Controcorrente - anno XVI - n. 16 - gen.-feb. 1960

DA PROVIDENCE e' gìuula una supplìca. Un lettore ohe 11011. sì firma ci prega di lasciare ;,, pace Luigi Scilla. Ci dice che il cavaliere antisemita e' un ,Usgraziato nteritevole di comm..isernzio11e. Aggiu11ge nuche che Scalci e' ora democratico. Ne prendiamo atto. In qru111to alla de111ocra:zit1 ,li Scola, chi scrive deve avere le traveggole. Scala e' riniasto il su,lieione di quan,Io chiedeva e, "La tli-/esa della razza" se gli ebrei doveva110 essere cousi<lerati alla stregua degli altri. Dem .o. cratico Scala? l,liota citi lo crede. Per noi rtm.oue u11 essere o,lioso e dùprezzabile. Alla fogna! • VITTORIO MUSSOLINI lw pubblicnto in "Epoc11" di /11ila110 otto o na,ve 1>urùute fii ,n.emorie. Sono appnrse nell'estate del 1958. Jlive nel Brasile oa:e lta11110 trovato asilo tutti i delinquenti 11a.:;isti e fascisti. Un lettore ci· ha fornito quelle copie, sug• gererulo ,li tirare qualche petlata al figlio del IJ.uce. Lo Jaremo voleutieri. Spulcrre,no nella ,vita iutinttt Jautiliare tlel gra,ule istrione di PretUl11pio. Scorrendo di s/1iggita quelle rnenwrie, abbia,no notato omissioni notevoli. Ha lasciato nell.a penna i delitli compiuti tlal J>atlre contro il popolo italia110 in ve11t'a1111i di tlittatu.rc,. Non ha ,neuzimwto uno solo tlegli op1>0sitori finiti dnvonti al 11loto11e ,l'esecuzione. Non acceun..a neanche alla cattura e c1ll'esecu.:io11e tlel patire ,neutre /ugg&a co111e un latlro qualunque con l'oro ,Legli italiani . .. Torneremo sull'argo,ueuto. LUX "EPOPEAPARTIGIANA" UN MASSACRO Nella vita partigiana vi sono stati momenti in cui tutto pareva aver simbolo rii tristezza e di morte, luoghi date e segni nefasti si avvicendavano, fil susseguivano e incalzavano come in un diorama: ore lunghe, ore tetre, giorni interminabili, più lenti a passare della stessa malinconia d'azione che li accompagnava quando spogliazioni, deportazioni, uccisioni e rastrellamenti in massa .seguivano l'uno all'altro, e bisognava stringere i denti, rinserrare il cuore, rincrudirsi e att,endere. Io li ho visti, quei giorni tetri, a Massalombarda e sempre che li ricordi mi risovviene dei dieci Baffi-. Voi non sapete chi sia,10, for,se, ma se lo sapeste piangereste con me perchè i dieci Baffè caddero uccisi, tutti dieci, uno sopra l'altro, un grigio mattino di ottobre. C'era in quei giorni, a Massalombarda, aria di morte. U fronte era vlicino, ma si era fermato, e quella pausa era lugubremente cadenzata, come una marcia funebre, dall'inces,sante avvertimento di Radio-Londra: "Attività di pattuglie". Dalle pieghe dei monti, fra colle e colle, il rombo delle cannonate inviava. il solenne salu.to delle ore gravi. Attendere, tener fede, resistere ad ogni costo. ma I'" Attività di pattuglie" segnalata da Radio-Londra av-eva dilagato nella piana e una fonda notte, la notte del 17, da Massa S. Agata, Lugo i nazi-fascisti si raccolgono, si radunano, si riuniscono per l'azione e poco dopo, quando l'alba scopre il suo primo incerto velo, due FEBBRAIO 1960 COLLETTIVO oase di via Martello sono circondate. E' li che sono raccolti i Baffè, è li che i BaLfè cadranno. Gli as.satitori hanno mitra e dinamite: distruggono, .saccheggiano, percuotono: Uno ad uno i Baffè cadranno. Io li vedo tutti dieci, in quella tragica notte che li ha radunati: Giuseppe, il " Pippo " dei pa!1tigiani. comunista, come tutti i Baffè. E' stato otto anni in prigione, è stato tre volte condannato. Ha iniziato a 16 anni la sua guerra, e l"ha sempre continuata. Di lui io dirò una cosa sola, dirò che nelle Prime Brigate Romagnole che lui stesso ha organizzato ha inclu.so tutti. tutti, i suoi figli. Con lui c'è Osvalda, la "Laila" partigiana. Laila ha comandato una squadra S.A.P., è stata staffetta della G.A.P. di Massalombarda. Quando ipartiva per una impresa dove il rischio era mortale Lalla sorrideva e pareva una bimba. Quando pensava al suo avvenire e al suo amato bene diceva: " se i fascisti non mi uccideranno, dopo la vittoria mi sposo". Invece si è fatta uccidere, lei, per non abbandonare il Babbo che raggiunse spontaneamente appena andarono a dirle che era stato catturato. E c'è Alfonso ch,e da cinquant'anni abitava nella casa dove è stato ucciso. La sua casa! E' stalta un asilo di misetiia quando la terra avara dei suoi frutti non gli dava da mangiare, poi è diventata il focolare dove i suoi figli si sono sfamati col suo duro lavoro tenace, poi anche è diventata una "base" per gap17

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