SALVEMINI Continuiamo a raccogliere tribwti e commenti scritti dopo la fine ài Salvemini. Più che espressioni di cordoglio questi scritti analizzano l'uomo e la sua opera. La scomparsa fisica dello storico e del combattente è incidentale. Salvemini vivrà nelle sue opere. La sua battaglia polittca sarà ricordata come simbolo di purezza e di coraggio. Noi vogliamo contribuire a tener vivo il suo nome. Questi scritti dicono sopratutto quanto profonda sia l'ammirazione degli italiani che pensano per le battaglie combattute da lui in difesa del popolo e del suo paese. C'è ragione di essere orgogliosi e fieri di questa testimonianza per un combattente col quale abbiamo avuto la fortuna di lavorare in difesa della povera gente. Vogliamo che i lettori di CONTROCORRENTE - che hanno seguito ed ammirato il grande storico - seguano con not questa superba espressione ài rispetto e di ammirazione. ENZO TAGLIACOZZO ll Ponte La scomparsa Idi un Maestro come Gaetano Salveminl, che per un sessantennio riusci ad influenzare tre generazioni di italiani nonchè una vasta cerchia di persone in Francia, Inghilterra e soprattutto negli Stati Uniti, c'induce a chiederci in che senso si può dire, senza tema 'di esagerare, che Egli sia stato uno dei maggiori educatori vissuti nel nostro paese nell'ultimo cililquantennio. Siamo convinti che una persona, purchè sia un Salvemlni, può da sola esercitare una influenza benefica perfino superiore a quella di una schiera d'insegnanti e pedagogisti. A chi guardi superficialmente, può sembrare ohe nel corso della sua esistenza ricca ed intensa Salvemlni abbia disperso le sue esuberanti energie ·in troppe direzioni diverse. Insegnante medio e universitario; storico del Medio Evo, dell'Età MOlderna e Contemporanea; brillante polemista socialista tra la fine del secolo scorso e il primo decennio del 900; fondatore e direttore per un decennio di un suo settimanale politico; capo della Federazione degli In,segnantl Medi nonchè studioso e riformatore nel campo dei problemi scolastici; organizzatore del contadini pugliesi; tenace oppositore dei corrotti metodi elettorali del Mezzogiorno in epoca glolitttana; conoscitore originale e profondo della questione mericilonale; avversario del nazionalismo e delle avventure coLoniali; interventista e volontario, a 40 anni, nella prima guerra mondiale; sostenitore, durante il conflitto, del programma mazziniano di politica estera, e quindi contrario all'annessione all'Italia di territori appartenenti ad altri, fossero greci, tedeschi o jugoslavi; avversario del fascismo fin dal suo sorgere perchè violatore dei principi! di libertà e democrazia; promotore del primo giornale clandestino quando i fascisti soppressero la libertà ~i stampa; dimissionario dalla sua cattedra universitaria ed esule volontario per non piegarsi alla dittatura fascista; nel ventennio dell'esilio, il più intelllgente tra gli avversari del fascismo che riusci a dimostrare con la parola e con gli scritti in Francia, in Inghilterra, negli stati Uniti di che lacrime e di che sangue grondasse quel regime spesso blandito dagli uomilill di governo e dalla stampa del paesi democratici; censore della nuova democrazia DICEMBRE 1957 9
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