partecipazione dei socialisti ai governi locali. La levata di scudi dei prelati isolani ha colmato di giubilo il cardinale Siri il quale si è affrettato ,a congratulare telegraficamente il suo collega di Palermo, cardinale Ruffini. Contemporaneamente, i neo-fascisti che in Sicilia abbondano, han trovato Il pretesto per precipitare la crisi del governo regionale milazziano. Al disopra di tanto fracasso si è levata la voce ammonitrice del Giovanni numero 23, per sentenziare: "Si ha un bel dire che la chiesa ha un suo delineato campo di lavoro. Certo, essa possiede un esclusivo ministero; ma l'ordine civile, se vuole reggersi bene, non può prescindere dai principi di fede e di morale di cui la chiesa è maestra". Cosas de Cuba DITTATORI La questione, in Cuba, è sociale, non politica. E se Castro è colui che rappresenta il Governo del Popolo cubano, egli non rappresenta alcun Partito. L'ha detto e ripetuto che non vuole politicanti fra i piedi, ma solo individui che fanno, che aiutano il popolo a fare la sua r.ivoluzione. E' per questo che ogni tanto anche certi rivoluzionari si unisccino al coro di quelli che chiamano Castro dittatore f Credo che il disaccordo ha da dipendere dal punto di vista. Se, per esempio, io guardo l'opera di Castro e compagni mettendomi nei panni dei lavoratori cubani (dico lavoratori produttori, poichè vi sono quelli che lavorano al margine della produzione o a danno di essa), allora non posso liare a meno di esclamare: E fossero tutti come Castro i dittatori; fossero tutti come quello cubano i Governi! Perchè guardo ai fatti. Il che mi permette di dire che la dittatura, semmai, è qui, in questa libera e democratica America - la dittatura della plutocrazia che, fra l'altro, ammannisce in tutto il globo terracqueo le notizie ai critici. Chi ha seguito l'opera e i discorsi di Costro sa che questo dittatlore usa dire e ripetere al popolo che l'ascolta che Il Governo ha da servire il popolo, non questo quello. Che il Governo è il coordinatore delle viarie iniziative popolari. Il Governo che eseguisce, non quello che comanda. E se il popolo grida paredon (al muro!) quando il ... topo ci lascia lo zampino, non si può chiamare assassino jl Governo, poichè fa quello che il popolo vuole. Ma... vi sono altri punti di vista, che non hanno nulla a che vedere con il popolo cubano. Il ridicolo, in questo criticare l'opera dei rivoluzionari cubani, è che non possiamo dimostrare d<>nfatti di ,poter far meglio. 1 fatti migliori li stanno facendo i cubani - fino ad oggi. Per rinfrescare la memoria a chi l'avesse dimenticato ricordiamo che Castro, quando 8 Il che ha fatto pensare che il Papa abbia voluto riaffermare i " punti fermi", cioè l'obbligo dei fedeli e chiunque svolge attività pubblica, a fare prima atto di obbedienza ai vescovi. Chi si illude di succhiare questa gente, se non è un arrivista è per lo meno uno zotico. . E nel caso non fosse nessuno dei due, dovrebbe farsi esaminare il cervello. In ogni caso, la chiesa sta giocando una manovra assai scaltra: svezza parte della corrente nenniana dalla ccingregazione moscovita in nome dell'autonomia mentre allo stesso tempo prepara il terreno per ingrossare le sue e le schiere saragattiane. E' come dire che Pietro è saltato dalla padella comunista in quella cristian-socialdemocratica. Nomade E • • • CRITICI fuggi Battista, non volle mettersi al suo posto e restò fuori del nuovo Governo. Fu il popolo poi che lo costrinse ad accettare il titolo ed il posto di Primo Ministro, anche a dispetto dell'allora Presidente della Repubblica. Fu Castro ad impedire, dopo l'insurrezione vittoriosa, la strage di tutti i battistiani e simpatizzanti che sarebbe certamente avvenuta, col semplice e più ... civile eSpediente del tribunale rivoluzionario per colpire i più colpevoli di delitti atroci. E se dopo due anni ha da funzionare ancora il tribunale e il plotone, è per il fatto che la Rivoluzione è ancora in pericolo, è perchè i nemici si servono ancora dei criminali (è di ieri una sparatoria sulla folla riunita per una commemorazione in Avana). Forse che sarebbe meglio se questi assassini di professione si lasciassero nelle mani della folla, che poi farebbe subito lo stesso servizio? O forse, appena presi sul fatto, per dar loro una lezione di morale rivoluzionaria si dovrebbero rilasciarli... per poi ritrovarseli fra i piedi la prossima volta? Insomma, come dovrebbe comportarsi il Governo cubano per non essere un Governo assassino come un altro? Criticare un dato modo di risolvere un problema cosi serio serraa suggerirne uno migliore è proprio ... da critico. Il quale, come ognun sa, fa il critico perchè non sa far altro. Ma si dovrebbe pensare anche al fatto che tutti i popoli dell'America Latina guardano con simpatia la Rivoluzione cubana. Ciò è un bene, non un male - almeno per quelli che si dicono rivoluzionari. E sarebbe il caso di incoraggiarli a fare altrettanto, piuttosto che scoraggiarli con critiche... partitarie, fuori luogo e fuori tempo. Si sa che quando l.a faremo noi, la Rivoluzione, la faremo meglio. Specie se avremo la collaborazione dei critici, come l'ebbero i rivoluzionari spagnoli ... CONTROCORRENTE
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