale anarchico: il mutuo appoggio e la solidarietà internazionale. Soltanto in tal modo sarà vinta •ogni sopravvivenza di forza bruta e di barbarie che tuttora persiste nei rappol'ti fra le nazioni. S. SATTA OGGI, l'iniportante rivuta italUlna dell'8 Giugno pubblica questa notizia: - " Peter G. Gia1nbalvo, un avvocato di origine italiana, è stato arrestato a Neio York per traffico di banibini. Serve,ulosi ,li coniplici ,parai a Napol.i, Ron1a, Palernio e Firenze, cedeva a /ami-glie americane prive di figli, banibini italimii al prezzo medio di rne::zo rnilione cia1cur10". Per ora ci limitiamo a riprodurre la 1totizia dalla rivista italiana. Ci riservianio di tornare su questa vergogna che suscita indi-gnazione e rivolta. I lettori pazientino. AGOSTO 1961 43
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