Controcorrente - anno XV - n. 12 - mag.-giu. 1959

mente al processo di Dedham contro Sacco e Vanzetti. Anni dopo, il De Felice trasferì il suo ufficio di dentista nella città di Worcester, a quaranta miglia da Boston, e fu nominato Agente consolare per quella zona. \"engo ora alla dichiarazione che è molto più grave e mi spinge a questa rettifica. Io non so se attribuire questa dichiarazione a smemoratezza più che a un volo di fantasia o, peggio ancora, a deliberata falsificazione. Il dottor De Felice mi fa apparire come testimone davanti al tribunale. Quella mia deposizione sarebbe, a suo dire, una delle testimonianze che contribuirono definitivamente "A PERDERLI", cioè a far condannare a morte Sacco e Vanzetti. Dice l'intervistato, chiamandomi "Feliciano", che " Aldino Feliciano, noto esponente anarchico, dichiarò ai giudici di aver pranzato in un ristorante sotto casa sua insieme a Sacco nel giorno del delitto. Al giudice tale testimonianza sembrò falsa, come infatti lo era ... ". Falsa, si, nel senso che io non testimonial in nessun processo. Non fui mai chiamato a fare deposizioni nè da:vanti a giudici, nè dav,anti alla polizia. Non ,potei dire di aver pranzato con Sacco ,perchè non era vero. Non dissi ciò in tribunale o fuori, sul gior,nali o fra amici. Questo particolare è inventato di sana pianta dal dottor De Felice. Secondo il dottor De Felice, il pra,nzo non potè aver luogo perchè io " non ero per nulla un uomo danaroso". Il che è vero, cioè di non essere danaroso. E' anche vero che nei ristoranti da me frequentati non occorre essere danaroso per fare un boccone con un amico e saldare il conto. Non è nelle mie intenzioni attaccar briga con chicchessia. Non servirebbe a nulla. Scopo di questa lettera è di ristabilire la verità. Che io non sia stato testimone risulta dai documenti ufficiali del processo, accessibili a tutti. Ho voluto dimostrare coo fatti che il dottor De Felice ha bisogno di rinfrescarsi la memoria prima di entrare nei particolari del caso. Prima di chiudere questa lettera voglio ricordare che lllelle biblioteche pubbliche d'America esiste una completa collezione di documenti sul ,processo. Sono frutto del lavoro competente di studiosi, giornalisti, scrittori, giuristi di ogni statura. Tra i più recenti studi ,pubblicati cito il poderoso laYoro dell'Avv. He11bert B. Ehrmann, "The Untried Case" CII processo non fatto). La lettura di questo libro scosse il defunto Governatore del Massachusetts, Joseph Ely, facendogli esclamare: "Non ho più dubbi sull'innocenza di Sacco e Vanzetti ". Il Governat!Ore Ely fu successore di Alvan T. Fuller. La documentazione in italiano è stata fatta in diverse pubblicazioni nel corso di quarant'anni, trascorsi dall'arresto ad oggi. " Controcorre-nte" rimane ancora il centro delle attività esplicate per la rivendicazione dei due anarchici, mandati alla sedia elettrica dalle autorità dello Stato del Massachusetts. Voglio sperare che L'AVANTI, in omaggio alla verità, pubblichi questa rettifica. Servirà a tenere il suo record sul caso Sacco e Vanzetti, il più corret,to possibile. Grazie. Aldino Fellcanl Boston (Stati Uniti) 10 Giugno 1959 Questa lettera a L' AVANTI! avrebbe dovuto essere più dettagliata. 8 La fretta di rettificare errori di importanza vitale ci ha fatto sor~olare su cose d'indole secondaria. Alcune di queste inesattezze si comprendono, Sono passati quasi quarant'anni dall'arresto di Sacco e Vanzetti ad oggi. Per gente che vive lontano e non ha familiarità con i dettagli del caso è facile incorrere in ,errori di date, di nomi, di circostanze. Nei ritagli di alcuni giornali italiani, inviatici in questa occasione, abbiamo notato che si è incorsi in molti errori. Questi saranno corretti in tempo, con clella pazienza, per ragioni di necessità storiche. L'importanza è il far vedere che l'ingiustizia di cui furono vittime Sacco e Vanzetti comincia ad essere conosciuta anche in Italia. Il proletariato italiano che fu costretto al silenzio quando il boia bruciava sulla sedia elettrica i due innocenti è libero oggi di aggiungere la sua voce alla nostra, per reclamarne la riabilitazione. CONTROCORRENTE

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