come questa era possibile preparare l'opinione pubblica per la più selvaggia delle rappresaglie. Tanto per dare una idea della mentalità prevalente, basterà dire che i nomi di Sacco e Vanzetti, arrestati sei mesi prima, fur·ono menzionati in connessione di quella esplosione. Durante la preparazione del processo, la prosecuzione ricorse alCI ogni mezzo per gonfiare il complotto. Si ingaggiarono spie con la speranza di avere delle informazioni sulla esplosione di wa,11 Street. Una spia, certo carbone, fu messo nella cella adiacente a quella di Sacco. La prosecuzione aveva bisogno di evidenze per ottenere un verdetto di colpabllltà. SI era determinati a perdere Sacco e Vanzettl. Jf. Jf. Jf. Jf. Fra le carte di quel giorni esistono ancora appunti e memorandum che documentano la malvagità poliziesca. E' documentata anche l'opera infame della stampa prostituta. Questa si era messa a servizio de~! uomini d.ella prosecuzione i quali non si lasciavano vincere da scrupoli per rendere efficace la macchinazione contro i reclusi. Il "Boston Herald" del 5 Marzo 1922, occupava tutta la decima pagina con un articolo di Wllllam J. Flynn, allora capo della polizia federale. In quell'articolo cervellotico e fantastico, si eccitava alla rappresaglia patriottica contro coloro che si erano opposti alla guerra. Si colpivano una dozzina di uomini del qua,!! si facevano I nomi, accusandoli di avere messo in pericolo la sicurezza nazionale. Nel centro di quella pagina, illustrata per maggiormente eccitare i fanatici del patriottismo, erano Inserite la fotografie di Sacco e Vanzetti. I loro nomi erano fatti In connessione con l'opposizione alla guerra. Si ricordava la loro diserzione. SI connettevano i loro nomi con attività dinamitarde. Essi erano In attesa che il Giudice Webster Thayer pronunciasse il suo giudizio sul loro caso. Essi erano nella assoluta impossibllità di difendersi dalla diffamazione manigolda del famigerato poliziotto. Queste furono le forze che complottaroRo contro Sacco e Vanzetti. Questi furono i metodi usati per preparare l'opinione pubblica. Essi furono vittime del pregiudizio galoppante. La coalizione delle forze antlradicali e antisociali doveva vincere. Vinse. SI mirava a colpire gli anarchici. Ma li caso Sacco e Vanzettl sopravvisse la bufera reazionaria. Non solo sopravvisse. Varcò I confini del Massachusetts ove furono processati. Divenne un simbolo. Servi a suscitare ovunque lndig-nazlone contro le rappresaglie della legge. La elettrocuzione di Sacco e Vanzetti doveva segnare l'inizio del movimento per l'abolizione della pena di morte. La lotta condotta a questo fine ha fatto progressi g-lganteschi. Non solo nel Massachusetts, ma In tutti gll Stati Uniti questo movimento ha raggiunto proporzioni vaste. SI può dire che in diversi degli stati la pena di morte sta per essere abollta. Se Vanzettl potesse vedere quello che è successo dal giorno in cui la sua vita con quella di Sacco furono spente sulla sedia elettrica si sentirebbe orgogl!oso di ripetere le famose parole che sono ricordate con tanta frequenza: " .... Giammai in tutta la nostra esistenza avremmo sperato di riuscire a servire la causa della giustizia, della tolleranza, della comprensione fra uomo e uomo, come lo facciamo ora per accidente ... " A distanza di tanti anni Je condizioni sono cambiate. VI sono elementi disposti a riesaminare i fatti. Questo spiega l'Interesse nel caso che le autorità speravano sarebbe finito con l'esecuzione di Sacco e Vanzettl. La verità si fa strada. Per questo la lotta per la loro rivendicazione continua. Jf. Jf. Jf. Jf. La seduta del 2 Aprile 1959, davanti alla Commissione Giudiziaria Legislativa Statale non fu immune della stessa ostilità e pregiudizio. L'antagonismo fu evidente. Ciò non toglie che I legislatori nella decisione finale dichiararono che non criticavano nè assolvevano l'operato deJ.la APRILE 1960 5
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==