tanto a fare il loro business in Cuba, sia pure con moderazione E che si vuole di più? ... • • Il primo gennaio di quest'anno il giornale Revolucion, organo semi-ufficiale del Movi· mento 26 luglio pubblicò un numero speciale di 88 pagine in cui si può vedere quello che è stato il lavoro costruttivo del primo anno. Leggendo questo Annuario e tenendo presente il caos che i rivoluzionari ereditarono, non si può fare a meno di pensare che questa volta finalmente si tratta di gente (•nel Movimento 26 luglio) che ha voglia di far sul serio e che sa bene come comportarsi in mezzo a tanti nemici d'ogni sorta. La nota princ,pale del lavoro costruttivo balte sulla situazione del campesino (il contadino), che non ebbe mai un ricovero da poter chiamare casa, non ha mai visto una scuola, un ambulatorio - e che pure creava la ricchezza a lor sig111ori . . . Castro ricorda spesso nei suoi discorsi che i contadini sono quelli che fecero la rivoluzione a1)[)unto perchè isono stati sempre maltral• tati e sfruttati, e che perciò han bisogno di maggior considerazione. E infatti, dei 350 milioni di dollari ricuperati dentro l'anno scorso, 160 sono andati alla Riforma Agraria. Durante l'anno furono costruite 10.000 case per altrettante famiglie contadine e 3.000 scuole per i loro figli. Nello stesso tempo, 389 cooperative di produzione e 405 di consumo. Ospedali, ponti, acquedotti, fognature, strade dove esistevano le antiche mulattiere, mezzi moderni di trasporto. Le braccia non mancano e J100 manca la volontà. Lavorano tutti, anche l'esercito che è formato di lavoratori. Anzi, persino gli studenti, i ragazzi delle scuole, maschi e femmine, danno una mano dove c'è più ANTE PAVEJ.IC bisogno; alternando la ,scuola con l'istruzione militare e il lavoro (siccome Castro, contrario sin dal principio alla creazione di una Milizia Povolare, desidera che tutti, anche il gatto di famiglia impari a maneggiare le armi -· e gli strumenti del lavoro>. Ma come mai (lasciamo andare le agenzie giornalistiche!. . . .) i corrispondenti dei giornali seri, come, ad esempio, il N. Y. Times non videro tutto quello che si sta facendo in Cuba, e •parlarono solo di discorsi antiamericani di Castro e compagni, di arresti e processi e ... fucilazioni, di espropriazioni senza autorizzazione . . . ( ma da chi?), di lotte intestine nello stesso Movimento 26 luglio, ecc. eccetera? Quello del Times, ad esempio (la signora Hart Pillips), vive da anni in Cuba, cita spesso Revolucion do~e vi trova i suoi ar,gomenti, ma quel numero del primo gennaio l'ha v,sto solo il 6 febbraio e non lo lesse tutto. La do• curnentazione, quando non conviene, non esiste. E va bene. Ma perchè ora si sta cambiando tattica? Perchè si incomincia a dare mi col1io al ce,·chio e uno alla botte f Forse per mascherare l'intervento dei ... cubani nemici di Castro f Chi paga? ... Gli aeroplani e le bombe incendiarie che in queste ultime settimane deva!Starono alcune piantagioni di zucchero nel nord di Cuba provenivano dagli Stati Uniti - mentre questo Governo fa sapere che non ha ancora deciso quale vrovvedimento prendere contro il contegno antiamericano di Castro. Il che può significare due cose: Intervento, senza darsi l'aria; o accettazione del fatto compiuto e canceJlare Cuba dalla lista delle colonie nostre ... La seconda ipotesi è la più probabile almeno se e fin quando Castro avrà salute. R. T. IL NEW YORK TIMES, 30 Dicembre 1959, rm11u,ocinva In morte di A,ote Pavelic, "vve11uta ;,,, 1 u,1, ospedale ,Ti M,ulricl. Pavelic auPva 70 m11,i. 111 vita e' stato "" 11w,tro. Era stato posto " cavo del regime fascista ,lella Croazia da Hitler e da iUussoliui, qua11tlo nazi e fascisti attt1ccarono la J«godavia nella pri111avera ,lei 1941. Pttvelic aveva organi:z.zato l'elemento eJJtre,nistn conosciuto sotto il 110,ue di Ustachi. Questa organizzazione di delinquenti fu tla lui organizzata ,lurar,te il suo esili'() iu Italia e in Ungheria. Durante il ~uo regtme ebbero luogo le J>iu' incre,libili sceu.e terroristi-clte. Episodi di atrocita' e di massacri olie /anno accappouare la pelle oncora. Esecuzioni in 111assa. Alla fi11e tiella guerra il gover110 i,tgoslavo aveva /or11iulato accuse contro di lui di avere ucciso 800,000 persone fra serbi, croati, ebrei. Quando 11el 1944 il reghne di Pavelic crollo' conte un castello di cartone, egli riusci a nascondersi e salvarsi. ~folti dei suoi luogotenenti furono arrestali e f"dlati. Protetto da Mussolini e Hitler riusci e, fuggire. Sc11ppo' in Arge11ti11a. Perou gli oHri rifugio e prote:doue. lu tutti gli anni dopo ,,ver lascfoto la Croa.zia egli fu protetto da arcicri-ntinali come lui - itfussoli11i, Hitler, Perou, Frcmco. F1t /atto segno e diversi ctttentati. Si &alvo'. Fu se11te11:;foto <1 ,norte ;,, cou.tunwcitt per la ter~a volta dal governo di Tito conie criminale ,lt guerra. Lo spazio ci impe· tlisce ,li parlare piu' ,Iif/usa,nente di qrtesto deliuqueute. Avrebbe meritc,to tli /are la fine clel suo col.lega IJ,lussolini·. Nou e' itt,a coincidenza clie lta /i.uito i suoi giorni sotto la protezione di Franco, l'assassino protetto dal Yaticauo. FEBBRAIO 1960 13
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