Controcorrente - anno XV - n. 9 - nov.-dic. 1958

Blanquì, abbìa pensato, sìa pure per un solo istante, per un solo secondo a posarsi la questione che la Rivoluzione Sociale da Lui con tanto fervore d'ingegno, di pensiero e d'az1one auspicata, con il sacrificio costante di tutta la sua esistenza, potesse e dovesse abdicare la propria missione ateistica, antireligiosa ed antichiesastica, di fronte alla casta teocratica che vuole distruggere. L'ASCESA Sembra un paradosso parlare d'ascesa, progresso, socialismo, mentre nel campo sociale assistiamo ad un brigantaggio poli· tico, mascherato da una sconcia carnevalata demagogica. De vie ascenzionali del proletariato, aspre e tortuose vanno, ineluttabil· mente, verso una meta dove brllla pace, giustizia e libertà. Il progresso cammina. In meno di cento anni si è fatto quello che non si era fatto nei milioni d'anni precedenti. Esaminare come si viveva nei secoli •passati non è materia di un articolo, ma tutti sanno che in quell'epoca l'umanità schiava di sacerdoti e tiranni era barbara, ignorante, superstiziosa e wlvaggia. Fare qualche cenno di come si svolgeva la vita intorno al 1900, epoca in cui alcuni di noi abbiamo vissuto e lavorato, potrebbe gi,ovare alla gioventù per indurla a sperare e lottare. Le condizioni dei lavoratori intorno al 1900, non solo in Europa ma anche in America, erano assai tristi. Si lavorava come schiavi, con salari miseri, (da 5 a 10 dollari la settimana), la giornata lavora· tiva era di 12 o 14 ore per sei giorni consecutivi. Molti erano coloro che dovevano lavorare anche la domenica. Quando non si trova va la varo, non rimaneva che far debiti o morire di fame. I lavoratori erano all'arbitrio dei datori di lavoro. Se si faceva qualche sciopero venivano bastonati, aiSSassinati, deportati o perdevano il lavoro. Le famiglie dei lavoraoori abitavano case poveramente arredate e mal riscaldate. Nelle colonie italiane l'ignoranza totale della lingua inglese teneva i lavoratori legati ad una masnada di farabutti, cosi detti prominenti, che li spogliavano dei sudati risparmi con ogni raggiro. Non vi erano pensioni, lavoravano fino che si potevano reggere in piedi, e se invalidi morivano DICEMBRE, 1958 Questo ricordiamo come onore di coerenza per Blanqui e monito solenne a quanti, pur dichiarandosi atei, per misera· bili ed ignobili motivi di arrivismo e di dominazione farneticano intese con i foschi e criminali dirigenti le masse schiave, cieche e sorde, tenute da secoll al guinzaglio delle forze retrive e dispotiche del Vaticano. Rcm.1, Settembre, 1958. Ennio Mattias peggio dei cani. Quando i laV10ratori subivano qualche grande ingiustizia o truffa ISi rivolgevano ai consolati italiani, dove tro· vavano indifferenza ed incomprensione, là dove erano andati a cercare protezione; trovavano un freddo villano disprezzo, caratteristica delle patJ:ie gerarchie. Le porte dei consolati erano e sono accoglienti solo per i preti, i cavalieri pvofittatori, affaristi ed imbroglioni di tutte le categorie. Oggi in America si lavora cinque giorni la settimana, (sette od otto ore al giorno) paghe discrete, i giorni festivi pagati, due settimane l'anno di vacanze pagate, quando manca il lavoro, ricevono un compenso settimanale per diversi mesi; a 65 anni si ha diritto alla pensione a vita oltre a quella dell'unione a cui appartengono. I dati positivi della lenta ascesa, bagnata di lagrime e di sangue, fra le inevitabili difficoltà d'ogni sorta, sono raggiunti o conquistati. Tutto ciò che diventa nostro di diritto e di fatto, pare la cosa più ovvia, più comune, della quale sarebbe petulante presunzione il parlarne. Quello che pochi anni prima pareva un passo immane da compiere, ora che è compiuto, non è nemmeno degnato di un ricordo. Quello che il lavoro •pareva non poter raggiungere, ora fa parte della sua armatura. Circa cento anni fa, quando le idee dei precursori divennero concrete, Il socialismo iniziò la frattura delle catene che, da secoli, tenevano schiava l'umanità. Gli assertori di questa grande idea domandarono una com· pleta revi;sione dei problemi e del sistemi sociali. Essi furono perseguitati, imprig1onati, uccisi, ma aprirono la via verso quel progresso che può essere ritardato ma mai fermato. I passi che si son fatti fin oggi verso i diritti dell'uomo, da tutti proclamati ma non ancora ottenuti, non li dobbiamo alla generosità dei capitalisti, nè alla cosiddetta bontà dei preti, fedeli alleati del tiranni 17

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