era venuto il tempo di godere un po' di riposo. - Hai ragione, mi di•sse- ma questo non mi doveva accadere. Dieci giorni dopo moriva per esaurimento cardiaco. Quel cuore generoso che aveva avuto tanti palpiti per l'umanità sofferente, quella mente poderosa che aveva dato I frutti del isuo pensiero a noi e ha dato alla nostra vita lo soopo di essere vissuta, quel cuore e quella mente Il giorno che non poterono più dare non vollero più vivere. 13 Ottobre 1909 Ai suoi funerali ho visto le lagrlme sul vh~o di tanti compagni presenti. Ho visto uomini e donne con le cruccle e nella sedia degli Invalidi. Ho visto e provato cosa è il dolore di perdere Il più caro, Il più amato del compagni. Adesso, per espresso suo desiderio, le sue ceneri sono mescolate con quelle della sua Milly - come furono 'Uniti In vita, c<1sl sono uniti nella morte. Valerlo RIEVOCAZIONE DIFRANCISFCEORRE Ogni anno I liberi pematorl commemorano l'anniversario della morte di Francisco Ferrer y Guardia, fucilato Il 13 ottobre 1909 sotto l'accusa di ever promosso la rivolta di Barcellona contro la spedizione al Marocco. Ferrer, anche se approvò nell'animo quei moti, come fu allora dimostrato e largamente documentiato sulla stampa francese, non vi ,partecipò direttamente. La sua fucilazione perciò ebbe Il cerattere d'una rappresaglia Iniqua del governo clericale contro il fondatore della Scuola Moderna, che non faceva mistero della 'Sua qualità di Libero Muratore. Francisco Ferrer fu soprattutto anarchico, non solo per aver partecipato al movimento libertario spagnolo e Internazionale, ma specialmente per le dottrine pedagogiche professate. Non bisogna confondere I principi della pedagogia libertaria con la accusa che la Scuola moderna di Ferrer fosse antireligiosa o soltanto enticlericale. Il S'llo fondatore !SOSteneva che certi problemi non si dovevano porre ai fanciulli, e appunto per questo, combatteva l'Insegnamento catechistico della scuola confessionale. Ma l'ideale pedagogico, a cui s'Ispirò, fu quello della tradizione libertaria, che cominciò subito dopo la rivoluzione francese col Godwln ed ebbe notevole sviluppo nel secolo XIX. Un gruppo d'Iniziativa per la scuola libertaria pubblicò nel 1898 un opuscolo intitolato "La llbertè par l'enselgnment", in cui si precisava un vero programma pedagogico e didattico. Quello scritto portava la firma di Eliseo Reclus, 8 Luisa Miche!, Jean Grave, Carlo Malato, Pietro Kropotkin. Gli anarchici 'SOstenevano che la scuola ufficiale sofl'oca lo spirito di iniziativa, impone idee preconcette, spegne l'individualità, devia le naturali energie dei fanciulli, mentre una scuola sana deve svegliar le naturali energie, suscitar l'iniziativa, mettere In luce le attlt'lldini varie favorendone la libera esplicazione, suscitando lo spirito critico, elevando Il senso di dignità e responsabilità ,perSOnale, educando Il sentimento di 'SOlldarletà umana. Per quanto concerne la didattica, la pedagogia libertaria bandisce ogni coercizione fisica e morale, la disciplina Imposta, i programmi obbligatori e Il sistema delle classificazioni propugnando l'Insegnamento integrale per lo sviluppo armonico di tutto l'essere umano, razionale, ossia ba!Sato sulla ragione conforme agli sviluppi della scienza, misto pel benefico Influsso morale della coeducazlone. Fine dell'educazione: l'avvento d'uomini liberi e rispettosi della libertà altrui, capaci di vivere In una società esente da ogni coercizione. Non mancarono, anche prima della Scu'Ola moderna di Ferrer, I tentativi di libere scuole Ispirate al principi libertari. Paolo Robin, anarchico francese, amico di Bakunln, creò la famosa scuola di Cempuls, che Il Governo s'affrettò a sopprimere. La scuola di Tolstol a Jsnala Poliana ebbe il carattere particolare prevalentemente religioso, che tutti sanno. Il gruppo d'Iniziativa di Parigi, sebbene incoraggiato da Emll!o Zola, per mancanza di fondi si limitò a corsi serali, che dettero poi luogo ad UniCONTROCORRENTE
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