Controcorrente - anno XV - n. 7 - lug.-ago. 1958

PRELUDAI!LLATRAGEDIIADEDHAM Riflessioni e ricordi di Luigi Quintiliano Ad oltre trent'anni di distanza, riesaminiamo a volo le origini e le cause che determinarono e resero pdSsibile la tragedia di Dedham che culminò nell'assassinio di Sacco e Vanzetti. Siamo fiduciosi di poter offrire agl'italiani di oggi e di domani, l'incentivo, fin'ora mancato, ad un'azione di massa che, mirando ad onorare la memoria dei caduti, potrebbe rendere non VANA la loro morte e riparerebbe, in parte, alla apatia degli italiani di ieri che oontribul, in non lieve misura a rendere possibile la consumazione dell'ormai storico delitto. L'America di Ieri All'inizio del secolo in corso l'emigrazione italiana riversava a piene ,ondate, sulle sponde del nuovo mondo, un'infinità di esseri umani alla ricerca affannosa di un pezzo di pane meno duro di quell,o che ad essi aveva potuto offrire la loro terra ,natia. Questa povera e sparuta gente, smarrita, \Senza guida e senza appoggi, si addensava sempre più nei centri ove formicolavano i nostri emigrati, venendovi a creare delle misere oasi che si definiro11JOle "Piccole Italie" d'America, suscitando una sorda ostilità tra quelli che, molti anni prima, erano arrivati nella terra che il genio di Colombo avea donata al vecchio mondo. Derisi e vilipesi, a questJe turi>e di paria che eran venuti nel nwovo mondo, solo per "farvi l'America", poichè era ed ~ tutt'oggi, il concetto, pur troppo errato, che li spingeva verso l'incognita avventura americana, non si offrivano che le "JOBS" più umilianti e peggio retribuite che la fame e la miseria costringeva ad accettare. Oriundi, in grande maggioranaza, dai piccoli borghi e comuni della bassa Italia, moltissimi analfabeti e quasi tutti senza alcun mestiere, venivano a trovarsi completamente impreparati alla lotta tremenda che qui bisognava affrontare per riuscire a piazzarsi ed a vivere. Estranea alle lotte che i lavoratori amdavano affrontando per la formaziJOne dei loro sindacati indu.striali, questa nostra gente, inconsapevole ed ignara, cedeva alle pressioni di furbi sfruttatori paesani e, inconscientemente, si lasciava spingere ove erano scioperi in corso a sostituirvi gli scioperanAOOSTO, 1958 ti che lottavano per un domani migliore. Molti 'SCioperi andavano cosi irreparabilmente perduti e il risentimento e l'odho verso i crumiri italiani si ingigantiva sempre più. Col passare degli anni, anche i capi delle nascenti organizzazi.oni operaie, richiesero leggi restrittive contro l'emigrazione italiana, oggi tanto deprecata. Questa la situazione nel campo ,prettamente operalo. Altrove, i nostri "coloni" si attiravano il risentimento schernitore dei relSidenti indigeni, in enorme maggioranza non cattolici, con le paesanesche processioni religiose che inscenavano nelle "Piccole Italie" d'America portandovi in giro, a spalla, I santi prediletti dei loro paesi natii, con donne e bimbi Infermi e scalzi che seguivano, e seguono ancora oggi, queste poco edificanti esibizioni. E vi fu chi pensò a far rinascere, anche in America, la leggenda della maffla siciliana, della camorra napolitana o della mano-nera italo-mericana. Delitti orrendi scaturirono da questi pantani delle "Piccole ltalle". li giuoco della valigia, la beffa atroce che i più astuti escogitavano a spese dei compaesani più babbei, era all'ordine del giorno, cosi come lo erano il ricatto, l'industria delle lettere anonime e quella dei rapimenti di bambini. Corpi smembrati si rinvenivano di sovente, pigiati e detm:,pati in bauli di marca italiana. Le case di piacere rigurgitavano di sventurate ragazze italiane ~plnitevi dai bellimbusti paesani che sfuggivano cosi alla promessa di matrimonio con la quale erano riusciti a sedurle. Ogni episodio di malvagità veniva, poco scrupolosamente, attribuito agli italiani. L'essere italiano era sinonimo di criminalità. Le condanne giudiziarie fioccavano. Nove volte su dieci, la sedia elettrica, il terribile ordigno di morte punitiva in uso nel nU'()IVO mondo, carbonizzava virili corpi di gente disgraziata che portava nomi italiani. Se è vero che non pochi di questi infelici meritarono l'espiazione, è pur vero che molti di essi, morirono innocentemente. Ma chi si preoccupava di loro? Come resistere e come virare di bordo se la marea umana cresceva e dilagava? Quelsta era "l'America-Italiana" nella 17

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