Controcorrente - anno XVII - n. 19 - lug.-ago.1960

aver accettato la filosofia dell'anarchismo, urlarono contro u la riesumazione" e, cosl facendo, fecero tacere nei propri animi qualche rimasuglio di coscienza che diceva loro: Siete voi, o codardi, che fate schifo! I critici dello -spettacolo televisivo si sono consumati In una pedantica, arida ricerca degli errori che l'autore Rose avrebbe commesso nella sua foga drammatica. Coloro i quali seguirono il caso Sacco-Vanzettl dall'inizio al tragico epilogo e vissero la rbattaglia per salvare i due innocenti, sanno che la presentazione si mantenne nel quadro della dura realtà. Se l'autore si permise qualche coloratura drammatica o. travolto da un'ondata di emozione, rese più alata la parola dei condannati, ciò è facilmente compreso da chi ba cuore. E' un fatto davvero strano e malinconico che gli Ipercritici di oggi, i quali furono i sordi di ieri, siano assaliti da indignazione o stanno a cavillare sull'autenticità o meno di ogni parola detta dal Governatore Fuller nella conversazione col Madeiros nel penitenziario di Charlestown. Non è importante che Felican:i, in una scena del dramma, abbia o no vuotato un sacco di lettere per dimostrare quanto profonda fosse l'eco che il caso stava destando - eco che, In realtà, riverberò in tutto il mondo. Quando Aldino F'elicani (che non è stato mai il tipo giocondo qual'è caratterizzato nel film!) lanciò il primo appello ed il primo grido d'allarme, un Comitato Saoco-Vanzetti non esisteva e, anche quando si costitul, non ebbe propria sede per molto tempo. Forse il comitato commise un errore di giudizio quando affidò la difesa ad un avvocato che non era membro del Foro di Boston; forse l'avvocato in questione commise un errore Imperdonabile nel permettere che un giudice già pregiudicato contro Vanzettl, presiedesse il processo di Dedham, ma, anche concedendo tutto ciò, l'innocenza delle due vittime non ha a che vedere con queste analisi tardive, del mondo del post-fatto. I critici della trivia, I quali si s~tirono oltraggiati perchè il giudice Thayer era apparso troppo rugoso sullo schermo, anzi "senile ", come scrisse una signora o signorina di quell'altro giornale reazionario ch'è il Boston Traveler, non sentirono palpito alcuno per la lettera di Sacco alla sua famiglia? E chi non ha letto, con la gola stretta dall'emozione, la lettera di Vanzetti al figlio di Sacco, Dante, e quella che Vanzetti scrisse agli amici e alla sorella? "I sette anni, quattro mesi e undici giorni di Indicibili spasimi e di torture" - come scrisse Vanzettl nel commovente messaggio al figlio del suo compagno di martirio, hanno avuto una presentazione relativamente frettolosa nel dramma di Rose, poichè se l'autore avesse voluto raffigurare sullo VANZETTI schermo buona parte dell'agonla dei condannati, o della battaglia dei loro amici e simpatizzanti del fato che era stato decretato, fin dall'istruttoria, da Katzmann, da Lola Andrews, dal resto dei testimoni spergiuri, il pubblico non a,vrebbe avuto quella che gli americani chiamano "lntestlnal fortltude" che sarebbe necessaria per restar seduti, davanti allo svolgersi di tanti episodi del tremendo dramma! Anzichè chiedere, con sfacciata incoscienza, che sarebbe stato meglio " lasciare le cose in pace",., non risuscitare i morti", ed altre simili puerilità, I critici del film avrebbero potuto ricordare gli arresti e le deportazioni in massa ordinaU! dal Torquemada americano, l'U. S. Attomey Generai Palmer al tempo dell'arresto di Sacco e Vanzetti. Avrebbero potuto vedere nel fatto di Sacco e Vanzetti, e nella campagna contro i loro amici, una lezione per il presente ed il futuro, acciò una simile barbara Ingiustizia non abbia a rip~ersi. E avrebbero potuto notare con quale fortezza di >,-pirito Sacco e Vanzettl vedevano, dalle loro celle, il lento inesorabile approssimarsi dell'ora fatale che avrebbe segnato la loro ftne. Mentre i politicanti si preoccupavano del -loro futuro polltlco e sperava.no trarre vantaggio dall'assassinio dei due anarchici che non credevano nella sanguinosa follia della guerra - tutte le guerre! -, Sacco e Vanzettl, due umili operai, si preoccupavano che anche l'America potesse degenerare in uno Stato poliziotto, com'era avvenuto In Italia, In Germania! Gli ruominl di intelllg~za e di cuore sono grati a quanti hanno reso possibile la proiezione del dramma di Rose. Gli altri, i critici, stiano a godersi spettacoli di morfinomani, gangsters, purttane, racimolatorl di voti elettorali. Olauco CONTROCORRENTE da noia a plu' d'uno. Il suo linguaggio e' risentito. Non ha peli sulla lingua. Non misura I colpi di frusta. I mascalzoni sentono che c'e' qualcuno che li Uene d'occhio. Il nostro taccuino e' pieno di annotazioni. I caporali di Mussolini saranno ricordati. E' questione di tempo. AOOSTO 1960 7

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