I APiombo I Fulgenzio Batista il sergente-dittatore che ha insanguinato nella maniera più atroce ogni remoto angolo dell'isola di Cuba, forzato dagli eventi è scappato, e con lui hanno preso il volo oltre 200 milioni di diollari, e tutto il suo inferocito seguito di generali e di assas.;ini che negli ultimi dieci anni hanno deliziato gli isolani. Egli è andato a tenere compagnia all'altro fuggiasco macellaio Truyillo a San Domingo nel Venezuela. La moglie e parte dei figli hanno raggiunto la ospitale . . . America. Gli altri ovunque è stato possibile mettersi al riparo. Batista, che aveva impersonato la tirannide, durante il isuo regime dittatioriale, ha fatto scempio delle libertà più elementari, e le, atrocità commesse dai suoi pretoriani sonò indescrivibili. Il trentaduenne Fide! Castro, capo dei ribelli, in una lotta che dura da oltre due anni, è stato acclamato come il liberatore del popolo di Cuba, al quale ha promesso libertà e democrazia. Castro anche lui ha dato mano alle carabine ed alla mitraglia, e questo può trovare la sua giustificazione, come primo atto inevitabile e incontrollabile di qualunque azione rivoluzionaria. Nioi non crediamo alla VW!detta. Ne siamo propensi di ammazzare la gente che non la pensa con il 111ostrocervello. Per tanto ci auguriamo che Castro passata la prima fase deWazione rivoluzionaria, ci tenga a dimostrare che 1110n è emulo del passato dittatore. Ma che ci siano degli scribi ... che insinuan:o che Castro è la brutta copia di quelli che resero al "duclo" pan per focaccia, ci mette in grado di precisare che essi sono i più degni camerati in camicia lorda di Fulgenzio. Questi nostalgici ammuffiti ripensano al loro ~ero "ducio" appelso al lampione di Piazza Loreto, dimenticando che tanto avvenne proprio e perchè Muso di cane aveva fat!Jo quello che Batista ha ripetuto. Castro, Intellettuale, di formazione cattolica, ha promesso in nome della libertà e della democrazia, la cacciata del ladroni 24 dal tempio . . . la difesa degli lntere6SI nazionali, la riforma agraria, la nazionalizzazione dell'industria dello zucchero e del tabacco, delle imprese finanziarie americane e la confisca delle proprietà del fuggiasco Batista. Cuba avrà un governo provvl·sorio che ammJnjstrerà per decreti e durerà diciotto mesi. Apparentemente sembra che è bene intenzionato. Noi per il momenoo sappiamo solo come e dove ha cominciato, ma rimane a vedere oome e dove finirà. Ci auguriamo che non si sia caduti dalla padella nella bracia, e che l'avventura rivoluzionaria non sia stata altro che una semplice sostituzione di uomini. Sarà un altro dittatore, o un riformatore? Ci preme ricordare che prima di prendere il comando del movimento rivoluzionario, Fide! CaJstro è stato studente nelle scuole dei gesuiti ,n Santiago e nell'Avana. Non voleva cariche all'inizio. Mentre scriviamo queste note apprendiamo che è diventato già primo ministro. Indubbiamente ne riparleremo ~ Ranieri si è impennato anche lui. L'incontrastato principe, che raccoglie a piene mani dal CalS!no ... da giuoco di Montecarlo i milroni che spende e spande senza 0001tare, ha voluto dimostrare ai suoi 4000 sudditi, che egli è il capo di ogni abitante del principato, costituito da 368 acri di terreno. Senza alcun preavviso, attraverso la radio ha annunziato la sospensione della costltu· zione, lo scioglimento della legisl'atura, vietato gli assembramenti nelle strade e le dimostrazioni contro le misure da lui adottate. Tanto ha decretato il terribile .... Ranieri, quando i 18 membri del Consiglio Nazionale del Principato di Monaco si sono rifiutati di accettare il bilancio. In sostanza Ranieri ha volubo dimostrare che il padrone del vapore è lui, quando ha affermato: "Noi - qui naturalmente è compresa la principessa americana . . . - agiamo con fermezza per evitare una pericolosa confusione di poteri." Nlon poteva essere più chiaro. Fino a quando i 18 membri del Consiglio Nazionale ragionano con la testa di un Ranleruccio qualunque non vi saranno inciampi e tutto procederà costituzlonalm1mte ... alla Ranlerl. Ma quancoc, que'sti commclano a usare il proprio ~ervello e dire al principe quello CONTROCORRENTE
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