e di indignazione peMno al piissimo abate Lodovico Antonio Muratori, il che è tutto dire! Oltre 11 secoli dopo l'avvento del Cristianesimo "abolitore della schiavitù", la cristianissimia regina Isabella di Spagna, appena avvenuta la conquista di Granata (gennaio 1492) mandò 50 fanciulle arabe come schiave in dono alla regina di Napoli, e 30 alla regina del Portogallo. E il cristianilssimo Cristoforo Colombo portò dall'America al re di Spagna parecchi indigeni, condotti e trattati come schiavi, ·proponendo inoltre allo stesso sovvano di trarre denaro, per il pagamento delle forniture destinate alle spedizioni oltre Oceano, dalla vendita di schiavi portati in Europa dalle nuove terre scoperte. Quanto ai casi !Singoli, ne ricorderemo uno citato dal generale Domenico Guerrini, eruditissimo scrittore, egli pubblicò un originale <autentico contratto di vendita di uno schiavo conservato nell'archivio capitolare di Asti, stipulato nell'anno 926. Venditore è il prete Daniele di Carenzano; compratore è Audace, vescovo di Asti. Il prete dichiara "di aver ricevuto dal Yescovo Audace la somma di 30 soldi in denaro e in merci. .. per uno schiavo di mia ragione chiamato Martino; esca egli di sotto la Vn mostro podestà mia e dei miei eredi, e passi sotto la podestà del vescovo Audace e degli eredi suoi. Dal presente giorno ed ora abbiano il ,-e3eovo Audace e gli eredi suoi dominio e podestà di fare del suddetto Martino, schiavo mio, quello che vorranno". Il caso ,più recente è quello in Italia, riferito da Giovanni Sforza nel Giornale storico della Lunigiana, la vendita dello schiavo avvenne alla Spezia, il 21 marzo 1444, con regolare atto notarile, al prezzo di 26 scudL Come [ lettori vedono, gli esempi di " tutela dei diritti dei lavoratori" da parte della Chiesa non mancano. E aggiungiamone ancora una prima di passare ai tempi nO\,--tri: uno citato dal Muratori, il quale narra che nel 1501 ì Francesi (cristiani, naturalmente) presero Capua "portando molti prigionieri a Roma, dove li vendettero"; e stava impassibile sul trono rpontificio il papa Alessandro VI. Vedremo in seguito che cosa accadde "in Itempi men feroci e più leggiadri", attraverao specialmente le Elncicliche del nostro secolo e del precedente, in rapporto alla affermazione che la Chiesa " ha sostenuto e difende le richieste dei lavoratori". Alma ADOLPH ElCH/lfAN e' ur, mostro insorpassato. E' la belva che ha confessato ,l'avere ucciso sei milior,i ,li ebrei. LlFE magazine (28. Nov. 5 Dic, 1960) ha pubblicato in due puntate le "h1emorie" della iena. In esse Eicltnian ha raccontato conie funzionava l'orgClnizzazione tla lui diretta per la eliniinazWne degli ebrei. La lettura <li queste "Me,norie" ,la' la vertigini. Si stenta a creclere quello ohe si legge. Non senibra possibile che esista in carne e ossa una belva siniile nel mondo. Attraverso quella narrazione che /a passare davanti agli occhi l'incredibile tra,redia, cli u.niiliazioni, di torture, di massacri orrendi, si rim.,me inebetiti, increduli. Si sente ver,:of!na ,li far parte ,Zelia famiglia umana. Si riniane perplessi per l'indifferenza del mo,ulo di fronte a tanta tragedia, In/atti viene da chie,lersi perclte' i grandi sacertloti ,li trttte le reli• gioni, sono rintasti silenziosi, m.entre la macchina nazista, continuava q«otitlianam.ente, nietodicamente a far funzionare i /orni cre,natori e ,:li altri strunienti scientifici di tortura e ,li eliminazio11e di ,nilioni di esseri umani. Viene da chie,lersi perche' il Vaticano 110n abbia 111ai alzato la voce contro la bestia uma11a che soppri,neva m.ett>- tlicamente creature u1nane a m.ilio,ri. Il racconto di questo diabolico ingegnere della morte non. 1nenziona interferenza di istituzioni religiose contro questa som,naria so~ pressio,re di "creature ",Ti Dio. Da esso risalt..a pero' la cieca obbeclienza alla ist.itu.• zio,re tlello Stato in nome clel quale era possibile tanta ferocia e tanta inu,nanita'. Eichman non teorizza di nulla e s,i nulla. Giustifica il niassacro senza prPcetlenti con un ·incredibile /anati!'mo patriottico. Non tla sCf!llO t1i pentimento. " Non 111i nento tli niente", scrive il tlitrbolic() a.,sassino, tlimostra,ulosi ortioglioso ,li aver servito bene lo stato nazista. All'i11fuori- tli un PccPssiro trasporto per la ~uperiorita' nazi.ffta, la sita per.~onalita' rimane inipertrirhata, Arrc1,e nuantlo sta conclrulentl() il terri_bile 1,aratto ordinato ,la Rintmler tli scam.biarr un milionP di Pbrei con 10.000 camio,rs ,la e.~sere usati per trasporto ,li truppe. Queste confessioni di Eich111an portnnn alla n1Pnte no.~fra i c!iorni in rrii la ntasnarla tlei propagandisti assoltlati ai regÌ'nii ,li cui HitlPr e Jl,fiusolini P flirohito erano :!li idofi che nessuno riscl,iava toccare. Queste rivPlnzinni rfcorrlann quando ln stampa fascista /acPva crederP che i forni crematori ,... J!li altri pPneri di tortura erano inve,rtati JJCT ,lif/am.arP il nazisnio e il fascfsmo. Oueste rivelazioni ci ricordano anche che noi abbiamo /atto ben poco per venclicare le vittinte. DICEMBRE 1960 21
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==