Controcorrente - anno XVII - n. 21 - nov.-dic. 1960

RIVISTA DI CRITICA E DI BATTAGLIA Fondata nel 1938 - Direttore: ALDINO FELICANI Indirizzo: CONTROCORRENTE, 157 Milk Street, Boston 9, Mass. CONTROCORRENT1Es published bi-mootllly.Mail ad<rm: 157 Milk St., Boston. Aldino Felicanl, Edl!Dr and Publlshet.. Offlc, ol publioatlon 157 Mllk Stmt, Boston9, Mass. S.COOd•clasms ail prlvllegesautha-lzed at Boston, Mass. Subsalptlon $3 • y..,. Vol.17-No. 3-(New Series: 21) BOSTON, MASS. Nov.-Dec., 1960 CORRIERE ITALIANO FIRENZE, 11 Nowmbre "Svolta a sinistra" che non cambia niente, è stato il risultato netto delle elezioni amministrative dei primi di novembre. Si voglia o non si voglia, si votia o non si vota, tutti i contribuenti, - i piccoli in particolar modo, - sono chiamati a tenere a galla la decrepita nave che è lo Stato Italiano. In Italia nulla par mutare, come mai han mutato certe leggi Borboniche e fasciste che ancora adornano i codici della Repubblica. E' a dirsi che tutti parlano e pretendono almeno, di volere certi cambiamenti nella struttura politica ed economica del paese. In fondo in fondo, se si deve giudicare dai risultati delle chiassose contese politiche, c'è invero poca gente seriamente interessata ad alterare i connotati dello Stato Italiano. Le limitate pagine di CONTROCORRENTE non permettono di indugiare nell'esame delle cause quali apportano a tale concl<usione. Al mo.mento è di maggiore importanza il limitarsi alle evidenze presentate dai risultati elettorali. A leggere la stampa Italiana, a secondo del partito del quale è portavoce, tutti i partiti sono risultati "vittoriosi" dalla contesa. Attualmente, se si accettua la perdita di circa un milione di voti sofferta dalla Democrazia Cristiana, perdite più o meno lievi e successi insignificanti di altri partiti, significano poco o niente. E' stato su per giù un ruba ruba tra fratelli siamesi. Le perdite sostenute dal partito socialista Nenniano sono state assorbite dal partito Comunista e da quello Saragattiano. I monarchici han trovato invece il loro giusto posto nel partito fascista. Cosa è avvenuto dei Repubblicani, sarebbe da domandarlo all'onorevole Pacciardi. Forse il Pacciardi è la pe1•sona la più responsabile del declino del partito politico che nella storia d'Italia ha occupato per più di un secolo una posizione di onore, finchè ha mantenuto la sua tradizione libertaria e laica. Lorquando il partito fondato da Mazzini ha incominciato a scivolare nelle cunette del compromesso politico con i preti ed altri elementi conservatori ed anti-liberali, si è avviaito verso la rovina. La retrogressione del socialismo Nenniano ed il progresso di quello Saragattiano potranno significare una certa perdita di prestigio per Nenni mentre egli ed il suo partito rimarranno ugualmente (in parlamento) quella forza, senza la neutralità della quale il presente governo Fa.nMni non potrebbe reggersi senza accettare l'assistenza dei fascisti ed altri elementi di estrema destra. Per Saragat la "vittoria "potrà significare il suo ritorno ad assumere il titolo vuoto di Vice Presidente del Consiglio e le sinecure annesse e connesse. La Democrazia Cristiana, malgrado la perdita di tanti voti, continuerà a governare il paese, province e comuni (come prima) con la coopeTazione dei partiti minori di centro e di destra. I fascisti si sollazzano esageratamente del loro progresso elettorale. Lo debbono alla quasi totale obliterazione del partito monarchico. E' ia Roma dove essi hanno più che altrove riscontrato successo. A Roma continueranno come prima, nell'amministrazione comunale, col sindaco reputatamente fascista camuffato da demo-cristiano. I Comunisti dal canto loro, avendo rivinto quasi tutti i comuni che già amministravano con la cooperazione dei nenniani, continueranno alla stessa maniera. E' doveroso aggiungere, anche se rimaniamo irriducibilmente avversari di ogni partito o teoria dittatoriale. che in Italia è generalmente accettato il fatto che i comuni meglio amministrati sono proprio quelli sotto il controllo dei social-comunisti. Devesi anche aggiungere che tali amministrazioni sono regolate da una Costituzione nazionale di struttura democratica.

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