Controcorrente - anno XVII - n. 20 - set.-ott. 1960

A Piombo Dalla UP! apprendiamo che la marina americana ha fatto sapere che altri quattro sommergibili, tipo Polaris entreranno in operazione entro il 1961. Saranno equipaggiati ognuno con 16 missili a testata nucleare e ognuno di essi potrà lanciare una quantità di esplosivo uguale a quella di tutte le bombe della seconda guerra mondiale. Altri sono stati già varati, altri sono in costruzione. Qu-esto è l'eco macabro alle tuonanti parole, ai discorsi, ai programmi di disarmo che ci sono stati spiattellati da tutti i grandi, e anche dai piccoli, in fregola di prenderci in giro e minchionare l'inclita, che si affanna a voler prendere sul serio, tanto a destra quando a sinistra, le strombazzate di questi signori, ,e a ricercarne le sincerità nelle intenzioni e nelle promesse, che da ben quindici anni stanno appestando l'aria di tutti i continenti di questo povero mondo, oggi più che prima alla mercè di pochi scalmanati che se ne contendono il dominio. Il cardinale Richard Cushing di Boston, dopo due settimane di permanenza nel Perù quale rappresentante del papa al congresso nazionale eucaristico di quel paese, ha scoperto che per combattere la penetrazione comunista, l'America latina ha bisogno di altri 100 mila preti. Una vera e propria mobilitazione di sottane nere. "In molti casi, ha detto tanto arcivescovo. il popolo viene visitato da agenti <!omunisti tutti i giorni, ma vede il prete una volta al mese• oppure una volta ogni due mesi, o forse alcune volte all'anno. Il popolo è molto religioso, ma non è bene informato. Vi sorto centinaia di migliaia di persone che non hanno il prete che li guidi". Il cardinale è allarmato che le pecorelle docili e ammansite scappano dall'ovile. Vuole aumentare i pecorai per ricondurle e guidarle a pascolare all'ombra delle chiriche. Con i tempi che corrono i preti non vogliono essere di meno degli altri grandi. La loro potenza e influenza deve arrivare ovunque e comunque. Come le cavallette. In Italia, per ordine del Ministero dei Trasporti, con incarico affidato alla Direzione Generale delle ferrovie dello stato, ha avuto corso un piano per il recupero delle campane. Nella relazione espositiva fatta al papa dal ministro interessato risulta che le campane delle quali è ,stato curato il ripristino ammontano a 13.605: sono ubicate in 200 delle 268 comolessive diocesi, e interessano sette mila chiese. Questo lavoro ha richiesto l'uso di ben cinque milioni di chilogrammi di bronzo. Il Santissimo padre, si è vivamente compiaciuto per l'opera portata a compimento 24 e il personale delle ferrovie, il ministro e i suoi collaboratori hanno avuta impartita l'apostolica benedizione. Le Sj>èse naturalmente non le pagano il ministro, il papa e tanto meno i preti. Jlfa il popolo, attraverso il governo della repubblica papalina, devoto, ubbidiente servo di santa madre chiesa romana, che come eterna sanguisuga ne succhia, da s-ecoli, il sangue da tutti i pori. A queste altre benemerenze del governo della repubblica papalina, non vanno di· sgiunte il sostegno e le approvazioni dei sinistroidi, capaci e provati sostenitori di tutte le rinunzie. Dalla (UP!) apprendiamo che James Sharp di Monroe, Louisiana, ha riferito alla Civil Rights Commission degli Stati Uniti che nel 1954 un gruppo di negri di Tallulah, chiese il suo int-ervento per la discriminazione che si andava facendo contro i votanti negri. Quando cercò di chiedere spiegazioni alle autorità interessate per la registrazione dei votanti, lo sceriffo C. E. Hester di Medison, gli intimò di abbandonare i suoi tentativi in favore dei negri, altrimenti Io avrebbe "condotto in una gita ... " che certamente sarebbe stata poco piacevole. Cosi ha testimoniato l'avvocato di razza negra James Sharp. Questa non è la democrazia di Lincoln, e ben lo sanno i politicanti che si servono di questo no.me in tutte le occasioni. Tanto i repubblicani, quanto i democratici, è ora tempo che sappiano e comprendano, che l'ora delle facili promesse, non soddisfa più nessuno. Ci vogliono fatti chiari e precisi. In tema di discriminazione razziale, più che negli altri affari tanto esteri che nazionali si cammina a passi di lumaca. Una cosa è discutere eternamente sui diritti civili, ma ben altra è la sua integrale applicazione. Il prossimo 6 novembre avremo in Italia le elezioni amministrative. Si dovranno eleggere ben 77 consigli provinciali e 7000 consigli comunali. Da calcoli rilevati dal ministero dell'interno vi sono duecento mila seggi da occupare. I candidati sono quasi un milione. Si calcola che saranno chiamati a votare 32 milioni e ottocento mila elettori. Quello che ne verrà fuori nessuno è in condizioni di precisare. La battaglia sarà accanita. Tutti sono mobilitati. Dai cardinali ai capi partito agli uscieri comunali. Abbondano le polemiche, aumentano i contrasti, le alleanze meno immaginab_ili fioriscono un po' ovunque, e ognuno s, erge a paladino della vera democrazia e della repubblica popolare. Di chiaro noi ci vediamo unicamente una cosa. A elezioni concluse dopo tanto sbraitare in programmi, promesse, accuse e contro accuse, i preti continueranno a controllare il Jjotere politico-amministrativo, e i Nenni, i Saragat, i Togliatti e i Reale e compagnia, rimarranno a programmare come sempre quello che si dovrà fare ... nel futuro. CONTROCORRENTE

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==