Controcorrente - anno XVII - n. 19 - lug.-ago.1960

del cancelliere Adenauer, il quale ha affermato che in Germania non c'è posto per l'antisemitismo e per il nazismo. " Io chiedo ad ogni tedesco - cosi si è espresso il cancelliere - che quando vede uno di questi delinquenti occupato a desecrare chiese ed altri locali con iscrizioni antisemitiche, gli infligga senz'altro la lezione che ampiamente merita". Una volta tanto ci troviamo ad essere dello stesso parere. A Ginevra, mentre i rappresentanti di 10 nazioni si st'avano affaticando in tutte le maniere per cereare di raggiungere una qualche iniziale base d'intesa in merito allo spinoso e insolvibile problema del disarmo, il rappresentante rosso ha smon· tate le tende e abbandonato la conferenza, che conseguentemente è andata a monte. Documenti Cosi è fallita quest'altra eterna conferenza, dopo quella al vertice. A Parigi come a Ginevra si è dimostrato che a.Ue belle e tuonanti parole e promesse degli amanti purissimi. .. del disarmo - che nessuno realmente desideva - non rispond-ono i fatti. Tanto a Parigi quanto a Londra, Mosca e Washington e alle Nazioni Unite il linguaggio e le intenzioni non sono diverse. Occorrono rpiù determinate e buone intenzioni, maggiore prova di sincerità, meno intrighi e migliore lealtà. Il problema oggi manipolato da pochi è alla mercè dei due colossi, Russia e America. Riusciranno essi a trovare una via di avvicinamento da raggiungere un accordo atto a scongiurare nuove e più terribili calamità e farla finita con le minacce e con gli armamenti? 11 Muratore Soccoo Rosinao, lio liglio,ai compagni Ai miei cari compagni, a Rosina, ai miei cari bimbi: Non c'è giustizia per i poveri In America. Dopo aver torturato per sette anni gli esseri che tanto mi sono cari, si preparano ad assassinarmi. Oh! compagni, continuate la vostra grande battaglia! Lottate per la santa e sublime causa della giustizia e della libertà per tutti! Bisogna mettere termine agli orrori dei quali noi siamo i testimoni! La. mia morte servirà alla grande causa dell'umanità. Io muolo come morirono tutti i miei compagni: fieramente, serenamente, protestando sino all'ultimo momento contro l'ingiustizia. Mia cara Rosina, questa terribile prova ha distrutto la tua vita, ha alterato la fisonomia del tuo volto che tanto mi è caro. Per.tanto tu sei stata forte e coraggiosa. Anche tu sei un soldato della classe operaia. Io sono stato strappato dalle sue file, ma tu vi occupi il mio posto. SII torte! SII tu la mamma e il tlabbo dei nostri cari figli: Ines e Dante. Questo sarà duro, lo so, ma la vita del povero è sempre penosa, ed è per questo che e&a è cosi importante e cosl sublime! Non piangere, mio caro figlio, troppe lagrime sono stiate sparse invano senza riuscire a scongiurare l'epilogo fatale! Sii forte, tu potrai in questo modo confortare la tua cara mamma. Fai quello che io facevo In giorni ormai tanto lontani, quando ella era felice. Conducila in una campagna tranquilla a cercarvi la calma in mezzo ai fiori ed all'ombra del grandi boschi. Procura alla sua anima torturata tutta la gioia, tutto il riposo che ti sarà possibile. Ricordati sopratutto, mio caro Dante, la causa per la quale io sono morto. Consacra la tua vita al nobile fine della giustizia. Io conto su di te di occupare Il mio posto e fare tutto quello che io non ho potuto fare. Aiuta i perseguitati e le vittime della ingiustizia polchè quelli solo sono l tuoi veri amici! Quelli sono compagni che lottano e cadono come tuo padre lottò e cadde per la conquista della libertà e rper i diritti di tutti i lavoratori. Con questa lotta tu contribuirai a diffondere sempre più amore e dolcezza e per questo tu sarai amato. Ricordati sempre di quello che i nostri compagni hanno fatto per noi durante i sette anni di questo calvario. Essi hanno lavorato senza tregua e se non sono riusciti nella loro nobile impresa non è per loro colpa. La macchina che essi avevano di fronte era troppo potente. Per questi uomini, conserva sempre la più grande ammirazione e la più profonda riconoscenza. Mia cara Ines, mia piccola figlia, gran tempo è trascorso da quando io ti vidi per l'ultima volta, da quango vidi Il tuo viso radioso, pieno di sorriso e d'innocenza. Tu sei troppo piccola per comprendere i sentimenti che agitano il mio cuore, per comprendere I sogni che sono nati in questo cuore col quale io ti porto lontano, molto lontano .•• Un giorno tu comprenderai. E allora anche tu prenderai posto In questa lotta, allora saprai che lo sono morto per qualche cosa al dl sopra del nostri affetti, del cieli, dello spazio e dell'universo. Per questo lo muoio e ne sono fiero. Io non Impallidisco ad onta di tutto; lo spirito è ancora forte! Vado alla morte con una che nulla riuscirà a cancellare. 26 canzone sulle labbra e con una speranza nel cuore E' senza alcun timore che lo affronto la morte. il vostro NICOLA CONTROCORRENTE

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