era ed ancora è di difficilissima applicazione: nascosti In esso stavano pericoli grav1s.s1m1. Però allora, come adesso, esso appariva con"K?l'unica via atta a ristabilire un po' di fiducia fra i due gruppi contendenti. In fondo, esso Implicava l'abbandono di og,ni posizione moralistica, me9>ianlca, di ogni pretesa di essere il portatore della verità rivelata, a cui nessuno dei contendenti si sente di rinunciare, anche se ognuno sa che, colla sua insistenza, può precipitare il finale olocausto dell'umanità. LA "SFINGE"DI CUBA Noi non possiamo far altro che sperare che, Invece di trattare per la perpetuazione di una simbolica occupazione militare degli alleali occidentali di una parte di Berlino, mentre la Russia schiera tutto Intorno agguerrite divisioni, sia giunto Il tempo di trovare un compromesso che permetta la riduzione delle forze militari che si confrontano, e che allo stesso tempo tscoraggi ogni tendenza che cerca giustizia per il proprio paese per me'Zzo della forza. Davide Jona DOVEVAFIDELCASTRO Generalmente, nel passato, le cosi dette Rivoluzioni nelle Repubbliche latino-america:ne consistevano nel cambio della guardia fra la cricca militare del Paese, e spesse volte, se non sempre, tra gl"istigatorl e finanziatori dell'impresa era il Dipal'timento di Stato Americano. Il dollaro comprava la terra e le coscienz,e; e quando un Govel'no perdeva la fiducia di Washington, si cambiava - con le elezioni .. . forzate o con il colpo di Stato. Talvolta è un Sandino che in nome del suo popolo insorge nel Nicaragua contro la cricca governante met;sa là e sostenuta dagli Stati Uniti. Allora le stesse forze militari di questo Paese danno la caccia all'insorto fin quando lo levano da mrzzo. Non per nulla abbiamo missioni e ba.si mi· lltari in tutte le Nazioni delle due Americhe - e altrove ... In Cuba, l'ex dittatore Battista era un beniamino del Dlpartime.ito di Stato. Amava e rispettav,a Il Dio Dollaro sino al punto di permettere l'affamamento del popolo e di maltrattarlo come nessun altro Governo aveva mai fatto, mentre si dava da fare ad ammucchiare milioni. Venne fuori un Fide! Castro che riusci a metterlo in fuga. Il dittat-ore scappò - con I milioni; ma non cosi fortunati furono i suoi manutengoli, che vennero giustiziati come si meritavano. Per la prima volta fitialmente -- ha detto Castro rispondendo ai suoi critici d'America - il popolo (! riuscito a vendicarsi dei suoi aguzzini. Ed è vero. E lo fece con n"K?todo,con ordine, senza confusione; senza la cosi detta inevitabile strage GIUGNO, 1959 rivoluzio1iaria, in cui quasi sempre il popolo vi lascia I suùi morti. E quesro fatto andrebbe studiato da parte di coloro che si dicono rivoluzionari ed hanno una meta da raggiungere. La Rivoluzione Democratica Umanista, come il Castro chiama questa di Cuba, ha già dal suo Inizio qualche cooa da insegnare a chi non sia fanatico di un'Idea ... a quelli, cioè, sempre disposti a confrontare le proprie opinioni con i f.atti di tutti i giorni. Un individuo con pochi collaboratori riesce - poichè sa come dire e come fare - ad infondere nel popolo quella volontà insurrezionale necessaria per poter agire con probabilità di successOI Vittoriosa l'insurrezione, i criminali di guerra - cosi li chiama Castro -, essi soltanto pagano lo scotto. Lo so; vi sono rivoluzionari che pensano - e c'è chi lo dice con un certo rammarico - che In Cuba il rpopolo fu imbrigliato e non ha potuto sfogarsi come avrebbe voluto. Ma ... è questo genere di sfogo Io scopo? è esso necessario, indispensabile alla Rivoluzione? Quando accade, va compreso, scusato, giustificato; ma che debba essere cosi per partito preso, no. No, per li rivoluzionario che non voglia limitarsi a buttar giù il Governo e poi lMciare il popolo far àa se. No, per que111 che non vogliano soltanto pensare alla propria libertà ma che si sentano In dovere di continuare a dl[en· dere la libertà altrui, cioè del pop-olo interessato più alla soddisfazione dei bisogni materiali che ideali, spirituali. Il popolo, quando finalmente si decide ad 11
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