Una lettera da Villafalletto CARO FELICANI: Villafalletto 8 Settembre 1959 Ogni anno dal lontano agosto 1927, sulla soglia dell'autunno, si acuisce il melanconico ricordo del sacrificio del carissimo fratello nostro Bartolomeo e del suo amico Nicola Sacco. Ogni anno nuove speranze nella tanto sospirata riabilitazione della loro memoria - ogni anno nuove delusioni ed ancora nuove speranze. In questa penosa alternativa, ti abbiamo sempre avuto fedele compagno, in comunione di intenti e di sentimenti. Per questa tua partecipazione al nostro grande dolore, per la tua costante e buona battaglia, noi ti siamo riconoscenti dal profondo del cuore. Speriamo di averti sempre con noi sin che i nostri cuori si chiudano ad ogni speranza. Le espressioni di solidarieta', le parole di speranza che ci giungono da ogni parte del mondo, dalle piu' disparate correnti di pensiero, di cultura e di posizione sociale, ci tornano di buon auspicio per quanto noi tanto ardentemente desideriamo. A tutti giunga, per tuo tramite, il nostro ringraziamento. Noi siamo ben sicuri dell'onesta' della causa e non vogliamo altro che il risarcimento morale per noi e per la memoria dei nostri cari. Sappiamo che l'errore accompagna sovente l'opera dell'uomo e perdoniamo a chi ha errato. Chiediamo che non si perseveri nell'errore, il che sarebbe opera disumana. Siamo tutti ansiosi di pace (uomini e Nazioni), ma non c'e' pace senza la tranquillita' dello spirito. Anche la natura scatena l'uragano, ma a esso fa seguire la schiarita, la serenita' del cielo terso, il calore, che e' vita. Questa schiarita noi chiediamo agli uomini di buona volonta', scevri da pregiudizi ed odii di parte. Giunga questo nostro appello, non all'orecchio disattendo degli uomini responsabili, ma vada a frugare nel profondo del loro animo, vada a scuotere le piu' intime fibre, per l'onore della civilta' e della giustizia di una Nazione cosi' grande, potente è progredita come l'America. Grazie ancora e cordialissimi saluti. Con affetto, Vincenzina Vanzettl Ettore Vanzettl POSTILLA - Ri11graziorno il fratello e la sorella ,li Vanzetti per il pen•iero gentile. I serrtinienti espressi in questa lettera non sono ,liver,i da quelli di coloro che qui te11gono vivo il ricordo della indimenticabile tragedia.. Anche il proposito non di/ferisce niolto. Il nostro sforzo 111.ira ml indurre coloro che sono in condizione di farlo a riabilitare gli innocenti, riconoscendo che un tragico errore e' &tato conimeuo. Non disperiamo che la nostra richiesta trovi un giorno la via del cuore di uon1ini che pongono il concetto della giustizia al ,li,opra di tutto . . '"' Mentre chi.udiamo questo num.ero la National Broadca&ting System. annuncia che un dramma in due parti, ba,ato sulla tragedia di Sacco e Vanzelli, ,ara' traame,so alla nazione il 22 e il 29 del pro,si1110 Maggio. I,npos&ibile esprimere la nostra soddi,Ja=ione con parole. La costante preoccupazi'one di gente che ci e' e.stranea ma che e' aniniata come noi dal de.si<lerio di vedere rivendicata l'innocenza dei no.stri compaKni con1.n1uove. E' que,to 11ensiero costante, vivo m1cl1e negli altri, clae ci /a sperare bene. 10 CONTROCORRENTE
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