Minor fiducia purtroppo ci ispira l'esame di altri problemi. Nel campo della politica lntemazionale si va facendo ogni giorno più chiaro che la minaccia di guerra, come soluzione di conflitti fra nazioni, .sta perdendo efficacia. Non pare che per ora nessurvo dei due giganteschi possibili contendenti abbia la certezza di poter annientare d'un colpo non soltanto l'organizzazione civile e produttiva dell'avversarfto, ma anche assolutamente tutte le sue capacità di reazione al punto di escludere la possibilità di danni disastrosi per sè stesso. Non soltanto, ma la natura stessa delle armi moderne da impiegare la vastità degli obbiettivi da colpire, le conseguenze, finora invalutabili, per neutrali e per l'ipotetico vincitore causate da un avvelenamento dell1atmosfera dopo un esteso bombardamento atomico su un:a vasta parte della superficie terrestre o le altre conseguenze di ordine sociale ed economico legate alla subitanea scomparsa di centinaia di milioni di uomini dal ciclo produttivo mondiale, tutte militano contro una ooluzk>ne di flor~a agli attriti internazionali, Anche qui, nessulllO può essere sicuro che un mentecatto non ordini un olocausto per Il mondo e per sè: abbiamo conosciuto mentecatti di tal florza al timone di grandi nazioni e ancora piangiamo sulle con~- guenze delle loro pazzie. Ma, per persone appena ragionevoli, la necessità di una soluzione non di forza al oon!lilto fra l'America e la Russia diviene ogni giorno più evidente. E nello stesso modo diventa ogni gio1mo più assurda una politica che spera di risolvere problemi internazionali fingendo di ignorare l'esistenza di un quarto della popolazione terrestre, o che si illude di acquistare la simpatia di nuiove nazioni mettendo come prezzo dell'aiuto concesso la prospettiva di distruzione apoealiltica o l'incatenamento ad ordini sxiali lmpos,ibili. Nel campo della poltloa interna e sociale, l'importanza della coordinazione delle atti• vità produttive e della mutua dipendenza economica e civile di tutti i cittadini diviene ogni giorno più Indiscutibile. Lo scandalo delle politiche di fissazione di prezzi da parte di grandi compagnie, ad esclusione del concetto di libero mercato che si pretende S<>StC'Jlere,o quello del sussidi concessi alla agriooltura, che si dimostrano di beneficio esclusivo per pochi grandi speculatori, mentre una gran parte della popolazione rurale si immiserisce ogni anno più, richie• dono nuovi ene11gici attacehi. A pooo per volta ogni problema, dalla legislazione del lavoro a quello della decadenza dei centri urbani, a quello dei trasporti svela ditfiooltà non risolvibili nell'ambito dei vecchi prin· cip!, al di fuori della capacità dei gruppi conservatori. Questi sono i compiti che rendono neces· sarra l'attività di una nu,ava schiera di liberali. Può darsi che l'America non sia in grado di produrla; ma allora fatalmente si dovrà accettare l'alternativa del rapido decadimento e dello sfaldamento dell'ordine politico, sociale, culturale dell'America e del mondo occidentale. Davide Jona Il nuovo Papa benedice Mussolini 8 Da tm dispaccio della United Press, in data 17 febbraio, si apprende che Papa Giovanni XXIII ha inviato l'apostolica benedizione alla famiglia Mussolini. Donna Rachele, la vedova del defunto dittatore, aveva chiesto benedizione e preghiera per l'anima del marito nella ricorrenza del trentesimo anniversario della conclusione del Pat/Jo Laterano fra l'Italia e la Santa Sede. Il cardinale Dom,enico Tardini, segretario dello Stato Vaticano, ha detto che il Papa l'ha incaricato di ringraziare la signoro Mussolini per la sua richiesta e di ma,1dare a lei e alla famiglia la benedizi<me papale. Papa Giovanni XXIII ò un politicante come quelli che l'hanno preceduto. Parla di pace e d'amcre, ma benedice la famiglia e la memoria di Mussolini, dittatore megaloman.e e '8011guinario. No11 rima11e che pre11dern.eatto. Farebbe bene perèl a finirla di fare il giocoliere e ;z buffone. Le visite ai prigionieri e l'esaltazione che egli fa della gente semplice, sono tutte commedie. Se non fosse cosi Papa Giovanni XXIII 81)iegherebbe perchò egli benedice Mussolini che ha portato la morte e il lutto in milioni di casolari italiani. E 110,i dimentichi che il delinquente la cui memoria egli benedice, ha ingegnato la aoppressù>ne violenta di molti Don Mi11zoni in tutta l'Italia . . . Il discorso potrebbe continuare. CONTROCORRENTE
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