Controcorrente - anno XIV - n. 2 - set.-ott. 1957

mento, di paura, di sofferenza e di morte, non ha uguali nella storia del mondo. ◊--❖ Nella scorsa primavera il presidente della Columbia, Royas Panilla, in seguito ad una rivoluzione costata la morte di parecchie decine d1 persone, prese il volo per la Spagna. Si dice che ha portato con se una sommetta pari a sette milioni di lire. E' o non è questa un'altra prova che i dittatori arrivano scappando tutti ... nudi alla mèta? ... ◊--❖ Fucilato il 28 aprile 1945. Esposto a Milano, Piazza Loreto. Tumulato al Cimitero di Musocco, senza nome col No. 384. Dopo portato a Milano presso il convento dello Angellcus. Indi trasportato a Pavia e poi ritornato a Milano. In seguito trasportato al convento dei cappuccini di Serro Maggiore, dove i frati lo nascosero sotto un'alRITORNO A tare. In questi giorni consenziente il primo ministro antifascista Zoli, anche lui di Predappio, il cassone è stato interrato nel cimitero di S. Cassiano di Predappio. L'innominabile ha ancora fatto parlare di se. Rachela, la ... poverina, è soddisfatta. Qualche altra carogna fascista di prima e di dopo ha indossato la camicia nera e alzato il braccio. Il prete ha impartito una altra paterna benedizione, e la grande farsa è terminata. Salvo se qualche altro ministro della tenera e papalina repubblica non decida di farlo trasferire nel Pantheon romano, o se qualche sottana non pensi di portarlo nelle catacombe di S. Pietro, e quale fu, inviato della Provvidenza, santificarlo. E pensare che oggi l'Italia ha adottato per inno nazionale quello di Mameli ... ••va fuori d'Italia" ... Il Muratore DANTE! Uno sporca-inchiostro del giornalismo italo-americano, che va lentamente morendo di anemia, ha esortato l'Ambasciata e le autorità consolal'li a riorgan'izzare comitati della "Dante Alighieri", lanciando tale appello in nome della "cultura" Italiana. • Il sedicente giornalista, che conobbe i facili plausi del oafoni fascisti coloniali e sfilò nei chiassosi cortei "patriottici', pavoneggiandOSi d1 una crocetta cavalleresca degli ordini del penultimo aborto sabaudo, vorrebbe ritomare agli stupidi convivi! "danteschi", quelle balorde riunioni di gran papaveri coloniali, molti del quali non avevan nemmeno frequentata la quarta elementare e credevano che "padre" Dante fosse un dotto priore domenicano o ex confessore di qualche re piemontese! La "Dante" di Paolo Boselli, degenerata in una marcita appendice dei Fasci di Thaon de Revel era stata, anche prima del fascismo, una edizione ... di gran formato delle ridicole società di mutuo soccorso delle quali i Consoli si servivano beffardamento ogni qualvolta si doveva organizzare una "spontanea dimostrazione patriottica", un ricevimento in onore di un nuovo ambasciatore o una raccolta di fondi per un monumento a Umberto Primo o a Cadorna. La prezzolata stampa ltl!llclava l'appello che recava la firma del direttore che qualche volta era un cafone arricchito o un affarista che era stato assalito dalla fregola del giornalismo. La "Dante" si riuniva in seduta straordinaria, presente il Console o un suo rappresentante. Un ricco importatore di acciughe e salsine chiedeva la parola per annunzìare Il suo dono personale di qualche centinalo di dollari. Applausi. Il Console sorrideva con compiacimento di piccolo sovrano fra cotanto lerciume e quel suo sorrisetto era interpretato come promessa di una sua eventuale proposta pel cavalierato o la commenda. Scoppio di gelosia. Doni e offerte di altri prominenti. Soffietti nei giornali. • Di Dante, di letteratura italiana, di diffusione della lingua nemmeno una fugaclssima allusione. Viva Il Re! viva l'Ambasciatore! Dante? CM era costui? Molti anni fa qualche cosa fu fatto dal vecchi comitati della Dante, quando I suoi dirigenti, sebbene fossero monarchici sabaudi, avevano qualche cosa da dire e lo dicevano in lingua corretta. Ma con l'avvento del fascismo, la "Dante" che era già divenuta uno strumento patriottardo nelle mani di Consoli di Salandra e di Orlando, di Nittl e di Bonoml, divenne un covo di fascisti sghignazzanti. Il "Guerino" parlando di ammazzasette fascisti che volevan far del duoe Il ,padre eterno della cultura italiana, ricordò che l'uomo alla testa, - " ... Il Mussolln:l, - è un bell'asino perbacco! - I suol grandi raziocini - son ... due noci dentro un sacco ... " • Di queste teste di legno che fan sempre del chiasso, come diceva Giusti, ve ne sono ancora e bisogna tenerle d'occhio prima che riprendano la marcia "col tabarro e la bandiera" In cerca di prominenti da lusingare e fessi da pelare. 26 CONTROCORRENTE

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