meno importanti, sono i finanziamenti in· dustriali di queste istituzioni. Purtroppo però ben pochi realizzano che la grande massa dei risparmiatori-lavoratori è l'origine e dovrebbe essere al controllo di queste ricche-,ze essenzialmente collettive. Ben pochi realizzano la portala sociale, per esempio, di un rinnovamento u.r'bano, di un impianto di produzione di enei,gia. e pra· ticamente nessuno di coloro che hanno fondato queste ricchezze si accorge della influenza sulla sua stessa vita degli effetti deJle decisioni e dei programmi di queste istituzioni. * * * Considerando tutto ciò, è chiaro per me la ragione di augurare che rinnovati partiti socialisti possano avvicinare i problemi moderni con una fresca mentalità. Ad essi spetta ìl compito di fare evolvere la società da un sistema di produzione per profitto RIFLESSIONI ad un sistema di produzione per consumo. A me pare che, più che invocare una ri110• Juzione sociale per avverare un ordine nuovo, che rper molti lavoratori ha perso ogni attrattiva, ad 'essi spetta mettere in chiaro i problemi reali, esaminare quali vie possono condurre più speditamente a quello che a noi, ora, pare un sistema più giusto, senza profetizzare che questo sarà il sistema giusto per l'eternità. Essi hanno l'obbligo di portare a conoscenza di tutti, lavoratori, consumatori, risparmiatori (c,:e. do 0sia di[ficile separare gli uni dagli altri> quali sono gli interessi comuni, quale è la forza comune, tutt'altro che realizzata. Ad essi spetta il compito di difendere quanto è stato conquistato, quanto è stato rispa1~ miato, ben sapendo che egoismi e privilegi accettano trasformazioni, ma opporranno resistenza accanita alla loro elimina.z.ione. Davide Jona CAPITALISMO EUROPEODAMERICAN E' un fatto strano che l'Europa con un retaggio di 3000 anni di civiltà sia stata largamente battuta <la un paese praticamente vergine soltanto due secoli or sono. E' innegabile che il capitalismo america,no ha conferito anche ai lavoratori un benes· sere mai riscontrato nella istoria. Per dirla brevemente, la capacità d'acquisto del consumatore americano è quattro o cinque volte superuore alla media del consumatore europeo. Niente di strano se colà vigesse un sistema economico divenso da quello che i capitalisti europei ai>plicarono sva· riati secoli prima e tengono tuttora in vita. La logica vorrebbe che qui in Europa la Società fosse più ricca grazie aJla sua espe· rienzia, alla dotazione ricevuta dagli ante• nati ed anche grazie alla preminenza politica in vigore fino a pochi anni fa nel mondo e sul continente americano stesso. Tutti sanno invece come stanno le cose. Siamo arrivati al punto in cui il contribuente americano paga cifre enormi per tenere in piedi il decrepito capitalismo eurot)eo onde servirsene per salvare sè ste6So. Di chi la colpa? Dei capitalisti europei senz'ombra di dubbio. C'è chi sa trarre da un organismo tutto quello che questo può <lare e c'è chi non arriva a tanto. La mentalità capitalistica europea è FEBBRAIO 1960 quasi eminentemente speculativa proprio a causa della sua tradizione. Dal mercatores dell'XI secolo, all'ambulante del XVI, al manifatturiere del XVII, all'indtti:ltriale del XIX secolo, si sgrana una serie di avventurieri che ha preso barbaramente alla lettera la formula tlel profitto capitalista: "prezzo meno costo eguale a profitto". Yendiamo quindi ai massi.mi prezzi e facciamo della speculazione benemerita. li massimo mcmumento frsico e morale di questa mentalità ,:,uropea è incarnato nella superba Albione. Chi non ha visto le facce da uccelli di rapina con scialle sulle spalle negli stambugi della City dietro il banco a ribalta che sbarra la porta, chi ·non ha toccato con mano la camorra ormai da lungo tempo cristallizzata e non più allo stato fluido come la combine francEISe, non potrà mai capire quanto male abbia fe.tto il capitalismo inglese all'Europa ed in ultima analisi anche a se stesso. C'era un popolo in Europa che ,poteva eguagliare i successi americaJ)i e che aveva presa la !Stessa strada. Alludiamo ai tedeschi che prima del 1914 battevano anche gli americani in più settori sul libero mer• cato ed avevano accumulato in breve temPQ fortune enormi. Sappiamo come sono an• da'te le cose. Del beota nazionalismo tede· sco con relativo fanatismo da immaturi, 9
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