I GENITORIDI BARTOLOMEOVANZETTI infernali macchinazioni, riuscirono ad inventare indizi ed a comporre una giuria che condussero alla condanna di quei due disgraziati! Non aggiungiamo parola per oggi. Confidiamo ancora nella giustizia americana. Speriamo nel ricorso in appello ed in un nuovo processo fatto in altra selle e non là nello stesso ambiente in cui fu commesso il delitto ed in cui si addensano gli odii ed i sentimenti ed I pregiudizi di razza. E speriamo anche che le autorità diplomatiche italiane sapranno fare il loro dovere. Non si tratta di intromettersi negli affari e nelle leggi locali; si tratta semplicemente di ottenere giustizia. I crimini di linciaggio, di cui furono talvolta vittime i nostri connazionali e che dettero luogo all'intervento ufficiale dell'Italia, non sono nulla di più grave ed abbrobrioso di questo mostruoso errore giudiziario! IL CORRIERED'AMERICA,Quotidiano New York "La cond·anna di Sacco e Vanz-ettl non deriva da nessuna prova definitiva, mentre abbondano testimonianze a difesa. La condanna sembra derivare ~iuttosto da un preconcetto, dal convincimento dei giurati e del tribunale della capacità di delinquenza dei due ac:cusati, da un'atmosfera di avversione, da uno stato d'animo collettivo di ostilità. "Nel caso Sacco e Vanzettl l'ostilità alle loro ,idee rivoluzionarie ha certamente reso più intenso Il preconcetto della colpabilità, ed ha portato verso la condanna anche la forza istintiva di un'avversione sociale. Questo lo deduciamo dalle parole del giudice Thayer ai giurati quando fece il riassunto della causa: " ... Cosi, Signori, vi invito a disimpegnare questo servizio con lo stesso spirito di patriottismo, con lo stesso coraggio e la stessa devozione al dovere che hanno mostrato I nostri giovani soldati al di là dei mari ... ". Questo discorso suona più come un appello al coraggio politico che come un Invito all'equità. AGOSTO 1961 "Vi è una tendenza nel New England, e non nel New England soltanto, ad attribuire ad italiani molti delitti di cui non si scoprono gli autori, specialmente quei delitti che ·più rivoltano la coscienza pubblica. Gli italiani sono più o meno sotto sospetto. Portati davanti ad una corte, generalmente sono loro che debbono provare la propria innoctnza invece di essere il tribunale a provare la loro colpa. I loro alibi non vengono sempre ritenuti buoni, qualora derivino da testimonianze di altri italiani. Ai testimoni di difesa italiani, il giudice domanda: Siete amico dell'accusato? Se la risposta è affe-rmativa, la testimonianza non è sempre creduta perchè si ritiene che i "Wops stand together ". Se la risposta è negativa la testimonjanza appare ugualmente sospetta perchè si crede che il testimone menta due volte, prima rinnegando un'·amicizia considerata implicita, e ~i deponendo il falso ". Luigi Barzi,ii 29
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