Controcorrente - anno XIV - n. 2 - set.-ott. 1957

perle scientifiche smentiscono, nel modo più assoluto, quello che i preti predicano come il vero assoluto. Essi non ammettono il contradittorio e continuano imperturbati a ripetere le stesse scempiaggini, anzi le ingrandiscono, come ha fatto Pio XII nell'anno marmo. I senza dio non dispongono di mezzi, di chiese, di propagandisti prezzolati, di servi sciocchi che indorsano le rpiù turpi menzogne. Purtuttavia la forza della ragione finirà col prevalere ... Oggi le teorie Darwiniane, cioè l'ammettere che la vita umana altro non è che frutt,o di evoluzioni da altre vite Inferiori, sono accettate come canone scientifico da tutta la scienza biologica. 1 Sotto tale punto di vJsta noi, moderni, sia.mo gli eredi di mille e mille va111.azlonal vvenute nei miliardi di anni, che conta la vita sulla terra, e siamo anche gli eredi della evoluzione delle religioni. Leggevo in una statistica che i senza dio In America sono milioni. I senza dio sono gli eredi delle diverse fedi, essi però ritengooo di avere Il dirJtto di trasformare Il vecchio concetto della divinità, in un'altra parola che oggi essi chiamano "Umanità". Stando cosi le cose, 1 •senza dio, rivendicano l'onore di essere il principio d'una nuova fede umanistica sulla terra. Il che può non essere grato a quellri che delle religioni ne hanno fatto un mercimonio, ma ai :fini della civiltà e del progresso, i senza dio sono un nuovo anello verso quella Ineluttabile evoluzione della nostra civiltà che alle future genera211oni, apparirà una barbarie sorpassata. Oggi appaiono a noi come ricordi d'una barbarie s011passata, la crocifissione di Cristo, le persecuzioni contro.i cristiani, fatte dall'imperatore Nerone, la morte del monaoo Giordano Bruno, arso vivo a Campo di Fiori a Roma, per ordine del Papa, l'inqulsizlone di Spagna ed 11 massacro contro i protestanti, fatto nella "Notte di San Bartolomeo" a Parjgi, che superarono per numero e brutalità i delitti dello stesso Nerone, e coprirono d'infamia la chiesa cattolica apostolica romana. I temi che sono la chiave di tutto il sistema umano, devono essere analizzati costi che costi :fino all'inverosimile, per scoprire le leggi naturali che governano l'universo. Non si accusi con tono sprezzante, di filosofia, la ricerca di ciò che sta alla radice. I problemi che si pongono oggi gli uomini nel campo sociale sono moltissimi, gli uni più 'intricati degli ,altri, essi provocano torrenti d'inchiostro e vittime e ribellioni. Tutti questi artefici dello stato attuale ignorano o fingono d'ignorare i problemi <Più elementari, si occupano solo d'ingrandire il diametro della loro mangiatoia. E mentre il tecnico che ragiona costruisce la macchina, i crimmall di ogni credo politico e religioso, imbrogliano la matassa, rendendo più allucinante il caos che avvHuppa la mente degli uomini. Vincenzo Ambrosiano I.A MADONNA DEI. MANGANEJ.J.O "Tutti farabutti, tutti mascalzoll!l e nemici di Dio gli anticlericali!", sbraitano le cornacchie della democrazia cristiana e i chierici bugiardi della stampa parrocchiale. Farabutti e porci, quindi, Heine, Hugo, Voltaire, Tommasèo, Mazzini, Garibaldi, Rosseau e tant'altra gentaccia del genere. A questa schiera di screanzati si è spontaneamente unito 1n una epoca non tanto remota, 1925, F11ancesco Nitti, il buon Ciccio di quei conservatori che pare abbiano intenzione di conservare all'Italia anche le catene vaticane. "In Italia i fascisti, du11ante il periodo delle maggiora violenze, usavano aggredire e percuotere gli avversari inermi con grossi bastoni, che chiamavano manganelli; ebbene, alcuni sozzi preti dell'I!Jalia meridionale, per giustificare gli atti infami, ritrovarono, o dissero di aver trovato, delle vecchie immagini in cui la figura della Vergine era rappresentata con il bastone; e inventarono perfino la Madonna del manganello. Nè meno popolazioni barbariche, convertite di recente al cristianesimo, ma che avessero conservato l'antica brutalità, potrebbero concepire una: cosa tanto orribile: la dolce madre di Gesù, la figura più mite e più santa di tante chieste cristiane, In funzione di brutalità e di delinquenza". Questo l'ha scritto Ciccio Nitti ("La Pace", ed. Gobettil, 1925). E non avremmo potuto commemorare meglio la data del 28 ottobre. 28 CONTROCORRENTE

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==