Controcorrente - anno XVI - n. 14 - set.-ott. 1959

LETTERE Questa rubrica e' riservata al lettori. Essi possono esprimere senza riserve la loro opinione di cui assumono la responsablllta'. A chi scrive raccomandiamo di trattare argomenti di interesse generale. Preferiamo che tutte le lettere siano firmate con nome e cognome. Coloro che vogliono fare uso di pseudonimo possono farlo, purche' cl siano noti. I collaboratori ricordino questa importante regola: brevlta'. E niente polemiche di carattere personale. Ancora sai libro di Paslernak Cara Controcorrente: Ml dispiace constatare che Marat cammin·ando terra terra è caduto nel burrone del personalismo che nel passato ha lasciato strascichi dolorosi nel movimento sociali'3ta a totale beneficio del nemico comune. Ma tirato per I capelli sono forzato a rispondergli e apro una parentesi. Gli assicuro che non vissi e non vivo ai margini di partiti e organizzazioni e quindi non sono forzato a battere le mani ai Sanco Pancia degli ordini costituiti. .. Non ho mai digerito il Notar! e Il Moliere. Se Marat per aver preso parte alle messe nere conosce le " camere" e per vivere deve Imitare Tartufo, non sarò lo a muovergli rimprovero. E chiuda la parentesi. Il problema della vita non è mistero da svelare ma realtà da discutersi, e Marat ha il dovere di rispettare chi dissente da lui. Invece egli mi fa dono di zoccoli e Il saio, e, Ipso facto, da ateo e antl-'!)OJ!tico, mi eleva a "priore della confraternita moscovita ". Voglio credere che egli non sa che l'abito non fa Il monaco e che i Comu· nisti da noi vanno in galera per associazlo• ne-cosplral'a... Egli va oltre: afferma che io sono In mala fede e, con un giuoco di parole, solleva uno scandalo ... Preso con le mani nel sacco mi passa la sua refurtiva giornalistica e grida: Al Ja'dro!... Al ladro!. .. Avrei dovuto scrivere: "Nella sua parte finale (il libro) finisce con l'acquistare il tono di un vero e proprio pamphlet politico" invece, per abbrevlazl'onl, ho scritto: "Ha il Tono di un pamphlet politico". "Ha e Acquista " sono termini dello stesso binomio e non cambiano affatto la qualifica del pamphlet In parola ... ma Marat dice che ciò non è pane ma farina Infornata. Si noti che il -termine è di Tiberini. Attribuire la conclusione di uno scritto di Alicata a Tiberini cambia paternità ma non la sostanza di una iota ... Per me un Alicata Comunista può eS!lere sincero e dire la verità al pari di un Tiberini militante in partiti opposti, ma Marat sembra che sia d'opinione che un avversarlo mm. è mal onesto e usa "L'Unità" come certificato di mala condotta. Scrissi alla " Parola del Popolo " dalla quale ho riportato Il periodo In parola - prima della pubblicazione dell'ultimo numero di "Controcorrente" nella quale apOTTOBRE, 1959 parve l'accusa di Marat - dicendogli che approvavo la sua " Errata Corrige", e ricevei da essa ., Parola" lo scritto seguente: "Carissimo Fiesco: nulla di male per le "sviste e per l'errata corrige". Ho ritenuto mio dovere far notare Il piccolo errore non per altro per dovere morale verso li Tiberini. Se non lo avessi fatto, molto prababil.mente il Tiberini avrebbe ripreso l'argomento. Comunque è cosa da nulla. Punto e basta. Amici come prima ..• Saluti fraterni - E. Clemente". Una " cosa da nulla" per Marat costltui· sce reato ... Fortunato che egli non ha Il potere per farmi arrostire! Ma l'audacia di M<arat va oltre: Egli non sa neanche che non 'tutte le ciambelle riescono col buco ... e ml da l'apparenza di un politicante. Procediamo con ordine. Io scrissi: "Noi possiamo opporre alla dittatura migliori argomenti senza danneg· giare Il Popolo russo". Marat afferma "che a me non vanno a genio quelli che muovono critiche alla dittatura russa", e finilsce col prendere a prestito dal nemico comune le accuse alla Russia servendosi del libro di Pasternak per provare che non danneggia li Popolo russo. Piglio di peso dall'articolo di Tiberini. Nella lettera che Pasternak mandò al Comitato Centrale e al Governo Sovietico Pasternak scrisse: " Non potevo neppure immaginare di dover essere al centro della campagna politica che è stata montata Intorno al mio nome in Occidente". .. .Dopo Il rifiuto del premio Pasternak scrisse e disse: " Quando mi resi conto della campagna politica condotta intorno al mio romanzo, compresi che l'assegnamento del premio era un atto politico che aveva conseguenze mostruose ... Allora volontariamente rinunciai al premio senza esservi costretto da nessuno ". Ciò prova non solo quello che io ho asserito ma mette Il mio contradittore in cattiva luce ... Tiberini dice: "La reazione nazista fu per molti aspetti - ma non in tutti - simile a quella sovietica". MaMt riportandolo scrive: " Il caso Pasternak si identifica esattamente con quello fatto dai nazi". Marat non ha llm!tl. Egli afferma che Pasternak " ne paga il fio". E' possibile che egli non sappia che proprio In questi giorni la stampa borghese ci ha fatto sa,pere che Pasternak vive Indisturbato, appare in 27

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