Controcorrente - anno XVII - n. 19 - lug.-ago.1960

è stato assolto, per insufficienza di prove, ed è stato già scarcerato. Sono particolarmente lieto dell'esito nel quale, tu lo sai, ho sempre creduto. Ero e sono convinto d,ell'innocenza di Sanna, e mi sono battuto con impegno per l'assoluzione. La Corte d'Assise d'Appello ha accolto i motivi che avevo presentato contro la sentenza della Corte d'Assise di primo grado. Credo che anche tu sarai lieto con me dell'esito del processo, anche Jl)erchè, tu in particolare, ti sei occupato con tanta solidarietà e generosità per il tuo compagno di fede. Cordiali saluti. A.F.BRANCA • • • li 29 Giugno mi sono o-ecato a Qagliari per una riunione del gruppo "Germinai" alla quale ha assistito anche il Sanna. Ho così trascorso la serata in compagnia del Sanna, Valentino, ed altri, parlando e rievocando l'altitudine dei compagni. Il Sanna Frecce nel vento ha espresso la sua riconoscenza e ringrazia i compagni che gli sono stati solidali e li saluta fraternamente con imperituro ricordo. Va da sè che ringraziando coloro che si sono interessati di questa vicenda dobbiamo rivolgere il pensiero anche all'Avvocato Branca che tanto si è impegnato per il caso Sa.nna, recandosi sovente a visitarlo in modo da recargli sollievo e conforto. Al compagno Sanna che è nuovamente libero, ma duramente provato e malconcio di salute, auguriamo miglioramenti e tutta al solidarietà e conforto morale dei buoni compagni. Assieme al Sanna esterniamo un plauso alla tua collaborazione, caro Felicani, che gettasti il primo allarme nella rivista "Controcorrente", e continui in difesa fraterna dei compagni vittime delle ingiustizie pe<rpetrate dalla vigente società putrida e razionaria, affamatrice e assassina. A te a a itutti i buoni, sempre fraternamente. Tommaso Serra Uu segno delln decodenzn • omer1cono L'America è stata finora il paese delle cose mostruose, immense, iperboliche. Si è parlato di essa sempre in termini di milioni. L'aggettivo " americano " aggiunto a qualsiasi nome è sinora equivalso al segno aritmetico della moltiplicazione, anzi addirittura a,ll'ex enne della massima potenza. Questo popolo è stato ritenuto come il popolo più ricco, più industrioso, più libero, più strampalatamente temerario dell'universo umano. I suoi grattanuole hanno riabilitata la frottola biblica della torre di Babele, le sue inesauribili miniere d'oro hanno riso in faccia ai mitiri orifabbri di Riccardo Wagner; le sue tremende fucine del Monongahela han fatto sembrare il Mongibello dei Ciclopi qualcosa come uno scaldaletto qualunque. Creso s'è ritirato come un mendicante o un eremita bisacciante davanti a Rockefeller, Mecenate è diventato un amatore provinciale davanti a Morgan; e Lucullo e Montecristo non sono che due buontemponi da Arturo Giovannitti villaggio al paragone di Vanderbilt, di Astor, di Thaw e mille altri che spendono centomila dollari per una cena, e mezzo milione per andare a dormire con una cantante. Finora l'America è stato il paese delle esagerazioni. L'incredibile, l'inconcepibile, l'impossibile, l'assurdo sono stati, fino a poco tempo fa, buttati nella baia del Hudson da ogni nave che approdava qui, per essere ripescati da ogni nave che ne partiva. Il sogno di Colombo si è esteso fino alla Ultima Thule dehl'immaginabile: quando egli scoprì l'America provò che ogni cosa pensata era fattibile, arrotondò il mondo piatto, 20 CONTROCORRENTE

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