ed ardentì partigìanì che l'Ateismo sì afferma, formando una scuola filosofica con molte solide basi negli ambienti intellettuali, nelle organizzazioni democratiche, nell'Internazionale e nella Massoneria. L'entrata del blanquismo nell'arena filosofica, fenomeno profondamente interessante e rimarchevole, data dalla pubblicazione degli Hebertisti nel 1864. Si ricollega dunque alla tradizione discristianizzatrice ed anticristiana ed al culto della Ragione della Sans-Culotterie (del Sanculotti), come il blanquismo politico e sociale si ricollega alla congiura degli Eguali di Babeuf, di Buonarroti e di Sylvan Marechal. Allora vediamo Blanqui ed i suoi amici sventolare la bandiera dell'Ateismo e tenerla solidamente e freneticamente, di fronte anche ad alcuni socialisti come Carlo Longuet -- il futuro genero di Carlo Marx - che supponevano ed insinuavano che il blanquismo abbandonasse la "riforma economica". Cosi allora si definiva la questione sociale. Come si presenta l'Ateismo di Blanqui? Bisognerebbe compiere tutto un lungo studio per rispondere adeguatamente a questa domanda. POISiamo semplicemente qualche base di riferimento. Per Blanqui, Dio non è "che una parola", o più crudemente "una frottola" (espressione che riprende Pottier, l'autore dell'inno: l'Internazionale.) Per Blanqui, Dio è "un'impostura", "una illusione", un "odioso fanta• sma" creato dal Hdelirio umano", da "un traviamento funesto" ed è figlio della "menzogna e della notte". La politica da una parte "per ingannare" e l'Ignoranza dall'altra "per credulità", r,hanno fatto discendere "dall'alto". E' !I frutto del "più miserabile antropomorfismo". Blanqui così scrive: "Concludendo le opere del proprio pen:siero, con le opere d'un pensiero infinito, l'uomo ha forgiato dio a sua immagine e l'ha 1ìeramente istituito Creatore, re dell'Universo." Queste linee ricalcano i versi di Sylvan Marechal del 1781: "L'uomo ha detto: facciamo che dio sia a mia Immagine. / Dio fu, e l'operaio adorò la sua opera. / Perchè cercheremmo un padrone nel cielo? / Ne abbiamo già troppi su questa terra". Per Blanqui è vano e stolto provare di armonizzare la Fede con la Scienza - come ha tentato di farlo, al suo tempo, il suo contemporaneo sacerdote Gretry - 16 come lo fanno tanti altri, ìn questo secolo dell'energia nucleare. E' un'opera vana, !Stolta ed impossibile, per coloro che sono in buona fede. Lasciamoli a questa loro "pietosa amalgama". Sulla base della scienza, della scienza sola, facendo appello alla chimica ed all'astronomia. il "Murato". il "Rinchiuso" nella Bastiglia des Mars (il Monte San Michele), al penitenziario di Belle-Ile, al castello du Toureau, studia la natura e le immense profondità !Siderali. "L'eternità àeglt Astri" ed il suo memoriale ali' Accademia delle Scienze sulla "Luce :ùoàiacale", sono il frutto delle sue ricerche e dei suoi studi. Blanqui proclama l'eternità e la infinità dell'Universo e come Lalande, il principe degli astronomi, che s'intitolava orgogliosamente il "decano degli atei", non trova dio in nessuna parte dei miliardi di mondi, nè nell'energia, nè nel calore, nè nella luce, nè nel movimento, nè nell'evoluzione delle stelle e delle specie. Piuttcxsto lo trova nello spirito dell'umano, come nozione. Per cui si vota con tutte le sue forze ad estirpare, a distruggere questa nozione perchè è "perniciosa". Le pratiche religiose destinate a svezzare l'anima, cioè la sedicente "sorgente immortale", ru:m sono per l'ateo intransigente ed intrepido che fu Blanqui, che delle forme di traviamento schiavista e di delirio. Non ammette, nè comprende che l'individuo s'inabilSsi in un "colloquio a 4 occhi egoista ed idiota con !I dio dei suoi incubi". Cosi le "scene d'epilessia" di San Girolamo gl'lspirano pietà e disgusto. Credo non ci sia bisogno di dire che una parte delle misure immediate preconizzate da Blanqui, subito dopo il trionfo dell'insurrezione armata, comprendono una lotta immediata, continua e severa contro la chietsa ed i suoi complici diretti od indiretti e che la scuola, come ogni altra istituzione culturale, di studio o scientifica, non siano le "succursali della sacrestia", nè "manifatture di penombre". Bianqui è anche l'avversario risoluto del piano di "cretlnizzazione universale" (leggi cristianizzazione universale), Lui che seguiva con alacre intelligenza vigilante la "marcia delle talpe" lo ISViluppo e l'invadenza sempre maggiori delle scuole totalitarie della chiesa. Chiudiamo queste brevi note, ricordando ai marxisti di tutte le scuole, che mai CONTROCORRENTE
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