Controcorrente - anno XVI - n. 17 - mar.-apr. 1960

tale! Proprio quel materialismo ,storico che tu difendi con ragione, dice che ad economia statale pianificata corrisponde l'eclissamento delle libertà, il regime politico autocrate, la povertà, l'evanescenza del Diritto ed il servilismo verso I grandi burocrati totalitari Incaricati di "pianificare tutto secondo i veri bisogni umani". Purtroppo " la svolta autonomista del Congresso di Napoli" non è abbastanza chiara e decisa, 11 nostro modo di vedere. Il P.S.I. sta movendosl quasi Inconsciamente in una direzione che lo porterà lontano !Senza bisogno d'andare a destra. Se avesse chiara la visione del suo compito anche lmmedi11to, romperebbe decisamente coi PANORAMA AMERICANO cosidetti comunisti. Totalitari rossi invece che neri, in realtà. Il vero Socialismo, quello che proverrà da un sistema economico ooclalista superiore al capitalista, non ha nulla a che fare con le mostruosità russe o cinesi, nè coi loro rappresentanti autoriz· zati alla mistificazione delle masse occidentali. E che ci stanno a fare due partiti come il P.S.I. ed il P.C.I. in Italia? Non ne basta uno? Crediamo, ed il P .S.I. può diventarlo evitando anche il pericolo di far la fine della socialdemocrazia tedesca od inglese se è capace di risolvere il problema economico della costruzione socialista. Qui è il btisillibus. Bruno Rizzi Il • circo quadriennale Con alacrità candidati dichiarati e non dichiarati, politicanti, uomini di stato, maneggioni elettorali attraverso agli Stati Uniti si preparano per la grande battaglia di parole, per le manovre che condurranno a novembre alla elezione di un nuovo presidente. In altre occasioni dlgglà una elezione presidenziale ebbe una. importanza fondamentale. Però l'eco e le conseguenze delle più dibattute elezioni si !Jmitarono Immediatamente e singolarmente o al campo di politica interna, oppure a quello delle relazioni internazionali degli Stati Uniti. Se ,pure nelle più remote conseguenze, il ruolo dell'America nei due diversi campi fu più o meno intrecciato, tuttavia le elezlono del 1960 trovano la nazione a tanto critiche congiunture, nel campo Interno e nel campo internazionale allo stesso mo- =to, quale mal si presentarono prima. In verità, il ruolo degli Stati Uniti come nazione Ispiratrice e direttrice nel complesso mondlale, raggiunto negli ultimi anni, è in gluoco. • • • In politica estera gli Stati Uniti sono sfidati nel modo più aperto dalla Russia. Ma la Russia. del 1960 è non solamente una grande nazione, capace di organizzare un complesso industriale produttivo di primo ordine, senza dipendere da aiuti esterni, senza ridursi a copiare le tecnologie di altri paesi o a carpire segreti mllltari o scientifici, senza servirsi del tradimento di accoliti Infiltranti le società rlvall, come I APRILE 1960 vari McCarthy volevano far credere per ,giustificare l'emergenza della capacità russa dieci anni fa. La Russia d'oggi, da quanto un semplice cittadino come lo scrivente può giudicare, è una potenza con caratteristiche essenzialmente diverse da quelle sue proprie fino a pochissimi anni fa. Fino allora, per una pesante eredità rimontante a tempi e condizioni di gran lunga preesistenti alla rivoluzione di Ottobre, la Russia si era sempre sentita circondata da un mondo ostile ed assai più potente di essa, pronto a confederarsi al suoi danni o per il suo sfruttamento, diversa per civiltà, 'Progresso civile, tradizioni, cultura tanto dal mondo occidentale come dall'asiatico, minacciata nelle sue istituzioni, tanto nei tempi czarlstl quanto per qualche decennio dopo il 1918, dal tradimento e dal sovversivismo di suoi sudditi, difesa quasi soltanto dalla sua stessa Immensità territoriale, dall'estraniamento della sua classe direttiva dalle giornaliere richieste della sua " lntelllgentia ", dal segreto circondante la polizia, la organizzazione mllltare, la sua organizzazione stessa di governo. Fino ad oggi la Russia aveva potuto considerare le richieste delle pote'llze occidentali, di mettere In efficienza un sistema dJ controllo per ogni torma di disarmo prima di procedere al disarmo stesso, solamente come un trucco per stabilire una rete di spionaggio al suol danni. E difatti potevano anche essere giUStlflcate le apprensioni di una potenza domlnata da un com,ilesso di Inferiorità, usata a conslde11

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==