Controcorrente - anno XVIII - n. 25 - lug.-ago. 1961

LA NOTIZIA,Quotidiano Il Collegio della Difesa di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, composto dagli av• vocati J. J. McAnarney, giudice Thomas F. McAn'arn-ey, Fred H. Moore e William Callahan, ha presentato nella Corte Superiore di Dedham, quattro mozioni in base alle quali si chiede un nuovo processo per i due condannati. Il nuovo processo è chiesto in base alle seguenti ragioni: che il verdetto emesso dalla giuria non è giustificato dalle prove a carico degli accusati; che tale verdetto è contrario alle leggi; che esso non corrisponde alle addebitazioni sostenute contro i due accusati. N'on è stata ancora fissata la data della sessione in cui il giudice si pronunzierà sulla domanda del collegio di difesa. In caso di una azione sfavorevole, da parte del giudice Thayer, la difesa si appellerà alla Corte Suprema. La ,notizia del <passo intrapreso, sebbene era attesa da tutti, ha prodotto profonda impressione nei circoli giudiziari. Si ria-pre cosi la lotta lunga ed ardua -per strappare i due italiani ·alla sedia elettrica e fare tTionfare la loro innocenza. Boston La lotta contro il verdetto di morte, per essere coronata da successo, richiede la adesione pronta e sincera di tutte le coscienze libere, di tutti gli elementi della nostra colonia. Sacco e Vanzetti non potranno essere salvati dalla sedia elettrica che con la fraterna solidarietà di tutta la massa emigrata, dal professionista all'operaio. Fra giorni, dalle colonne di questo giornale, partirà un appello per convocare una riunione alla quale dovrebbero intervenire gli italiani di Boston e dintorni allo scopo di costituire un Comitato Coloniale che senza considerazioni di credo e di partito, s'impegni di condurre un'intensa campagna di <propaganda per la raccolta dei fondi necessari alla difesa. La energica, multa- ·nime, profonda reazione 'al brusco verdetto dei giurati, prova che Sacco e Vanzetti possono contare sul!'a'luto di tutti nella nuova lotta. Di fronte a questo tenebroso errore giudiziario, si dimentichino le oziose quisquilie di parte per concorrere con la pr0<pria adesione, con la propria solidarietà, a fare opera di giustizia. IL BOLLETTINO DELLA SERA, Quotidiano New York " Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti sono stati trovati colpevoli di assassinio in primo grado. I giurati hanno emesso il loro verdetto - che a parere di tutti costituisce un delitt,o peggiore, perchè consumato a sangue freddo, di quello di cui erano im-putati due italiani -<lopo cinque ore di deliberazione. I signori giurati hanno trovato che ognuno degli accusati era colpevole delle due imputazioni che gravavano su di loro; uno per l'assassinio di Frederick A. P-armenter e l'altra per l'assassinio di Alessandro Berardelli. "Nessuno si aspettava un simile responso dai. .. giurati poichè durante il lungo svolgimento del processo non si era avuta una sola prova che giustificasse la condanna. I testi d'accusa caddero in un cumulo LA NUOVA ITALIA,Settimanale La sentenza bestiale conùro Sacco e Van• zetti ha poi origine, più che nella antipatia di razza, nell'ossessione rivoluzionaria di cui sono malate alcune classi sociali americane, e segnatamente quella ciecamente conservatrice dei coltivatori della terra. Dinanzi ai giurati di Dedham, giurati scelti con subdola astuzia, dal District Attorney fra i più ottusi, ciechi e ostinati Farmers del Massachusetts, comparvero due italiani, accusati di un delitto spaventevole: grassazione e duplice omicidio. Alle spalle degli accusati i giurati videro un comitato di d.ifesa, che fece miracoli, che rintraociò testimoni, produsse controprove, determinò un largo movimento nella 30 di contraddizioni che sarebbero bastate ad a-prire gli occhi ai ciechi. Nessuno di coloro che si vantavano di avere identificato i due italiani come gli autori del duplice assassiitio si disse, in Corte, sicuro del fatto suo. I giurati però non si sono preoccupati di ciò ed hanno voluto colpire i due organizzatori colpevoli solo di essersi opposti allo sfruttamento dei propri connazionali. " Quando i giurati uscirono dalla camera delle deliberazioni per annunziare che "giustizia" era stata fatta i due imputati apparivano pallidi. ma calmi e sereni. Sacco e Vanzetti rimasero -per un po' come sbalorditi poichè non potevano pensare che vi fossero dodici uomini capaci di ritenerli colpevoli di un delitto come quello loro imputato". Brooklyn stampa, raccolse mezzi atti a guidare il processo. E costoro sono dei sovversivi! E i due accusati sono dei radicali militanti nei partiti estremi; due disperati, due scavezzacolli capaci di accusare Flynn per la morte di Salsedo! ed hanno alle spalle tanta forza di organizzazione, di disciplina, di fede da stritolare un'armatura mastodontica di apparenti prove, create dall'autorità statale inquirente! Tutto questo videro i giurati ed ebbero paura. Lo spettro della rivoluzione li fece allibire e le loro coscienze vacillanti, ottenebrate dal panico, piegarono spontaneamente senza sforzo, senza neppure un atto pienamente. volitivo verso ... la credibilità dei testi prodotti dal!'accusa, ed CONTROCORRENTE

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==