baldi, Mazzini e Vittorio Emanuele II che menarono gran vanto della propria barba! Quelle barbe riunirono l'Italia, non le pare? Pardon, ho l'impressione che Lei, se aves3e avuto la stessa colonna cento anni fa, avesse scritto la stessa cosa anzichè di Fide! Castro di Giuseppe Garibaldi. Lei, non ci ha mai fatto caso che ce ne fosse bisogno uno di Fide! Castro anche nella nostra isola? (Lei è siciliano come me, no?!) Perchè non dire come la nuova moda della barba in grande stile prese piede in Occidente invece di insinuare a scrivere (perchè i primi santoni marxisti erano tutti con la barba). Dovremmo avercela con quei soldati Inglesi, Francesi e Piemontesi che furono nel 1854 nella guerra di Crimea! In quei tempi, ancora non padroni di telescriventi, di jets e di tutto ciò che oggi facilita l'immediata informazione da un punto all'altro del nostro Globo, l'Oriente era quasi una cosa oscura e i Russi e gli Ottomanni barbuti suscitarono negli occidentali l'impressione che susciterebbero oggi 1 supposti abitanti del pianeta Marte, se scendessero sulla Terra. A guerra finita tornano dal fronte i reduci con sul mento cresciuta una selva da cosacco o da sultano. Sfidando le frasi poco garbate lanciate ai loro indirizzi da folti truppi di sciuscià di quei tempi, mentre camminavano per la strade. A poco a poco il codazzo dei ragazzini e le frasi sarcastiche dei meravigliati alla vista dei "barbudos" finisce. Tutti possono circolare liberamente. Cosa che non si è vista e potuta fare durante il "ventennio" ah, Lei non menziona. Acqua passata ... non macina molino. Lei mi può dire ... ma non per tutti! Potremmo continuare, ma il discoriso ci porterebbe molto lontano. Cosi ... a me pare! ... è la sua testata, perciò non se l'abbia a male se a me ... ipare cosi! Con tutta franchezza e stima. A. U. Boston Confusione Inscusabile Cara Controcorrente: Ho avuto occasione di leggere una serie di articoli pubblicati recentemente dal giornale milanese "ABC ", sul caso Sacco e Vanzetti. Nell'insieme quella serie è un vero orrore. Questa è l'impressione che ha fatto a me. Dove l'autore sia andato a ,pescare i fatti, è un mistero. Ci sono tanti libri pubblicati sul caso che non v'è proprio bisogno di ricorrere a fantasia per creare personaggi e situazioni di sana pianta. Il record del processo è a portata di mano di tutti. Vi sono i nomi dei testimoni le loro testimonianze. Vi sono i fatti corretti. Se l'autore della serie non conosce l'inglese aivrebbe potuto rivolgersi a voi o a qualcuno che conosce il caso bene. Sono certo che gli avreste fornito i dati di cui aveva bisogno. Io sono convinto che sia il direttore di quel giornale che l'autore degli articoli vogliono suscitare simpatie attorno ai due italiani mandati alla sedia elettrica in seguito all'orditura di un complotto infame. Per ottenere questo risultato non v'è bisogno di inventare. Basta raccontare i fatti. Non occorrono troppi sforzi per trovare i fatti. Coloro che sono interessati a tenere il quadro nei limiti in cui si è svolto, hanno tutto quello che serve a portata di mano. Ne è <prova il dramma in due parti prodotto dalla NBC-TV, il 3 e il 10 Giugno. In quel dramma prodotto quarantanni dopo il loro arresto, sono stati riprodotti gli eventi più importanti, con una sequenza impeccabile. Riconosco che agli americani è più facile trovare il materiale. Ciò non scusa la pubblicazione di un cumulo d'inesattezze come ha fatto "ABC ". L'autore di quegli articoli <poteva richiedere a voi di fornirgli il materiale di cui abbisognava. Avrebbe evitato di cadere nel ridicolo col fare apparire Vanzetti "imbonitore di leoni in un circo equestre ", avrebbe evitato di sparlare a proposito di "Mano Nera", non avrebbe presentato Salsedo come auestato per " rapina a mano armata", non avrebbe connesso il n1accartismo col caso Sacco e Vanzetti. Non tenterò di correggere le inesattezze notate perchè occorrerebbe troppo spazio. Fortunatamente vi sono anche in Italia uomini che conoscono il caso. Ho notato con ·piacere che il signor Carlo Vallauri del Comitato di Villafalletto per la riabilitazione di Sacco e Vanzetti, ha mandato all'ABC una chiarificazione che quel giornale ha pubblicato in data 28 Agosto. Anche Ernesto Bozzo da Genova ha mandato una lettera correggendo diverse inesattezze. Se lo spazio lo consentisse riprodurrei le due lettere. Questa serie di articoli dimostra la necessità di far conoscere il caso in Italia. Quando vi sarà possibile continuate a far conoscere documenti che sono stati dimenticati. A. COLINI New York SANDRINO (Divisione" Giustizia e Libertà", Firenze). E' basso, biondissimo, un viso evanescente e trepido. Strascica le parole, pervertendone i suoni; ha un linguaggio spaventosamente ricco di erre. Fa collezione di decorazioni, che ruba ai fascisti -- si dice che in Piazza Dalmazia ha tenuto a bada una ventina di tedeschi armato di un solo '91 ma incoraggiato dal fatto di avere sul petto tre croci di cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro. Aveva sulla delicata testa una taglia di mezzo milione di lire: fuggi esterrefatto per la campagna italiana, recando con sè intere valige di esplosivi. E' diventato un pezzo grosso al ministero - può darsi che leggendo queste righe trilli di gioia e mi ricompensi con alte decorazioni. (dai: Ritratti di Partigiani, di Francesco). OTTOBRE 1960 27
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