coloniali possedevano, e che le nuove generazioni indigene non tolleravano fossero sfruttate a solo vantaggio di lontani dominatori. In più esso rese possibile il successo della rivoluzione russa. Insieme a ciò, esso indicò ai popoli soggetti la costruttiva via alla loro elevazione economica. Se mancanza di capitali, sonnolenza di classi locali dominanti, strutture sociali incompatibili col nuovo mondo industriale ne soffocavano l'avvento, era ;nevitabile che I popoli coloniali guardassero a soluzioni diverse da quelle che la struttura degli stati rafforzatisi nel diciannovesimo secolo ritenevano corrette. Di questo fatto lo State Department non si è evidentemente ancora reso conto. Il progresso di disintegrazione degli imperi coloniali può più o meno essere accettato. Il contegno dell'America a proposito delle relazioni anglo egiziane fino alla disastrosa spedizione di Suez, •a proposito dei vari tentativi francesi di riconquista delle sue colonie ed al tempo della campagna di indipendenza dell'Indonesia, può farlo apparire. Se pure, in taluno dei casi almeno, il sospetto che l'America tendesse a sostituire la sua influenza a quella decadente dei colonizzatori originali, non possa essere scartato. Ma quello che l'America non può accettare è che insieme a tutto ciò le nuove nazioni sviluppino una politica indiff,erente ai piani generali politici e militari di Washington, o che nuovi concetti sociali prendano il sopravvento. ' Perciò la infantile pretesa che nuove nazioni, essenzialmente preoccupate dei problemi tecnici di sviluppo, confrontale da incapacità di direzione di vecchie classi, essenzialmente basate su concetti di supremazia economica ereditaria nei gruppi investiti di proprietà terriera, si decidano gettandosi con tutte le loro risorse dalla parte dell'America nel conflitto russo-americano, diviene più che ridicola. L'attitudine di Washington, che nega la ragionevolezza della neutralità di una grande parte dell'umanità nel conflitto che minaccia gli Stati Uniti è stato probabilmente il più insigne aiuto che la Russia abbia avuto. Non si può evidentemente sottoporre alcuno alla scelta: "o sei con noi o sei contro di noi" senza correre Il rischio che quegli che si vuole influenzare decisivamente si debba gettare dalla parte dell'avversario. Non perchè egli desideri ciò, ma soltando perchè le esigenze delle 4 sue condizioni richiedono che egli poosa ricevere un aiuto tecnico, didattico, economico senza essere sottoposto a ricatti, senza essere costretto a partecipare in alleanze che possono aprire la vìa alla sua distruzione. E' vero che la Russia non avrà scrupoli, quando sia impiantata, per imporre la politica che essa riterrà più conveniente per sè :stessa. Ma per intanto la proposta della scelta non viene da Mosca: e quando l'imposizione politico-militare dell'America venga fiancheggiata da chiare antipatie per ogni ordine sociale che accentui l'influenza organizzativa della società in confronto a quella · individuale nel campo economico, anche in quel casi in cui non esistono individui capaci di assumersi la vera responsabilità della necessaria organizzazione, la ragionevole risposta non può essere dubbia. Perciò lo spauracchio della truce e tenebrosa organizzazione mondiale che complotta per ridurre in servitù i popoli che potrebbero essere liberi e felici se soltanto seguissero i precetti americani diventa puramente un simbolo della incapacità degli Stati Uniti di interpretare le forze del nuovo mondo. Peggio ancora esso è il manto sotto cui lo State Department tenta di nascondere ai propri cittadini il proprio insuccesso disastroso. Esso corrisponde esattamente allo spirito di McCarthy questi, illudendosi che l'America rappresentasse in tutti i campi la perfezione o per lo meno la parola più recente di progresso, andava a caccia di traditori, senza di cui egli non riusciva a spiegarsi il successo dei russi nel campo teonico. Ora lo State Department ci vuol far credere che i popoli della terra sono in ebullizione, a rischio della loro vita e dei loro scarsi averi, perchè sobillati da sinistri agitatori. E' ragionevole prospettare questa scappatoia per chi, come gli arabi sudditi di Saud, assistono al lusso smisurato di pochissime famiglie mentre essi languono nella fame, nella schiavitù? Il governo reale dell'Iraq era decantato come il più solido fra quelli del medio oriente. Esso aveva destinato una buona parte degli introiti delle concessioni dei pozzi di petrolio alle compagnie americane e inglesi a sviluppare istituti educativi, a promuovere ospedali e ambulatori ed a miglioramenti tecnici nell'attrezzatura della nazione. In confronto alla politica di altri governi arabi, quello di Bagdad spiccava come un esempio di illuminato progressiviCONTROCORRENTE
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