be suscitato in altri tempi. Manca di spontaneità. Il risentimento è assente. Serve a " Il Progresso " e serve ai politicanti. Non sappiamo quale beneficio potrà derivare da questa ca1wpagna per la comunità dei lavoratori italiani. Vi sarebbero molte considerazioni da fare. Lo spazio è limitato. Notiamo con sollievo che questa volta non si sollecitano contribuzioni. Speriamo che l'unica cosa che possa essere rimpia11ta sia il bluff. Nessuno meglio di noi gioirà se gli italiani rittllCiranno a comandare il rispetto che la gente di qualsiasi nazione acquista vivendo civilmente in ogni comunità. Lovisitodi Kruscev Dopo essersi fatto annunziare dal razzo "Lunik" Nikita Kruscev ha fatto la tanto decantata visita negli Stati Uniti. Due settimane di gratuito spettacolo farsesco, con tonnellate di carta scritta, ciarle radiofoniche e televisive a non finire, alle quali hanno preso •parte oltre duemila giornalisti e centinaia di annunziatori, con l'Intervento di tutta la crema politica di tutti i colori. Propaganda e coreografia hanno fatto a gara per imbottire i cervelli e confondere l'incuta, nel tentativo di ammansire l'ofiilO moscovita e far sembrare che tutto si potrebbe livellare con le strette di mano, con i falsi sorrisi, con le trovate spiritose e con la rettorica. L'unica a non incontrarsi con Kruscev è stata la statua della Libertà ... Krusce,v si è rivelato quello che è. Ha fatto l'agnello ... ha mostrato gli artigli ... ha fatto la parte del leone. E' stato scortese e sarcastico, benevolo e sorridente. Ha fatto un po' di tutto ... senza mal far dimenticare che, fino a prova contraria, il dittatore della Russia bolscevica è lui. Nel ,;uo discorso alle Nazioni Unite, si è riportato a quando, in tema di disarmo, era già stato ,precedentemente proposto da Max Litvinoff nel 1927, alla Lega delle Nazioni. Si ignorano i risultati dei colloqui di Camp Davld. Ma passiamo assicurare con matematica certezza che da esso non è venuto fuori nemmeno il bando dei fucili da caccia. A visita terminata, conserviamo per il dittatore russo le stesse opinioni. Esse non si sono alterate o diminuite. Lo abbiamo visto e inteso da vicino ·e non abbiamo potuto battere le mani. Il ricordo di quello OTTOBRE, 1959 IL carattere moralizaztore della campagna è sospetto. " Il Progresso " vuol dimostrare il grado superiore di civiltà raggiunto dagli italiani. Benissimo. Ma perchè quel giornale occupa ogni giorno la maggior parte del suo spazio nell'elencare delitti commessi da italiani, dalle Alpi alla SiciliM Va bene che questi non sono delitti attribuiti a La Mafia. Sono fattacci di sangue ,tondi· meno, che non possono fare credito a nestma comunità. E alloraf NOTA-Questo commento avrebbe dovuto essere pubblicato nel numero scorso. E' mancato lo spazio. che si è ,verificato in 42 anni di dittatura bolscevica, specie In tema di libertà individuale e collettiva e in difesa dei più ele· mentari diritti civili, non si può cancellare con le !Strette di mano ai magnati del capitalismo e della :finanza internazionale, con le promesse di un disarmo, che si desidera a parole, e solo per fare presa sul grosso pubblico affinchè dimentichi. .. ma che ai fatti rimane sempre nel campo delusivo. Il mondo è rimasto in lusinghiera e 00· spettosa attesa per due lunghe settimane, ma si è persuaso e ricreduto, quando ha constatato che se con le parole ad effetto pirotecnico si è fatto un lungo percorso, in soolanza !Siamo più o meno al punto di partenza. La cura per la pace e per un'intesa universale non la ,produrranno mai gli armamenti, la prepotenza, la forza, e tanto meno Il capitalismo e le dittature. Il dominio incontrastato dei pochi sui molti, appartiene al passato o tale deve divenire. Bisogna persuadersi e assuefarsi ai tempi nuovi, ove ognuno vuole avere voce in capitolo, ove uno e ~uttl, abbiamo diritto ad una vita meno penrua e travagliata, ove il diritto sia considerato come l'aria, e il dovere come la luce In un sistema di uguaglianza e di cooperazione che non divide, ma unisca sempre più i popoli del mondo in una unica famiglia. Quella del lavoro, della pace e della fratellanza umana ove ognuno abbia tutlto il necessario per vivere da uomo, e non più da schiavo, da colonizzato o da suddito. E questa sarà opera vera solo quando i popoli sapranno liberarsi da tutte le turlupinature e correggere tutte le brutture di questo vecchio e corrotto mondo. Marat 17
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