Le nazioni " democratiche" d'Europa si rifiutarono di provvedere il materiale necessario per la difesa della repubblica contro i militari fascisti insorti contro il governo. Soltanto la Russia si era offerta per fornire il materiale bellico, in cambio dell'oro del tesoro nazionale. Qui sta il grave errore commesso. Con quello scarso materiale di guerra entrarono in Spagna i vermi comunisti che invasero le posizioni in tutti i posti di comando, nel fronte di guerra come nella retroguardia, lasciando in seconda categoria gli stessi generali dell'esercito che erano comandati dai commis· sari russi, che dimostrarono come al solito, interesse nell'azione politica. Quanti crimini furono commessi da questi sicari di mentalità asiatica che arrivarono con tutto l'apparecchio repressivo della cheka russa. Essi si misero a organizzare prigioni clandestine dove torturavano i sindacalisti, gli anarchici e socialisti. Insomma tutti coloro che non pronunziassero l'amen della litania comunistoide erano messi nella categoria di traditori, spie e contro-rivoluzionari. Le accuse, le -parole, i metodi, il sistema di ieri in Spagna è il sistema che predomina oggi nella vicina repubblica di Cuba, dove questo morbo si è introdotto per raccogliere il frutto del sacriflzio altrui. E' l'acciecamento degli uomini che sotto la veste della autorità, protetti dalla legge e dalle armi regolano gli affari internazionali nel covile reazionario del dipartimento di stato. E' Il che moltiplicano i problemi senza risolverne nessuno. E' Il che si complotta contro la vita di una nazione che la n-atura ha favorito con prodigiosità di risorse naturali. E' Il che si proteggono gli sfruttatori che col lavoro malpagato e inumanamente sfruttato fino alla schiavitù legalizzata, arrivarono nel corso degli anni ad accumulare favolose ricchezze. Adottarono automaticamente la c-arriera nel barbaro sfruttamento dell'uomo, e trasformano gli sfruttatori in tiranni, despoti intrattabili che negano ai popoli il più elementare diritto alla libertà, di che tanto si parla il giorno d'oggi. Con un colpo di penna cancellarono gli statuti, per espediente politico. Secondo la storia, si aboll cosi la schiavitù legalizzata senza provvedere lo strumento educativo necessario per trasformare lo spirito schiavista di quell'epoca. La schiavitù persiste ancora sotto diversi nomi e forme; ed è così che si conserva nella mente la immaginaria credenza della supe· riorità di razza basata nel colore cutaneo o la statura dell'uomo, origine di tanti crimini. Su questa falsa credenza di superiorità decidono mettere sotto i piedi della loro autorità i1 popolo di Cuba, rifiutando partecipare nel commercio normale che in ogni parte del mondo si sviluppa fra le nazioni. oastro messo con le spalle al muro cerca dove vendere la merce (zucchero) che è in Cuba il sostegno economico della popolazione dell'isola. "Venderemo a chi vuole comperare, e compreremo da chi vuole vendere". Ha risposto al dipartimento di Stato. Il primo convegno commerciale avuto fra Mickoyan e il governo di Castro, è stato l'inizio della infiltrazione comunista in tutti i posti di importanza nella attività nazionale. Nell'esercito. la marina, la scuola, l'industria, nei sindacati operai, nella università; in tutte le attività si impone la odiosa dittatura dei pochi comunisti di mentalità asiatica, esperti in questa materia, che seminano il terrore attraverso il paese per imporre il loro dominio. Certamente, un giorno non lontano, Castro non serve più ai loro interessi e diventerà un traditore alla usanza comunistoide. F. DE CAMPOLLANO Bandiera rossa Cara "Controcorrente" Josef Mackiewicz, scrittore polacco miracolosamente scampato alla forca bolscevica, ha scritto un breve racconto dal titolo "Bandiera Rossa ... " (Red Flag). Appare nel secondo volume dell'antologia degli ~crittori fuorusciti dall'Europa swiettizzata, "The Pen in Exile ", edita dallo scrittore ungherese Paul Tabori. Il libro è stato recentemente pubblicato in Inghilterra, la grande terra classica dei profughi politici dei due ultimi secoli, da Mazzini a Foscolo e Winceslaus Hollar. L'autore vela di sottile ironia l'episodio di un pove-ro polacco che, tormentato da un dolor di denti, si recò dal dentista e rincasò un po' tardi per poter far sventolare dal balcone la bandiera rossa di prammatica. Era giorno di cortei bolscevichi e la moglie dell'uomo dai denti cariati non riusciva a trovare un panno rosso per legaro all'asta; non aveva che un vecchio fazzoletto sporco. di rosso sbiadito, e non sapeva decidersi ad appenderlo. In questo piccolo episodio di vita quotidiana nei paesi conquistati v'è qualche cosa di più profondo dell'umorismo. DICEMBRE 1960 Vi si sente il respiro pesante di tutti gli oppressi, ai quali è imposto un calendario di date fatidiche del regime soverchiatore, sia esso bolscevismo staliniano o fascismo di Mussolini, nazismo hitleriano o falangismo di Franco, manonerismo politico cubano di Batista o, su base più stretta., klanismo di sezioni retrograde degli Stati Uniti. Finanche nelle cosl dette "colonie" ita· liane nelle due Americhe, i pidocchi rifatti delle varie sezioni fasciste cercavano d'intimidire padroni di negozi e commercianti italiani o oriundi italiani, insistendo che si mettesse in vetrina il ritratto del duce, o l'emblema del fascio. Si ricoITeva alla minaccia, quando le blandizie fallivano, per ottenere la rpubblicità commerciale nelle sparute riviste fasciste, di "Giovinezza" dell'ex repubblicano Macaluso al "Grido della Trippa" (Stixwe) di Trombetta, e ,altre porcheriole: numeri commemorativi, "testimonials" ed altra cartaccia per l'inchiostro dei fascisti e filofascisti. c. c. New York 27
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