Controcorrente - anno XVII - n. 20 - set.-ott. 1960

Altro bel fatto. Nella controversia tra l'Italia e l'Austria circa l'inumano tratta• mento delle popolazioni di origine austriache, le mancate promesse di concedere l'autonomia alle regioni " liberate", il Partito Comunista si schiera - sempre allo scopo di attrarre i voti dei gonzi - con tutto il patriottume che a quelle regioni vuol negare le più elementari libertà politiche, mentre il Partito Socialista, con gesuitica finezza tace. Gli " internazionalisti" socialcomunisti, cosl proteggono gli interessi e le libertà dei popoli che vorrebbero governare. Nomade LA CANCELLAZIONE ,!elle ,crille fasciste al Foro Italico si e' conclu,a con una farsa. Il ministro per lo Sport e il Turismo Alberto Folchi ha dalo ordine di ca11cellar0 le acritte per n1odo di dire. Due sole aono ,tate cancellate. Continua1to percio' a sooravvivere la n1aggior parte dei me,,aggi che il /a1cisn10 volle affidare al ,narrno del 1uo mauimo monuniento. Fabri~io Dentice si e' occµpato diffusamente dell'incidente ne L'ESPRESSO ,lei 21 Agosto 1960. Dopo avere ele11cato le scritte ,lei calendario fascista ri,naste, il Dentice continua: "Co,i' inquadrato, 1enza soluzione di continuita' fra la guerra '15-18 e le date della 110,tra ,torio piu' recente, anche il passato fascista acqui&ta q11asi un'aria di ri1pettabilita', che puo' trarre in in,:anno gli italiani niolto gio-vani e quelli che hanno la menioria troppo breve. Hanno in• irannato fra gli altri ancJie il predecessore del miniatro Falchi, il Senatore Umberto Tupini, il quale rispondenclo ad un'interroga~ione di un. l(ruppo di deputati al/ernia' che le scritte stavano be,ie dov'erano perche' erano il docuntento di un periodo della nostra storia nazionale ... " Questa constaklzione porta ad una ,ola conclusione: quelle scritte potra11n.o essere spazzate via soltanto da coloro che 1Jogliono far &coni• parire per sempre tutto cio' che ricorda la delinquenza squadrista. Quelle scritte dovrebbero servire cla sprone per incitare all'azione coloro che hanno troppo presto dintenlicato il fratello, il padre e irli altri cad11ti ,otto il pugnale delle squadre fa- •ci,te. Cosas de Cuba I NUOVIDIRITTI DELL'UOMO Uno storico documento fu proclamato in Cuba il 2 settembre scorso senza che la nostra libera stampa d'America se ne accorgesse. E dire che la tproclamazione fu fatta ad alta voce da un milione e mezzo di individui (un milione in Avana e mezzo milione In Santiago) che rappresentano certamente il 90 per cento di tutta la popolazione di Cuba. Ma .. . sappiamo bene da chi è controllata questa libera stampa, e il fatto non ci meraviglia. Del resto, lo stesso "New York Times " che pretende di liberaleggiare non porta forse come motto in testata "Ali the News That's Fitto Print "1 (tutte le notizie che meritano essere pubblicate). E il documento in ,parola non merita considerazione - ,per questa libera stampa. Se Controcorrente non fosse cosi spilorcia quando trattasi di spazio, tradurrei La DichiaraziOne dell'Avana (cosi si intitola il documento) ~r intero, acciocchè i lettori si convincessero che il Governo cubano è una mosca bianca, cioè un Governo che n<Yn è mai esistito, nemmeno come aspirazione di minoranze cosl dette sovversive. Un Governo che arma tutto il popolo non è il solito C'.-ouerno. Maschi e femmine, giovani e vecchi sono armati, e le caserme sono state trasformate in scuole. Militari di professione non esistono più in Cuba. Ciò dovrebbe significare che Fidel Castro non ha alcuna voglia di fare il dittatore ~ nemmeno il solito governante. Lo ha detto e ripetuto che Il Governo corrompe anche 8 i meglio intenzionati. E si sa come e perchè trovasi a quel posto di primo ,ninistro. Perchè non vuole governanti fra i piedi. In Cuba si sta facendo una rivoluzione; il solito Governo con i soliti governanti sarebbe di Impaccio. Castro non l'ha voluto e non lo vuole. Il suo è veramente il Governo del popolo per il popolo. Non ordina, ma coordina. Il Governo dal basso in alto. E non potrebbe essere altrimenti, fino a quando il popolo resta armato. Ma .. . La Proclamazione dell'Avana dunque non è cosa di un Governo, ma d'un popolo già In possesso di quei òiritti specificati. Più che ai cubani, è rivolta a tutti i popoli dell'America Latina e agli altri popoli sfruttati del mondo. Ecco perchè la libera .,tampa non ne ha parlato, ed ecco perchè Castro chiuse il suo discorso nelle Nazioni Unite leggendo la Proclamazione. Mi limito a tradurre una parte dell'articolo 6 che più dà un'idea del tutto: "L'Assemblea Generale Nazionale del Popolo di Cuba condanna lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e del paesi sottosviluppati da parte del capitale finanziario imperialista. Per conseguenza, pro:clama davanti all'America tutta: Il diritto dei contadini alla terra; Il diritto dell'operaio al frutto del suo lavoro; Il diritto dei bimbi all'educazione; Il diritto degli infermi all'assistenza medica e ospedaliera; Il diritto dei giovani al lavoro; CONTROCORRENTE

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