Controcorrente - anno XVII - n. 19 - lug.-ago.1960

quel poco del suo ,patrimonio che ancora restavagli al proprio sostentamento, contrasse un modesto vitalizio oon una società di assicurazioni. Proprio allora ebbe inizio nel movimento socialistico il metodo nll'Ovo (degenerativo N. d. R.l e cario Caflero, fedele ai suoi vecchi ideali, di cui per tanto tempo si era nutrito, fu tra gli oppositori più tenaci. Andò a Londra, pooo dopo, però, che era in quella città, ammalò, e appena guarito senti imperioso il bisogno di torn'are nella terra nativa, ed eccolo infatti nell'Aprile del 1882 a Milano. Egli si era deciso a ritornare in Italia, perchè non poteva ormai star lontano da quelle battaglie, che costituivano la sua vita, ed anche perchè voleva portare il contributo del proprio ingegno alla propaganda socialistica, voleva sostenere e difendere le proprie idee rivoluzionarie-anarchiche di fronte al nuovo indirizzo del partito socialista. La polizia però •perseguitava e odiava più che ogni altro Caflero, ed egli quasi subito, proprio a Milano, fu arrestato e rinchiuso nel cellulare, quantunque fosse ancora molto debole per la malattia patita. Quivi fu maltvattato, torturato, seviziato ed il suo intelletto ebbe a soffrire una nuova terribile scossa: egli venne invaso dal pensiero di avere in sogno rivelato qualche segreto che poteva compromettere gli amici suoi ed in uno stato di esaltazione mentale tentò di porre fine al suoi giorni, con i cristalli degli -occhiali. Cosas de Cuba I.A CHIESA Uno dei problemi più difficili per I rivoluzionari cubani dovette essere, certamente, quello della Chiesa. In tutte le repubbliche dell'America Latina la Chiesa condivide il dominio con gli Stati Uniti: questi, li busi11ess; quella le anime. E' facile dire che una vera rivoluzione ha da distruggere subito I due domini; ma non è tanto facile fare ciò che si vorrebbe. Castro e compagni risolsero di affronta.re in pieno Il problema dello sfruttamento yankee e ... indigeno, lasciando la Chiesa libera di scegliersi il posto - con noi o contro di noi. Questa risoluzione mise la Chiesa in una situazione che fino a oggi non sa che pesci pigliare. Naturalmente, le notizie che ci ammanniscono agenzie e giornalisti americani riflettono il desiderio di questi signori di vedere la Chiesa contro Il Governo. Ma il fatto è che Castro sa fin troppo desteggiarsi e non dà loro soddisfazione. La Chiesa, In Cuba, è costretta a badare ai fatti suol - forse per la prima volta nella sua storia. Non ha niente da dlre contro il Governo, almeno fino ad oggi. Domani la situazione potrebbe cambiare ... se la lezione della Spagna dovesse essere dimenAGOSTO 1960 Di fronte alle ,persecuzioni, alle torture, cui si sottoponeva questa intelligenza che andava sempre più scomponendosi e sconvolgendosi, la pubblica opinione espresse il suo sdegno e le sue proteste con articoli ne' giornali, con comizii e finalmente il governo dove' provvedere: Caflero venne sca!fcerato; non isfuggi però all'ammonimento e fu co5'tretto ad abbandonare l'Italia. Gli agenti della polizia, mentre egli era ammalato gravemente, lo accompagnarono a Locarno e lo abbandonarono su la pubblica via. Dopo tanti strazi e patimenti o soprusi e contrasti continui e dolori inenarrabili e soonforti e delusioni - scrive Guglielmo Sciralli - il suo intelletto rimase scosso. E improvvisamente •partiva da Locarn·o e si recava a Firenze. Il giorno 13 Febbraio 1883 il povero cario Caflero fu preso nudo sulle colline di Fiesole. Ed allora per l'antioo internazionalista cominciò la via dolorosa della casa di salute. Ad istanza di quello stesso procuratore generale comm. Bartoli, che aveva ottenuto la condanna di Batacchi venne rinchiuso nel manicomio di Firenze. Dal manicomio di Firenze venne trasferito in quello d'Imola, dove lo trassero le solerti cure di Aristide Venturini. E restituito alla libertà fu affidato alle cure della Kotusoff. caflero mori poohi anni dopo in un manicomio di Nocera. A. Angiolini Al. BIVIO ticata, tanto dalla Chiesa, come dai comunisti che in Cuba oggi, grazie alle mene degli americani, si trovano nella stessa situazione di protettori della rivoluzione. Fu l'arcivescovo di Santiago che per la prima volta si azzardò ad avvertire i cattolici con una lettera pastorale del pericolo comunista. Ma lo fece in modo ... rispettoso per il Governo, approvando nello stesso tempo le riforme a favore dei poveri. E la pastorale sarebbe passata inosservata se la stampa americana non avesse fatto tutto quel chiasso in proposito. Gli altri cinque o sei arcivescovi che sono in Cuba non dissero mai una parola - mentre molti preti han fatto in più d'una occasiooe l'elogio a Castro per il suo modo di comportarsi. Recentemente nella Cattedrale, barricata dall'alta società, accadde una dimostrazione anticomunista con grida di Cuba, rl, yankee, si, Russia, no. Qualche signora gridò abbasso il Governo; certamente il vescovo nella sua predica anticomunista dovette darle Il pretesto. Che la cosa sia stata preparata In precedenza dalla lunga mano del Dipartimento di Stato risulta dal fatto che giornalisti e fotografi americani si trovavano già sul posto prima che ebbe 11

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