Controcorrente - anno XIV - n. 2 - set.-ott. 1957

che avete aiutato il fascismo con i vostri doll-ari credete che il prezzo che il popolo italiano ha pagato e continua a pagare per far camminare in orario i pochi treni che corrono su i bi.nari delle linee ferroviarie della penisola, continuate, continuate pure; ma quei pochi dol1ari che io potrò guadagnare in America li userò in tutt'altro modo". Gli applausi che suscitò questa chiusa tutta Salveminiana, dissero senza fraintesi che, almeno tra quelli che lo ,avevano ascoltato, il "Non Mollare" famoso del Professore si era decisivamente riaffermato. Benchè l'Italia dì oggi non dà ancora segni di risveglio dal tepore nel quale l'ha gettata la dominazione del partito papalino, continuo a pensare che anche il buon seme che Salvemini, fino all'ultima ora della sua vita gettò a piene mani nel fertile terreno dei cervelli dei giovani studiosi d'Italia, contribuirà in buona misura al risveglio che ricondurrà la penisola sulla via smarrita. In omaggio alla memoria del grande scomparso mi sia concesso di chinare la mia fronte in segno di rispetto e di ammirazione. Luigi Quintiliano L'OMUNCOLO DI J.ITTI.E ROCK Non staremo a fare qui la cronistoria dell'eccesso razzista di Little Rock che è stato già bollato col marchio rovente di vergogna nazionale. Là nel centro geografico nazional'e dell'Arkansas, nel <torbido "deep South", il cuore del Sud, ove la Ku Klux Klan va tuttora approfondendo le sue radici di pianta velenosa, un Governatore la cui mentalità è anoora avvolta nella ragnatela del periodo della guerra di secessione, ha insidiosamente sfruttato tutti gli odi e i pregiudizi dei razzisti bianchi, nascondendosi dietro il velo i,ottilissimo di pretesti legali sulla cosidetta "sovranità dello Stato". I cronisti han già mtto il racconto incredibile della prima provocazione del Governatore Orval Faubus, l'omuncolo del!' Arkansas, il quale fece presidiare le scuole Medie (High School) di Little Rock da gruppi della Guardia Nazionale con il pretesto di voler "mantenere la pace e l'ordine". • In realtà, le guardie armate erano là per tenere lontani li <llegri dalle scuole - un esiguo gruppetto di nove studenti negri intelligentissimi, i quali si comportavano con esemplare dignità e con coraggio civile quando la canaglia bianca e gli irresponsabili, gli agenti provocatori del tipo di Gasper o di James Karam, amico e tirapiedi del Governatore Faubus, sfogarono il loro veleno inscenando episodi di violenza. L'aperta ribellione ad una ingiunzione delle autJorità federali di Washington da parte del capo di uno Stato, è e rimarrà per molto tempo oggetto di lunghe e profonde dissertazioni di diritto costituzionale da parte di giornalisti, uomini politici, storiografi. Passioni di parte continueranno a scatenarsi con violenza fllnche se, e quando lo Stato dell'Arkansas avrà accettato il lento ma inevitabile processo di "integrazione" degli studenti negri nelle scuole medie, processo che è ora sanzionato ed imposto da solenne decisione della Corte Suprema. Francamente, noi non staremo a sudare quattro camicioni sulla legalità o meno dell'intervento del Presidente degli Stati Uniti jn una questione che i razzisti del Sud ritengono sia tuttora di carattere strettamente locale, cioè di giurisdizione statale e non federale. Nè stiamo a spremer lacrime coi senatori, deputlati, giornalistli e postillatori del Sud i quali si sono scalmanati contro l'intervento delle truppe federali, gridando che l'Arkansas fu invaso! Noi siamo rimasti allibliti di fronte all'irrompere di una fetida ondata di odio di razza. Ai lazzi e alle 'imprecazioni di studenti bianchi scalmanati, seguirono gli atti di violenza di una massa accecata da un rauismo che ha spaventato la stragrante maggioranza del popolo amertlcano, specialmente nel Nord, ed ha sconvolto un pò tutti, In Europa .e in Asia, suscitando commenti roventissimi. I senatori negrieri che ancora non riescono ad ingoiare la recente legge sui Diritti Civili - legge che è una versione tiepidissima della proposta originale che avrebbe davvero riconosciuti tutti i divititi dei negri - sono i veri colpevoli in questa recrudescenza razzista che, probabilmente, avrà ripercussioni in altri Stati del Sud, dal Kentuky al Tennessee. La loro insistenza che un bianco accusato di violare i dirittli dei negri sia giudicato da giurie locali, cioè composte di uomini vissuti in un ambiente sfavorevole ai negri è la prova più eloquente della mentalità liberticida di questi soloni. La tensione razzista nel Sud <in pieno 1957, ci dice di quanta e quale ibassezza si capace l'uomo il cui ambiente di vita trova nutrimento nell'odio e nell'ignoranza. Solitario OTTOBRE 1957 19

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