dogmi, ma per disgraziato caso, l'ha reso eunuco. Chi non appartiene a quest'ultima categoria, non può negare che nei seminari esiste un problema sessuale, la cui soluzione innaturale è causa <ìi degenerazione morale. Prendete un adolescente, convincetelo che i suoi fremiti, il suo naturale umano istinto a creare, è vizio, peccato, ed otterrete, come unico risultato, di aver fatto di un individuo sano, un ipocrita. Fate entrare un ragazzo deale in un seminario, dopo alcuni anni, ve lo riconsegneranno completamente ipocrita. Se qualcuno non crede In quello che io affermo, e ne ha diritto, vada a consultare un qualsiasi testo di fisiologia, prima di giudicarmi non obiettivo. All'intolleranza, poi, provvede la stessa dottrina cattolica, che è sostanzialmente la dottrina dell'into1leranza, e lo dimostrano secoli di storia, e lo dimostra la cronaca di tutti i giorni. Chi parla di incontri, di Inopportunità dell'anticlericalismo, dovrebbe quindi, prima di commettere sl grave errore, approfondirsi nello studio della dottrina cattolica e nella storia del cattolicesimo, che è la coerente conseguenza della dottrina stessa. Alla domanda: ·•n diverso atteggiamento del clero rispetto all'aureo, per lui, periodo dell'inquisizione, delle imposizioni, delle conversioni forzate, delle persecuzioni, del terrore, è dovuto a questioni contingenti, oppure ad un cambiamento di mentalità?, iha già risposto lo stesso clero, dimostrando, senza alcun ritegno, che la mentalità non è affatto cambiata. Perciò non è onesto parlare di questione chiusa. Il conto è aperto, forse più di prima, e non per volontà degli italiani, ma per volontà del clero. Questo il nostro popolo do ha già cominciato a capire, e lo dimostra un risveglio che ci è di conforto e premio. Onestamente riconosciamo che il parroco del settimanale cattolico diocesano non si è affatto sbagliato nell'affermare che l'anticlericalismo è più vivo che mai, ma sono i suoi stessi insulti, che gli sgorgano spontanei, per la ripresa rabbia di non essere ancora in condizione di salvarci l'anima, bruciantloci vivi, che ne dimostrano la necessità. Ancora una volta saranno i laici, nell'interesse di tutti, anche degli stessi cattolici, ai quali ricordiamo che Savonarola e Giovanna d'Arco, bruciati vivi dal clero, non erano degli eretici, ma dei cattolici come loro; saranno i laici, dicevo, ad evitare 11 peggio. Probabilmente sarà proprio questo risveglio anticlericale a convincere i Vescovi che l'eccedere è un grave errore. Forse sarà questo nostro risveglio a convincere il Vaticano che id XX settembre del 1870 furono proprio gli italiani, con la breccia di Porta Pia, a segnare la fine del potere temporale del papato, e che è pericoloso, molto pericoloso, volere rientrare dalla finestra, quando si è già stati cacciato dalla porta. Alfredo Gullzla I PRETI VISTI DA VICTOR IIVGO "Voi vendete, o preti, il battesimo nel giorno della nascita. Voi vendete ai peccatori l'indulgenza. Voi vendete agli amanti il diritto di sposarsi. Voi vendete ai morenti ti diritto di agonizzare. Voi vendete ai defunti la messa funeraria. Voi vendete ai parenti l'ufftcio anniversario. Voi vendete orazioni, messe, comunioni. Nulla è sacro per voi, tutto per voi è mercanzia. Non st può fare un passo nella vostra chiesa senza pagare per pregare. Voi avete trasformato l'altare in una banca commerciale." 8 L'autore è Vtctor Hugo lo stesso che scrisse la massima lapidaria: "In ognt villaggio c'è una ftaccola accesa: il maestro. E una bocca che et soffta sopra per spegnerla: il prete", CONTROCORRENTE
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