Controcorrente - anno XV - n. 7 - lug.-ago. 1958

t indispensabile che ogni essere umano sit soggetto al R,omano Pontefice. Il Laterano, 14 novembre, ottavo anno del nostro pontificato. (1302). • • • "lntrabit ut vulpis, regnabit ut leo, morietur ut canis rabiosus ... " - lasciò detto Celestino V ("che fece per vlltate il gran rifiuto") del suo successore. Co.me se lo sapesse che questo Bonifacio non avrebbe potuto rare una morte migliore. Dal che si deduce che In quell'epoca perfino i vecchi eremiti della Maiella vedevan'O più chiaro dei nostri sociall'stl collaborazionisti ... • • • No; in quell'epoca non esistevano i socialisti - per fortuna Era l'epoca di Dante ... Le scomuniche del vescovo di Prato ... volevo dire di Roma, non impressionavano più, e Filippo il Bello, piuttosto che abbassarsi a collaborare, a mettere la ISUa spada a servizio di quella spirituale del successore di Pietro, tratta Bonifacio come un ... cane. Oggi ... Oggi il Papa ha bisogno di collaboratori per poter gridare - mentre pur fa, e come!, il ,proprio comodaccio - che se le cose di questo mondo vanno a rotta di collo (notate: di questo mondo, non di quell'altro), la colpa è dei miscredenti, anche di quelli che collaborano col suo governo. · Non sarebbe se, per la chiarezza delle posizioni e delle responsabilità, questi socialisti collaborazionisti passassero armi e bagagli al partito della Chiesa? Carlo Marx oon se l'avrebbe a male; oramai ne vide di tutti i colori ... E anche le masse degli elettori comincerebbero a veder chiaro; che, cioè, votando, non fanno altro che darsi la zappa sui piedi. Ma ... chi se ne Impipa delle masse!? Queste servono soltanto da sgabello . elettorale. Però ... Non si dovrebbero prendere gli elettori per fessi nel modo che questi socialisti usano fare. Quando è l'ora di chiedere il voto, se ne escono dal Governo per la ragione che esso fa solo gli interessi della Chiesa e dei suoi ricchi ... figliuoli. Quando poi hanno ottenuto il voto, aUora ritornano alla corte papale. ' Un po' di considerazione anche per ... le pecore, signori socialisti, non flarebbe male! R. T. GI.I SVAGHI DI DONNA RACHELE "Donna Rachele viaggia. Dopo lunghi anni di onorevole silenzio la vedova di Mussolini ha voluto farci sapere che era ancora viva e vegeta. Ha scritto delle lunghe storie sul "suo uomo", ha presieduto premi letterari dedicati alla memoria del compianto marito e poi evidentemente bisognosa di un lungo riposo, è partita per la Spagna. · Liberissima di far tutto questo, diciamo noi, anche se per quello elementare senso del buon gusto che manca a troppi Italiani, avremmo preferito saperla sllenziooa nel suo isevero ritiro. "Ma quello che non possiamo ammettere è che quando questa veneranda signora si reca all'estero, ella sia accolta ed accompagnata in giro rper I musei dal nostri rappresentanti diplomatici. Cosi è !SUccessoa Madrid .ove il nostro Console Generale si è affrettato a mettersi a disposizione di Donna Rachele accogliendola con distinta eleganza e con nobile ossequio ,per poi accompagnarla al Museo del Predo In veste di Cicerone. "Sapevamo che Palazzo Chigi è un covo di fascisti, ma questo ci pare troppo. Sarebbe ora che questi distinti signori della nootra "carrière" diplomatica fossero un po' bruscamente richiamati al senso del loro dovere. Mentre migliaia di nostri emigrati all'estero sono troppo spesso senza assistenza delle nostre autorità consolari, come fatti recenti dimostrano, I nostri diplomatici fanno I cavalier serventi a Donna Rachele. E la nostra buona Repubblica che Il paga, Il promuove e li coccola, non se ne accorge neppure". - Da "L'Antifascista" organo della Resistenza. ACOSTO, 1958 11

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