Controcorrente - anno XVII - n. 20 - set.-ott. 1960

Recensioni Nozionolismeoculturadi RudolpRhocker Tradotto in italiano da Virgilio Gozzoli, a cura di Cesrure 2laccaria, presso la casa edi· trice "Edizioni Scientifiche Italiane" Na· poli-Italia, è apparso ai primi mesi dell'anno in corso la prima parte di "Nazionalismo e Cultura" di Rudolph Rocker. Gli stessi compagni italo-americani che amorevolmente e con encomiabile buona volontà ne hanno reso possibile la pubblica· zione, hanno -0ra fatto pervenire in Amerioa molte copie della nuova edizione di questo libro che, rpur essendo ancora di attualità, non ha più quel mordente di novità che presentava nel lontano 1937, quando fu pubblicato per la prima volta in lingua tedesca dall'autore. Benchè con tanto ritardo il libro può ben essere letto con profitto dai lettori italiani, perchè è tuttora urgente ed indispensabile accogliere e diffondere l'accorato appello del Rocker per una società migliore, inspirata alla libertà e alla giustizia. Vi è una prefazione dell'autore a questa edizione italiana. Essa, unitamente al capitolo finale, è una sentita denuncia delle mostruosità a cui sta conducendo la sempre più completa meccanizzazione della persona umana. Gli uomini moderni, anche se legati a schieramenti politici diversi sanno che i nazionalismi sono una remora alla libertà umana. Essi infatti creano a,ntagonismi ed odii, pregiudizi razziali e complessi di superiorità o di inferiorità. Il Rocker afferma: " Ogni nazionalismo è reazionario per sua nature perchè cerca di forzare su parti separate della grande famiglia umana certi caratteri che son definiti soltanto secondo idee preconcette". (Pag. 223 del libro.> Questa sua profond'a avversione per i nazionalismi può ia,ppa,rire non libertaria ora che le barriere tra le nazioni ipraticamente vanno sempre più assottigliandosi ad opera delle comunicazioni aeree e radiotelevisive. di cui i detentori del -potere, tesi verso la centralizzazione di un governo mondiale, sono padroni indiscussi. Oggi è infiat.ti ovvio che i responsabili del governo. alla Casa Bianca e al Cremlino. sognano di unificare il mondo sotto il loro dominio. Ma Il Rocker scriveva negli anni in cui maturava h seconda guerre mondiale per la criminalità dei megalomani del nazionalismo: Hitler. Mussolini e compagni e ciò spiega la sua presa di posizione. Egli verament<' avrebbe dovuto dare al suo libro un diffi>rente titolo: V<>rosimilmente auello rli "Potere e Cultura" oerchè il suo lavoro è rivolto a dimostrare che: "L'intera storia dell'umainità è stata finora una lotta rostante fra le for7e culturali e creative della società e le ambizioni di ootere di caste ,particolari I cui capi hanno imoosto. o tentato di imoorre. vincoli r'!P.flniti agli sforzi culturali. La cultura dà ••ll'uomo coscienza della sua umanità e della forza 22 creativa, mentre ogni potere approfondisce in lui il senso della dipendenza e del vincolo servile". (Pag. 274.) Il Rocker vagheggiava l'unità dei popoli della terra ma sulla base della buona comprensione e della simpatia reciproca e non su quella dell'imposizione sollecitata dai capi per toro tornaconto, conservando poi intatte tutte le prosopopee di razze e tutti i pregiudizi nazionali. "Nazionalismo e Cultura" è più che altro un libro di storia, ma non nel senso comune della parola, perchè i fatti storici vi sono riferiti solo iper appoggiare e chiarire idee che all'autore stanno a cuore. E cosi tutte le teorie filosofiche e sociali e tutti gli uomini di cultura citati sono ,presentati sotto luc-e riflessa dalla sua mente di studioso e di libertario. Si può non convenire col punto di vista dello scrittore, ma non per questo si può dire che egli abbia compiuto distorsioni, o che non sia interessante leggerlo, proprio per quell'onestà e serietà che traspare nella logica stringente con cui sono legati e present,ati persone ed eventi. Può essere stato significativo l'avere dato un titolo non perfettamente appropriato all'intero contenuto del libro. Ad una mente educata alla logicità come quella del Rocker non poteva sfuggire l'inesattezza. Ma egli voleva gridare il suo ooegno sopratutto contro i nazionalismi. contro la democrazia, contro i socialismi nazionali e degeneri, perchè essi hanno tradito perfidamente le aspirazioni umanitarie e libertarie della storia moderna. iniziatasi gloriosamenti> col Rinascimento, quando gli uomini di cultura si scagliarono contro l'oppressione religiosa e teocratica per ve· dersi poi inretire in nuovi dogmi 'e nuovi fanatismi. Il Rocker non sollecita grupo! particolari di lettori per questo suo libro. Tutti possono IP.ggerlo con qualche beneficio. lJe persone di aJt,a cultura vi troveranno spigolature storichP, o valutazioni €id inquadrature diverse di fatti e personaggi. I libertari vi potranno leggere con maggiore diletto alcuni caoitoli comi> "Religione e Politica " o "Potere e Cultura ", ivi trovando molti arf(omenti a sostegno dPI loro idellle, e se avranno la buona volontà di Jeqg,e,rlo attentamente. dal principio alla fine. avran'l'lo uno sguardo panoramico della storia umana dal loro punto di vista. Quelli di media o di poca cultura ra.vranno occasione di e•- sere condotti per mano attraverso il grande mondo della cultura e della storia. La tra· versata sarà frettolosa e la visuale un po' unilaterale. ma il loro viaggio con Rocker in quel monrlo maglrn del sapere umano. /love piccole Idee si dilatano in giganteschi fantasmi di lotte sanguinose o di istituzioni gloriose per rirliventare ,prestn o tardi boJIP. di sapone che si dileguano nell'aria come nel CONTROCORRENTE

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