Controcorrente - anno XV - n. 8 - set.-ott. 1958

1-egge. Perfino il Segretario del Lavoro, James P. Mitch·ell, si è pronunziato contrario. Ma perchè tanta iattura non arrivi a colpire il bersaglio, deve essere opera del lavoratori di affidarsi più esclusivamente alle proprie for:re. Bisogna impedire con ogni mezzo che la reazione dei magnati dell'industria trionfi. Al lavoro organizzato deve essere garantito il diritto di continuare a migliorare le condizioni economiche e sociali. Si liberi pure il lavoro organizzato dai camorristi, dagli imbroglioni, dai politicanti, dagli arrivisti, e da tutte le sanguisughe che ne succhiano il sangue migliore. Si ripulisca la propria casa in maniera degna del vero sindacato, ma non si permetta alla Camera di Commercio, agli strozzini della indU!Stria o a chicchessia di distruggere diritti giustamente conquistati. ~ In Italia a quanto pare, alcuni legislatori si stanno nuovamente interessando come migliorare le condizioni del clero. Fallita la prima prova si ritenta con la seconda. Bisogna mantenere le promesse elettorali. Il tempo è forse più che opportuno. Per chi non lo sapes.e vi sono attual• mente nel bel suolo natio la non trascurabile cifra di SESSANTADUEMILA CENTO TRENTACINQUE uomini in sottana. Ci dicono che è il clero più povero del mondo ... che non ha l'assicurazione per la vec· chiala, che vive miseramente ecc. ecc. E' cosi che il fine ... legislatore ha subito pensato che il momento è più propizio per venire in aiuto di questi poveri preti ... ed è :stato presentato alla Camera un progetto di legge per dare ad essi una •pensione. E' inooncepibile come in Italia ci possa essere della gente che non trova da occupare il proprio cervello In cose di maggiore importanza. Se allo smunto e strimenzito bilancio dello stato si dovessero aggiungere altri miliardi di passività per dare la pen• slone ai preti, sarebbe pazzesco e criminale. Non ci sono cose più serie, più importanti, più utili da interessare questi onorevoli rappresentanti? E dire che in Italia le scuole difettano, mancano del puro indispensab!le, che i maestri sono mal rimunerati, che migliaia di bimbi soffrono il freddo e la fame, che la gente del lavoro, quelli che tutto creano e producono sono costretti a sbarcare il lunario con salari di fame. Dal contadino al professionista, viv.ono tutti in uno stato di indigenza e di difficoltà che nessuno può invidiare, e che certo non fa onore a questa Italia repubblicana di nome e non di fatti, ed a questi onorevoli che cosi disonore• volmente la rappresentano. Essi anzichè interessarsi della miseria e delle disastrose condizioni di milioni di fa• miglie, si fanno paladini di una causa, e di una classe di parassiti che nulla produce, e che sempre ha vissuto in condizioni mi· gliori di qualunque lavoratore che sgobba dal lunedl al sabato. Per quale ragione debbono essi ricevere una pensione dallo stato, quando nessun servizio essi rendono che gll faccia acquisire questo diritto? La pensione e tutti gli altri benefici inerenti, vanno dati a chi du• rante la sua esistenza lavorando ha ben meritato questo diritto. Al saggio legislatore non occorrono maggiori illustrazioni. Ma in Italia ove vige un Trattato Laterano e governa il partito delle sottane, puntellato dal rimasuglLo di un tritume politico che ha perso ogni colore, non ci sarà da sorprendersi se anche que• st'altra enormità sarà commessa. Se il progetto sarà approvato, sarà un provvedimento che servirà a beneficare una classe che ha il solo e unico merito di vi· vere senza produrre, interessata sol.o a tenere il popo1o credulone in continua sogge· zlone, sottomesso, in ginocchio e coglionato. Senz'altre pezze di appoggio possiamo bene affermare che non sarà l'ultima ver• gogna, di quelli che detengono Il potere della repubblica papalina. Il Muratore ALDINO FELICANI ringrazia sentitamente compagni e amici che hanno inviato messaggi di augurio e felicitazioni in occasione della sua recente operazione. A coloro che desiderano informazioni più dettagliate sarà sufficiente dire che l'operazione ebbe luogo il 31 Luglio al Beth Israel Hospital di Boston e che tutto è ben riuscito. Siamo lieti di aggiungere che non vi sono ragioni per ulteriori apprensioni. A tutti, grazie. OTTOBRE, 1958 25

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