e instaurare un governo più democratico. Vi sono stati 50 morti e molti feriti e arrestati. In Argentina, i seguaci di Peron ha·nno tentato di rovesciare il governo di Frondizi. Vi sono stati sanguinosi combattimenti, molti morti e feriti e numerosi arresti. Nel Nicaragua, nel Guatemala e a Costarica divampano e fermentano le rivolte, le ribellioni e le proteste contro quei governi al potere. Il Panama ha chiesto la revisione del trattato del 1903 che regola la zona del canale, e ha lamentato, che è loro desiderio che gli Stati Uniti cessino le loro discriminazioni contro i lavoratori della zona del canale, e che il Panama non sarà soddisfatto fino a quando la sua bandiera non potrà sventolare su tutto l'istmo panamense. A caracas nel Venezuela, una più seria e sanguinosa rivolta minaccia la guerra civile. In violenti tumulti e dimostrazioni contro l'attuale governo, fino ad oggi si sono registrati 12 morti, la maggior parte studenti. Le cosi chiamate garanzie costituzionali sono state sospese. A Lagos in Nigeria, tremila studenti hanno forzato l'entrata del parlamento nigeriano, obbligando il ministro del lavoro Alhayi-Muhammadu Inuwa Wada a mettersi in ginocchio. Prima dell'arrivo della polizia la folla lo aveva ricoperto di sputi. Alhaja Muhammandu Ribadu, ministro della difesa l'ha fatta franca con il rifugiarsi e rinchiudersi in ufflci·o. La protesta è stata generata dalla firma di un patto di difesa con l'Inghilterra. A Quito, Ecuador, le ambasciate degli Stati Uniti e del Perù sono state prese a sassate in una dimostrazione di studenti, a causa di una disputa di confine con il Perù. Nel Congo, senza ancora una chiara e precisa soluzione, i congolesi continuano nella loro lotta fratricida a scannarsi come pecore. I seguaci del deposto e prigioniero capo Lumumba, minacciano di decapitare gll ostaggi bianchi, se questi non sarà presto liberato. SANNA SPIEGA 18 Novembre 1960 carissimo Felicani, Ho regolarmente ricevuta la tua lettera del 31 Ottobre 1960, ,partita da Boston il 2 Novembre. E ieri ho avuto e riscosso il vaglia di 42 dollari, di cui ho la lista dei compagni sottoscrittori i quali ringrazio di tutto cuore e invio tanti cari saluti a mezzo "Controcorrente". Ed infine prego " Controcorrente" di inviare i miei fraterni saluti ai compagni del gruppo Carlo Tresca di Philadelphia. Essi mi hanno molto aiutato per uscire dal reclusorio al quale ero condannato a morirvi: mi hanno aiutato nella difesa di quest'ultimo processo tendente a rigettarmi a marcire nell'ergastolo; mi hanno soccorso e confortato in carcere e dopo la liberazione, sempre; ed 18 In Algeria, quel cratere aperto, é irt continua eruzione, e non vi sarà tregua fino a quando gli algerini non otterranno la loro completa libertà e indipendenza. De Gaulle è tornato ancora una volta in. Algeria colla speranza di convincere quel popolo ad accettare un'altra sua proposta di semiind;pendenza, ma è stato affrontato da folle ostili di dimostranti al grido di "De Gaulle alla forca". Essi hanno sfidato le bombe lacrimogene e gli sfollagente di sette mHa poliziotti e i carri armati dell'esercito, e hanno incendiato numerosi autobus e tram pubblici. Queste sono le non poche e non ultime scintille che emanano da quei pericolosi focolari di incendio che vanno sotto il nome di Formosa-Quatanamo-Cuba e Berlino. Il mondo è cosi in un continuo stato di tensione e di allarme, che non ha riscontri nella storia di tutti i tempi. Da tutti i continenti, i popoli eternamente tenuti in un continuo stato di soggezione e di servilismo, e sempre ammansiti da false promesse dei rapaci profittatori e dissanguatori di tutte le razze, alzano la testa e rompono la pesante catena che da millenni li ha tenuti schlavi asserviti e affamati, per domandare l'umano e giusto diritto alla vita, e ottenere un tozzo di pane men duro, e tutti quei diritti che finora gli sono stati sempre negati e manomessi. Come IJ)Oter oltre continuare a non consentire a milioni di esseri umani il sacro diritto all'esistenza? Essi vogliono e domandano di voler migliorate le loro squallide condizioni economiche e sociali, per fare di ogni nato da donna un uomo, vivente e libero, e non più schiavo. E' questo, se non il primo, uno dei più importante e pressante problema dei nostri tempi, la cui soluzione non può più oltre essere derogata. Sarà questo il migliore apporto, ai numerosi programmi di pacificazione del mondo, e servirà da solo a stabilire più cordiali, fraterni e umani rapporti fra i popoli tutti. Ogni allra fatica è sprecata. E RINGRAZIA io conservo di loro sempre riconoscenza e grato ricordo; come riconoscenza e grato ricordo serbo dei compagni Arturo Madrigrano, Anita Bandini e di quanti altri mi hanno assistito in carcere e dopo ottenuto il ritorno alla luce del sole. In questi giorni scorsi mi sono recato a Barrali (circa 200 km. da Ca:vbonia) a visitare il compagno Tomaso Serra, il quale scusa la sua negligenza nella corrispondenza epistolare coi compagni col fatto che si trova tutto preso dal lavoro per il pane quotidiano. Io, come già ebbi a dirti, non ti scrivevo perchè assai malato in quel lasso di tempo. Avevo promesso di rifare la storia per i lettori di "Controcorrente" dell'ultima vicenda. La mando ora. CONTROCORRENTE
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