l'intenzione di tenersela per sempre ... pur promettendo ai cub'ani che insistevano e lottavano per l'indipendenza che essi l'avrebbero avuta appena possibile. Intanto, gli americani compravano con pochi dollari le terre migliori dei latifondisti spagnoli, e quando Si videro già padroni di tutto, Washington creò un Governo e impastò una Costituzione (che non esiste più dal 1933) per la nuova Repubblica dei cubani, che avevano promessa, a richiesta ... insistente, una base per essere usata come deposito di carbone per le navi. La Costituzione venne letta, iper essere approvata, nel senato americano. Il senatore Platt, fra gli altri che suggerirono l'aggiunta d'una postilla, propose di infilarci dentro l'affare della base precisata cosi: carboniera o base navale. Affittata per 99 anni al prezzo di 2.000 dollari l'anno. Il Governo cubano inghiotti il rospo. L'isola era ancora occupata dai marines e i cubani credevano poco alla volontaria evacuazione. Avevano delle buon-e ragioni per dubitavne. Da un rapporto del sotto-segretario alla guerra J. M. Breackseason fatto durante durante la lotta con la Spagna si legge quanto segue: "Dominate e ritirate tutte le forze spagnole, verrà un'epoca di tempo indeterminato, di pacificazione parziale durante la quale seguiteremo occupando militarmente Cuoa, aiutando con le nostre baionette il Governo che si costituisce, fin quando esso sarà in minoranza nel paese. Il terrore da un lato e la propria convenienza dall'altro determineranno che questa minoranza diventerà maggioranza contro gli elementi autonomisti dell'isola. Insomma, la nostra <politica si concreta nell'appoggiare sempre il debole contro il forte, fino a quando l'uno e l'altro saranno sterminati, per poterci annettere cosi la Perla delle Antille". Se Cuba non ebbe la 'bandiera delle strisce e delle stelle non significa mica che essa era indipendente. La vera padrona di Cuba è sempre stata l'America. Che fece dell'isola quello che fece ... Sfruttamento in tutte le forme, racketerismo in tutte le industrie, protezione a tutti i governanti Ritraiti di Partigiani servizievoli e dittatoriali che sapevano come calpestare e affamare e mitragliare il popolo. Tutto questo è risaputo dalle popolazioni di tutta l'America Latina, dove accade la stessa cosa. I yankee sono gli sfruttatori di ieri e di oggi, i nemici. I fatti di Cuba, comunque andranno da oggi in poi le cose in quell'isola, riuscirono a creare una coscienza ai 'POIP<>li sfruttati de l'America Latina. I loro governi non se la sentono più di poter continuare a servire ciecamente quello di Washington. La ritirata... strategica della flotta dal mare del Centro America conferma quello che si sapeva già, dopo tutti gli altri tentativi fatti precedentemente; che, ci·oè, il Dipartimento di Stato non riesce a mettere assieme i voti e i consensi necessari nella Organizzazione degli Stati Americani per poter mettere a posto Cuba. Fide! Castro sta vincendo la partita con l'America. Un po' per il suo saper fare, e un po' anche ,per il fatto che gli americani si comportano da usurai stupidi senza coscienza e senza intelligenza Ma ... C'è un ma che non ci permette di star tranquilli sullo sviluppo della rivoluzione cubana. Il ricordo di quella in Spagna (36-39) è ancora fresco nella nostra m-emoria, e ci chiediamo: ma come si comporteranno questa volta i comunisti in Cuba? E' un fatto accertato, documentato esaurientemente che fu Stalin a consegnare la Spagna a Franco, quando si persuase che gli spa:gnuoli non volevano saperne di dittatura comunista. L'accordo seguito con Hitler per dividersi la Polonia fece aprire gli occhi anche a quei comunisti che in Spagna non vedevano l'intrigo e ubbidivano ciecamente gli ordini del capo. C'è da sperare che Krusciov non abbia le pretese di Stalin e che gli stessi comunisti in Cuba capiscano la situazione e si comportino di conseguenza. Un loro Governo in Cuba è tanto impossibile quanto e ipiù del non-Governo. Sarebbe cosa di un giorno, forse; poi, i marines ... R. T. ALBERTO. Solleva la testa lucida e liscia, aprie smisuratamente un occhio, lo posa calmo e pieno di simpatia sull'interlocutore, mentre l'altro sorveglia le mani intente a caricare la pipa. Stà a sentire con enfasi contenuta, dice: " Bene, demonio". Non si scompone alle notizie o alle trasformazioni più strane: nella città occupata dal nazisti Gigi scorazza in moto vestito da pompiere, Tonino intrappola commissari di P. S. piangendo immaginari delitti, gli uomini di Bertini pattugliano vestiti da Mai morti armati fino ai denti, i pazzi della 5.a fanno a fucilate in via Masaccio, Pieditagliatl emana il calmiere. Sergio si trascina, sciancato, con una gamba rigida a causa di un moschetllO (Solo a Vittorio, lo zoppo autentico Aldo il medico affermerà, serissimo: Tu, naturalmente, fingi). Intanto cabine telefoniche saltano, tedeschi scompaiono misteriosamente, depositi di armi si impinguano. I demoni intessono sulla città una rete sempre più fitta: sanno tutto. Controllano le spie, i quintali di farina nei magazzini, il transito dei camion tedeschi, le lettere riservate del capo della provincia. Tutto fa capo al finto distratto, al falso svagato: ad Alberto. Ma in nessuna circostanza il gesto della mano sarà più affrettato o il sollevarsi del capo meno misurato: potranno i tedeschi salire le scale del suo comando a i franchi tiratori prenderlo di mira, continuerà, imperturbabile, a risponderti: "Bene, demonio". Tutt'al più sogghignando aggiungerà "Uomini da baraccone". (Fabio). 10 CONTROCORRENTE
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