Ubaldo Guidi avrebbe guazzato tripudiante in quella melma di retorica superlativa; sarebbe stato lui a rappresentare là la cosi detta " Colonia" itallana di Boston, invece di quel sornione di Yinzo Vomito, il mangione d'iperbole, di superlativi e ... di ,pranzi a ufo. Luigi Barzini Minimo, cioè il figlio del creatore dell'aggettivo "barz,neggiare ", ci dice che Antonio Segni non crede agli eroi. Segni pensa che la storia si imponga misteriosamente da sè, talvolta anche attraverso uomini mediocri, ed è convinto che l'uomo di governo abbia molte possibilità di fare il male, poche di fare il bene. Benedetta franchezza! Nemmooo Tolstoi poDISCUSSIONI trebbe essere stato più esplicito. Ma il pensatore e scrittore russo non era al timone del governo, male non ne fece, pantofole papaline non ne baciò e di ambiziosi cafoni "usum New York" non ne ebbe tra i piedi. O a mensa imbandita. Ma ritorniamo alla visita infouttuosa e superflua a Washington. Di frutti ve ne sono stati. Ma .sono frutti che hanno fatto ingoiare amaro agli italiani che non s'immischiano nelle beghe dei partiti politici della -penisola. Questi italiani non sono al seguito di Pope, sia nei banchetti coloniali che nelle pagliacciate delle "parate" columbiane attraverso la Fifth Avenue. Glauco REPLICANDOALL'AMICOJONA Il seC0111doarticolo dell'amico Jona sulla svolta autonomista del Congre.sso Socialista di Napoli, mi costringe a dpetere che essa fu una svolta verso destra. Fattori imprevisti ma ,prevedibili hanno poi costretto il Partito Socialista italiano a riprendere il suo tradizionalismo politico - che dal punto di vista della lotta del proletariato rivoluzionario, lascia molto a desiderare. L'Indirizzo tradizionalista è un indirizzo pedissequo, -proprio di quel socialismo piccolo-borghese che si identifica col socialismo democratico. I due articoli di Jona lsi augurav·a.no quella svolta per dare all'Italia una convivenza democratica e liberale che ad essa oggi manca sotto il Governo democratico cristiano. Egli contava sugli elementi giovani del partito, che a me sembra fossero d'indole opportunistica. Ma un partito socialista che corre dietro le illusioni di un regime passabilmente democratico, commette da !Sè stesso suicidio, com'è avvenuto col Partito Socialista americano, che sotto la guidanza di Norman Thomas si è fatto paladino di riforme liberaloidi borghesi, abbandonando alle ortiche i principii ed I postulati del 1paxitito,pur essendo un partito social-democratico. L'amico Jona, inoltre, mi costringe a ribattere alcune sue oplnicxni sul Marxismo, per dimostrare ancora una volta che dopo tutti gli appunti e critiche che ad esso si 14 sono fatte nei cento e più anni da che fu formulato, esso è oggi più vivo e robusto di ,prima, tanto che s'impone sempre più alla considerazione degli studiosi di ,problemi economici, storici e sociali, e il ,proletariato stesso non può farne a meno nella <SUalotta per emanciparsi dalla ooggezione capitali:.-tica. La svolta di Napoli poteva aver valore se fosse andata verso sinistra, cioè se il Partito Socialista avesse assunto un indirizzo rivoluzionario. Ma nei piani di Nenni l'autonomia del partito si riduceva a manovrarlo solo in combinazioni parlamentari per andare al potere. Sotto questo incubo la Democrazia Cristiana si è irrigidita n-el suo innato conservatorismo, cd ha dovute accettare l'appoggio tacito delle frazioni di destra reazionarie, come i fascisti ed i monarchici. A questa uscita l'autonomia che doveva provocare un'apertura a sinìstra delle forze democratiche è -per molti versi un peggioramento della posizione del partito sullo scacchiere politico nazionale. Io dubito che il Partito Socialista avesse potuto dare al popolo italiano, con un'apertura a sinistiia nel senso intraveduto dall'amico Jona, "nuove soluzioni al problema del progresso umano nel campo della giustizia, della libertà de ll'·organizzazione della produzione" ecc. Ogni qualvolta il socialismo democratico è andato al potere ( e qui si parla di quei paesi esteri in cui i partiti CONTROCORRENTE
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